La ragazza si guardó attorno ripetutamente, prima di appoggiare a terra la sua valigia aprendola:~Allora un'idea buona l'ho avuta~ disse fiera, mentre infilava nella tasca della gonna le foto, e prese in mano il coltello da cucina rubato la sera prima durante la cena.
Il demone assegnato alla sua spedizione non tardò ad arrivare, e vedendola da sola capì che qualcosa non tornava. Fece un movimento per contattare in qualche modo il quartier generale, ma prima che ne avesse l'occasione la c/c, cercando di capire se il sogno che per qualche notte l'aveva perseguitata aveva un senso, strinse saldamente il coltello nella mano e glielo piantò velocemente sopra gli occhi, che vista la loro altezza erano posizionati in verticale.
Il demone si accasció al terreno, e sfilando il coltello da quella che difficilmente poteva essere chiamata testa, lo scoprì essere sporco di una sostanza grigiastra, che doveva corrispondere al sangue umano.
La ragazza una volta pulito il coltello lo infilò in una fondina che si era preparata da sola e cominciò a scappare.
Mentre T/n ricordava queste scene le raccontava ai ragazzi che erano curiosi di sapere come avesse fatto a sopravvivere.
A quel punto si interrogò sulla fine di Isabella, e quindi pose la domanda ad Emma, che rispose sincera grattandosi la testa:"Ad essere sincera non ne ho la minima idea, so solo che ha concesso sia a te che a noi di scappare..." disse, mentre la c/c pensava a quelle che potessero essere le sue motivazioni, non trovando risposte.Il vecchio orfanotrofio, finito in fiamme, venne ricostruito, e mentre Isabella temeva ciò che avrebbero potuto farle, nessuno al quartier generale sospettava anche solo lontanamente che avesse permesso lei entrambe le fughe.
"Ciao. Sono Phil... Che vi serve?" chiese il bambino aprendo la porta, mentre un uomo di mezza età, seguito da 5 o 6 ragazzi gli sorrisero sull'orlo di quest'ultima:"Vedi Phil. Mi servirebbe parlare con la tua mamma, Isabella. Non è che potresti chiamarla?" chiese poi l'uomo, mentre il bambino fece marcia indietro, tornando subito dopo accompagnato da Isabella.
"Mi dic-" si interruppe la donna a causa di una sensazione strana dopo aver incontrato lo sguardo dell'uomo, che intanto le sorrise:"Ne è passato di tempo vero Isabella? Com'era quel verso che ti piaceva tanto? Oh sì... Ci rivedremo un bel giorno se il cuore vorrà" concluse cantando, mentre Isabella si portò una mano alla bocca incredula:"Non puoi essere tu... Tu- tu dovresti-" cercava invano di non perdere la razionalità.
Solo in quel momento da dietro l'uomo si fecero vedere in primo piano 4 dei 6 ragazzi che erano poco dietro:"Ma come? Non ci riconosci?" chiese una voce maschile abbastanza familiare, il cui proprietario non era però in vista, ma bensì dietro alle altre persone accalcate contro la porta.
La donna dai capelli corvini li fece entrare, in modo che potessero stare più comodi.
A quel punto i due ragazzi che prima erano nascosti dietro agli altri alzarono entrambi lo sguardo verso Isabella:"Grazie, mamma. Grazie di averla salvata quel giorno, e di averci fatto scappare" disse la stessa voce di poco prima, e in quel momento la donna crebbe di avere un mancamento:"Ray?! T-" non poté finire di pronunciare l'altro nome dato che la ragazza in questione la abbracciò, facendole capire che non fosse un sogno:"Ti ringrazio. Vieni con noi. Ci porteremo via anche i bambini più piccoli, e vivremo felici per davvero" le propose la c/c, anche se vista la sua convinzione sembrava più un ordine che una richiesta.
Isabella non sapeva bene in che luogo sarebbe dovuta andare, e non era neanche così sicura che fosse una buona idea, ma appena Leslie glielo propose nuovamente, contenta di averlo ritrovato, accettò.
Phil, come tutti i bambini più grandi, aveva 6 anni, e non poteva permettersi di lasciar correre una terza fuga, per cui scappare con tutti i bambini, lei compresa, era l'unico modo per sopravvivere tutti insieme.
L'unico accorgimento che dovettero attuare rispetto alla precedente fuga fu l'operazione a cui la donna fu sottoposta a causa del microchip che le avevano impiantato nel cuore.
Una volta rimosso, il corvino, sfruttando il dispositivo usato 2 anni prima, disattivó le ricetrasmittenti a tutti i bambini, e attuarono la fuga da quella prigione che era stata casa di molti bambini e agonie.
Raggiunta la foresta che precedeva la famosa pianura, la c/c udì un leggero scricchiolio, e quindi si mise in allerta, così come il corvino.
In quei due anni i due erano diventati i migliori a combattere, con o senza armi, riuscivano a stendere e uccidere i demoni che si trovavano a tiro.
La ragazza estrasse dalla fondina due pugnali, mentre Ray usava come suo solito una lama più lunga, riconducibile ad una spada, ma non esattamente.
Isabella intanto li osservava fiera di quanto fossero cresciuti i suoi bambini, quelli per cui aveva pregato il meglio per due anni.
Udendo nuovamente lo scricchiolio, sta volta più vicino a loro, si prepararono ad attaccare.
Fu talmente veloce che Isabella riuscì a malapena a vederli muoversi... T/n assestó un pugno abbastanza forte all'altezza dei suoi occhi, il corvino intanto gli tirò un calcio sulla testa nell'altra direzione, e poi, come se fossero sincronizzati, la ragazza pugnaló quel corpo da forme dubbie sopra l'unico occhio che aveva, mentre il ragazzo piantò ad una velocità impressionante la sua lama in quella che con molta immaginazione poteva essere definita schiena.
Il corpo del demone senza vita cadde a terra facendo un tonfo sordo, mentre i due ragazzi pulirono velocemente le lame utilizzate, ritirandole subito dopo, per poi ripartire verso il loro rifugio sicuro.
Arrivati nel bel mezzo della pianura, nascosta ma in bella vista, c'era una botola coperta da dell'erba.
La c/c la aprì, e facendosi strada tra i bambini, che erano ormai cresciuti, trovò un posto comodo e accogliente anche a tutti i nuovi arrivati.In realtà non si sa dove siano, né se siano effettivamente mai esistiti, ma ciò che è certo è che indipendentemente dal luogo e dal tempo, stiano lottando insieme.
FINE
STAI LEGGENDO
·•se mi ami fuggi•·
Fanfiction[completa] «In realtà non si sa dove siano, né se siano effettivamente mai esistiti, ma ciò che è certo è che indipendentemente dal luogo e dal tempo, stiano lottando insieme» ATTENZIONE: possibili spoiler, la trama non segue quella dell'anime o de...