C.10: DI SOLITO NON SONO COSÌ

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POV NOAH

È trascorsa una settimana da quando Elisa si è trasferita nel nostro quartiere.

Abbiamo socializzato molto, ed ho iniziato a prendere lezioni di chitarra da lei. Mi reco a casa sua quattro volte a settimana, è questo il nostro accordo.

"Ci vediamo domani, allora?" domando scendendo le scale di casa sua.

"Ci vediamo domani." conferma e sorride.

Avrei voluto passare più tempo con lei, ma tra poco arriverà Oliver.

"Ciao Eli."

"Ciao Noah."

Aspetto Ol sull'uscio di casa, dovrebbe arrivare a momenti.

Ol si presenta cinque minuti dopo aver detto quelle parole, mi saluta stringendomi una spalla e saliamo di sopra per giocare alla Play.

"Dai Ol, ma dove cazzo tiri!" urlo ad Oliver che a quanto pare, da dieci anni a questa parte, ancora non ha imparato a calciare un maledetto pallone attraverso un controller.

"Stiamo giocanco da due ore. Mi sono rotto le palle, e anche ad Harry si sono rotte, e non sta neanche giocando." sentenzia Ol.

"Confermo." chiarisce Harry, buttato sul letto a chattare chissà con chi.

"Okay, allora che facciamo?" domando.

"Che ne diresti di parlarci di una certa ragazza di nome Elisa? Mhhh...?" dice Oliver avvicinandosi a me, sollevando le sopracciglia.

"Oh si! Ti piace, non è vero?" chiede Harry, balzando giù dal letto, e avvicinandosi con un salto alla mia sedia. Ora entrambi mi stanno guardando. Tanto vale sfogarmi con Ol, anche se c'è Harry a rompere le palle come al solito.

"Beh... diciamo di si."

"Lo sapevo!" dice Harry battendosi le mani l'una con l'altra.

"Fallo finire Harry!" borbotta Oliver dandogli una manata sulla sua testa.

"Mi piace. Solo che non so come approcciarmi con lei." Entrambi mi guardano con uno sguardo confuso.

"Tu, che non sai approcciare con una ragazza? Questa è nuova! esclama Harry ridacchiando.

"Non so spiegarlo. Con lei è diverso. Sapete entrambi che non sono per niente una persona timida o introversa, soprattutto con le ragazze, ma con Elisa... con lei non so che mi prende. Mi parla e devo farle ripetere sempre due volte la frase, perchè mi perdo nel guardarla, e non capisco che dice. Spiego, e mi mordo il labbro.

"Te lo spiego io! Elisa non ti piace soltanto. Tu ti stai innamorando."

'Non è possibile!'

"Dai, Ol! È passata solo una settimana." spiego.

"A volte basta uno sguardo Noah." conclude Oliver.

"Non potrai mai sapere i sentimenti quando si paleseranno. Forse in cuor tuo lo sai anche tu che ti stai innamorando, ma visto che non t'innamori da parecchio, non vuoi ammetterlo a te stesso." spiega Harry.

'Ma da quando sono diventati due poeti, questi due!?'

"Non so cosa fare." affermo, prendendomi la testa tra le mani.

"Invitala ad uscire!" propone Oliver.

Resto in silenzio; e quindi Oliver continua: " Si, invitala ad uscire. Non capisci i tuoi sentimenti, giusto? Bene, invitala fuori e scopri cosa senti. Tra altro non sai nemmeno se a lei piaci; metti che sta aspettando un segno da parte tua?"

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