II

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"Allora? Non mi ringrazi per averti salvato da un'altra partita di acchiapparella?" disse il corvino portando le braccia al petto e fingendosi indispettito. La ragazza rise:"Grazie Ray, mio eroe" disse le ultime parole canzonandolo, ma il ragazzo anziché scomporsi semplicemente la trascinò in biblioteca da un polso. Arrivati lì Ray cominciò a parlare:"Allora, nanetta... Hai voglia di consigliarmi qualche libro oppure preferisci fissare la libreria ancora a lungo?". T/n distolse lo sguardo dallo scaffale stracolmo di libri e si concentrò sul corvino... Portando l'indice al mento e poi in seguito verso alcuni libri iniziò ad elencare le caratteristiche di ognuno di quelli che indicava:" Questo qui è di avventura, è molto coinvolgente. Questo è un romanzo drammatico, ci ho passato la notte sopra con le lacrime. Questa è una storia romantica, per quanto ti possa interessare sono felice di averlo letto. E questo invece...". Si era fermata di colpo osservando con sguardo perso nel vuoto il libro indicato, sotto gli occhi attenti di Ray, che era tremendamente preoccupato. La c/c sospirò e poi ricominciò a parlare:" Questo qui vale la pena leggerlo, è un sogno meraviglioso...". In quel momento il corvino si accorse finalmente del libro che la ragazza di fronte a lui stava indicando, un romanzo romantico/drammatico; T/n osservava il libro sorridendo, come se potesse percepire sensazioni che gli altri non potevano neanche immaginare, ma lui, per un motivo o per un altro, ci riusciva. Annuì e rispose alla c/c:"Sì, l'ho letto anch'io, quando scopri che è un sogno effettivamente ci rimani un pochino male, però la storia narrata, anche se non reale, è affascinante... Non ti pare?" la ragazza semplicemente sorrise voltando finalmente il viso verso il corvino, che per la prima volta stava sorridendo. I due si osservarono per un altro paio di secondi, e poi si risvegliarono da quello che per entrambi era come uno stato di trance.

Ray: chissà per quale motivo sento un caldo infernale e il viso in fiamme
Ma come chissà per quale motivo?!... A me doveva toccare quello apatico che non comprende i propri sentimenti?!
E tu saresti?
La tua coscienza bello mio
Ok... Non pensavo che la mia coscienza fosse così idiota...
Ma come ti permetti?! Sei tu l'idiota insensibile che in 15 anni non ha capito di essere cotto di T/n...
Io?! Cotto della nanetta?! Non provarci neanche ok?! Non nego che abbiamo un carattere compatibile, ma nulla di più. Chiaro? Ora fammi il favore di andartene.
Io sono senza parole... Sei un completo idiota. Comunque vado, ma sappi che tornerò presto...

La ragazza si riprese da quella semi incoscienza e si soffermò ad osservare gli occhi grigi del corvino, trovandoli più interessanti del solito, mentre il ragazzo la guardava ancora inspiegabilmente attonito. T/n accorgendosi di essersi persa negli occhi del corvino per la seconda volta in 5 minuti, cercò di ripristinare una normale conversazione con lui:"Comunque direi che ormai si è fatta una certa ora, io ho fame... Andiamo a cena, e poi al massimo leggi in biblioteca con me stasera, ok?" propose la ragazza, sperando che il corvino accettasse. Il ragazzo annuì facendosi strada tra gli scaffali, portandosi dietro anche la c/c dal polso.

Arrivati in refettorio vennero accolti da un vociare basso, e da qualche "Uhhh" da parte dei più grandi, tra cui Emma e Norman. Solo in quel momento i due realizzarono di avere le mani intrecciate; nonostante l'avessero notato non sciolsero la presa, senza una ragione precisa, semplicemente il contatto con l'altro faceva stare bene entrambi. Si sedettero al tavolo, una di fianco all'altro, e senza aspettare i commenti degli altri si guardarono sorridendo, e poi cominciarono a mangiare, seguendo gli altri che li stavano aspettando. Durante la cena T/n notò degli sguardi tra Emma e Norman, e quindi cercò di dirlo a Ray, tirandogli una leggera gomitata nel costato, e poi indicandoglieli con un movimento molto fluido del collo nella loro direzione. Notandolo Ray, che si rivelò più interessato di quanto T/n si aspettasse, le sussurrò un piano:~Ti ricordi che stasera prima di andare in biblioteca giochiamo ad obbligo o verità no?~ la ragazza annuì per dimostrare attenzione al corvino, che riprese con la spiegazione:~Ecco... Noi li obblighiamo a chiudersi in un bagno per un turno insieme e il gioco è fatto~ continuò poi sorridendo, fiero del suo ingegno come cupido. La ragazza vedendolo così contento rise, e poi si alzò per sparecchiare la tavola, aiutata da Emma e Gilda.

·•se mi ami fuggi•·Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora