C.5: UNA STRADA SOLITARIA

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POV OLIVER

Sono passati cinque mesi, ed io ho capito che quella teoria dei quattro mesi è vera.

Non l'ho dimenticato, anzi, lo vedo quasi in ogni cosa che faccio, e ogni qual volta piove, la mia mente non fa altro che ricordarmi quel maledetto pomeriggio.

Ho chiamato Noah, gli ho detto che non ho nulla contro di lui, che è ancora il mio migliore amico, e che sarà sempre il solo con cui mi confiderò.
Lui mi ha chiesto di vederci ma ho usato la scusa di dover aiutare mio padre.

Non riesco a vederlo, perchè ogni volta che lo vedo, nella mia mente appare il segreto che tengo nascosto, lì, in un cassetto della mia mente.

Stavo andando al solito bar per scaricare la tensione, quando all'improvvsio, voltando l'angolo, mi scontro con qualcuno.

"Ma sta più attento!" dico alzando le braccia, ma quando incontro il volto di chi mi ha urtato, tutte le parole che stavo per dire, si annullano.

Mi ritrovo davanti un Harry tutto incappucciato, che mi guarda con un sopracciglio alzato.
Ne io, ne lui, siamo capaci di muoverci.

'GRAZIE SFIGA!' penso tra me e me.

Decido di iniziare il discorso con un semplice "Ciao."

Quell' incontro, adesso lo so per certo, cambiò per sempre ciò che accadde dopo.

POV TERZA PERSONA

Harry sorrise appena, e salutò Oliver con un "Ciao."

Oliver gli chiese come stesse, ricordando per un attimo l'ultimo discorso avvenuto tra i due.

"Sto bene." rispose Harry, ma Oliver aveva capito che non stava bene, come non stava bene nemmeno lui.

POV OLIVER

"Senti Harry... il fatto che non stia uscendo o sentendo tuo fratello, non è per la storia delle note sul cellulare. Non c'entra nulla" dico avvicinandomi a lui.

Harry fa un altro passo verso di me ed ora la vicinanza è sempre più evidente.

"Se non è per le note, vuoi dirmi per quale cazzo di motivo stai evitando mio fratello? È il tuo migliore amico! Perchè non vieni più a casa? Perchè non dormi più da noi? Perchè non ci fai ascoltare più le tue canzoni? Mi dispiace... Okay?
Pensi che se avessi avuto la possibilità... se avessi potuto scegliere, avrei scelto di innamorarmi del migliore amico di mio fratello?! Non ho avuto scelta! Perchè i sentimenti non si comandano, Oliver!" dice Harry, alzando la voce.

Per un attimo le orecchie hanno iniziato a fischiarmi forte, per un attimo mi si è offuscata la vista.

"Harry dai... non dire stupidaggini. Hai solo 15 anni." Le mie parole, non convincono neanche me.

"Smettila con la storia dei 15 anni! Smettetela tutti di etichettarmi come un ragazzino! Ho 15 anni, e quindi?! Non sono in grado di provare sentimenti?!" Urla Harry, spingendomi per le spalle; per poi continuare: "Tu che ne sai? Eh?! Non sei dentro la mia testa, ne dentro il mio cuore. Non sai cosa significa guardarti per anni, e non poterti dire nulla... non sai quanto ho sperato che ogni volta che uscissi con un ragazzo, ti andasse male la serata. Non sai cosa significhi pensare intensamente a te, sperando che non t'innamorassi di nessuno!" Dice guardandomi negli occhi.

Serro la bocca davanti a quelle affermazioni. Sento la terra mancarmi sotto i piedi.

Dopo un attimo di silenzio, pronuncio delle parole che non mi sarei mai sognato di pronunciare: "Harry... Io... Io non ti ho evitato perchè mi ha dato fastidio scoprire che ti piaccio. Ti ho evitato perchè, da quando siamo venuti a prenderti, ho iniziato a guardarti con occhi diversi... ed è sbagliato."
Resto un attimo in silenzio e poi continuo: "Quando ti ho rivisto alla stazione, eri un'altra persona. Non potevo dirti cosa sentivo, non potevo venire da te, e dire 'Harry, mi piaci!' Perchè Noah mi avrebbe odiato. Mi sono allontanato per questo motivo da entrambi. Non perchè non ti volessi, ma perchè ti volevo troppo!" Confesso.

Non so neanche se abbia sentito tutto il discorso, non so nemmeno io cosa ho detto.

"Quindi tu..." sussura sgranando gli occhi, e io mi limito ad annuire.

Mi aspetto di tutto in questo momento. Mi aspetto che mi urli addosso, o che mi dia un pugno in pieno volto; e ad essere sicero, meriterei entrambi.

Mentre penso ai molteplici scenari, non mi accorgo nemmeno che Harry ha appena fatto un passo verso di me, e poggiato le sue mani dietro il mio collo...
L'istante che segue, sono le sue labbre premute contro le mie.

Sto impazzendo! Ho un mix di emozioni dentro di me. L'unica cosa che faccio, è abbracciarlo, cingendo le mie mani dietro la sua schiena.

Lo sento ridere, contro le mie labbra, e spontaneamente, sorrido anch'io.
Il mio posto è qui. In questa strada isolata, tra le braccia di questo ragazzo che mi ha rubato il cuore e la mente.

"Harry..." dico, staccandomi dalle sue labbra, ma restando con le mani strette intorno ai suoi fianchi...

"Aspetta! Questa cosa deve rimanere tra di noi."

"Lo so..." sorride, senza lasciar andare le sue mani dal mio collo.

"Devi parlare con Noah, Ol. Sta male senza di te, sei il suo migliore amico ed ha bisogno di te." dice, accarezzandomi la nuca.

"Va bene, gli parlerò. È meglio che tu vada a casa ora, ti staranno aspettando." dico, togliendo le mani dai suoi fianchi.

Harry sorride, ma prima che possa andarsene, lo tiro per un polso, e faccio scontrare per la seconda volta le nostre labbra.
Sorride ancora, poi si stacca, e riprernde il percorso verso casa.

Decido di ritornare anch'io, e lungo il cammino, mi tocco spesso le labbra, ricordando il contatto con le sue.

Ad un tratto ricevo un SMS, sblocco il display e noto che è proprio lui.

'Ol, sei stato il mio primo bacio, ed è stato il più bello che potessi desiderare!'

Sul mio viso appare un sorriso, al pensiero di essere stato il primo bacio di Harry.

Arrivo a casa, salgo su per le scale, e mi chiudo in camera. Mi butto sul letto, e mi addormento con un'immagine fissa in mente: io che bacio le labbra di Harry, e lui che mi ricambia.

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Fine del quinto capitolo.
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Grazie in anticipo <3

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