IV

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"PICCIONCINIIIII SVEGLIAAAAA" gridò loro molto delicatamente Emma, con l'obbiettivo di svegliarli, mentre i due poveri ragazzi dormivano, Ray appoggiato al tronco dell'albero, e T/n con la testa appoggiata al suo petto. Quando la c/c aprì gli occhi ancora un po' stordita dal sonno ci mise qualche secondo a realizzare la situazione in cui era; l'unica cosa di cui era certa, ed era l'unica importante in quel momento, è che stava dormendo, e che la rossa l'aveva svegliata gridando. Chiarito questo punto, la ragazza si alzò e stirò la schiena, prima di guardare in modo truce Emma, che si prese il vantaggio per scappare.
T/n in realtà non aveva voglia di rincorrerla, ma solo di gridarle un po' nelle orecchie per farle capire cosa si provava, ma visto che la rossa continuava a correre terrorizzata al solo pensiero di avercela dietro infuriata, decise di godersi la scena in silenzio.
Quando Emma capì che nessuno la stava rincorrendo, aveva già fatto almeno un paio di chilometri, e quindi tornò al solito albero respirando irregolarmente e con il cuore che contava 15 battiti al secondo:"TUUU" disse con tono sadico da tipico villain interrotto nel mezzo della spiegazione del proprio piano diabolico, indicando rigorosamente in modo truce T/n, che cercava in tutti i modi di non riderle in faccia:"Io..." la incitò poi a continuare la minaccia, non potendo fare a meno di scoppiarle a ridere in faccia, accompagnando anche con un gesto della mano che le intimava di continuare. La rossa a quel punto, sentendosi leggermente presa in giro, e sentendo la così fragorosa risata di T/n riecheggiare nell'aria, si arrese e si fece contagiare da quella risata, che in precedenza aveva già colpito anche Ray e Norman, che erano rimasti lì a guardare.
I 4 ragazzi entrarono poi al refettorio e cominciarono ad apparecchiare la tavola per la cena, che, sapendola essere l'ultima per Conny, cercarono in tutti i modi di renderla il più memorabile possibile, così che fosse anche più difficile piangere.

"Ragazzi, state tranquilli, io starò bene, c'è Little Bunny con me..." disse la bambina cercando con tutta la forza che aveva in corpo di non cedere ai lacrimoni che minacciavano di abbandonare i suoi occhi, che alla fine ebbero la meglio:"Ecco lo sapevo...io non voglio andarmeneee" continuò poi versando tutte le lacrime che aveva nei dotti lacrimali.
Don la abbracciò davanti alla porta per l'ultima volta, prima di lasciarla andare, forse per sempre, con la speranza che si sarebbero comunque rincontrati in futuro.
T/n guardò di sfuggita Ray, che la guardò a sua volta e annuì. Diamo inizio al piano per far scoprire la verità ad Emma e Norman...speriamo che vada tutto bene. Se tutto va secondo i piani, quei due aspetteranno al massimo un giorno prima di parlarcene. Pensò la c/c, sperando vivamente in cuor suo che tutto andasse come lei stessa aveva previsto.
Mettendo apposto la mensa, il silenzio calato tra i ragazzi addetti venne bruscamente interrotto dalle grida di Emma:"OHH ANDIAMO! TUTTO QUEL DISCORSO E POI ALLA FINE HA LASCIATO LITTLE BUNNY QUI?!" disse tenendo in mano il peluche di Conny, guardando Norman, che aveva già intuito cosa la rossa stava pensando:"Non lo so Emma, forse se n'è già andata...".
Proprio in quel momento sbucó da un punto indefinito, Ray, spaventando a morte la rossa e l'albino ma anche la c/c, nonostante fosse a conoscenza del piano, indicando fuori:"Forse fate ancora in tempo, ho visto una luce fuori.".

I due ragazzi erano convinti, quindi prima di partire chiesero anche a T/n se avesse intenzione di seguirli:"No, grazie ragazzi, penso che starò qui, infondo la mensa non si pulisce da sola." e concluse con un sorriso e un gesto della mano che intimava loro di fare in fretta.
Una volta usciti Emma e Norman, alla ragazza, senza che se ne accorgesse neanche, cedettero le gambe a causa del troppo stress accumolato in quel solo giorno e mezzo; il corvino, vedendola incerta già durante il dialogo con la rossa e l'albino, le si avvicinò senza farsi notare, e in questo modo, nel momento in cui la ragazza sarebbe dovuta cadere a terra, la afferrò in tempo evitandole la caduta e un bel livido.
Fatta sedere la c/c, abbastanza lontani da Don e Gilda, il ragazzo si preoccupò incredibilmente:"Ehi T/n, tutto ok? Cos'è successo?" chiese in modo affannoso, mentre la ragazza provò a calmarlo poggiandogli una mano sulla spalla:"Ray, va tutto bene, mi sono solo cedute le gambe, sarà stato per l'ansia." disse sorridendo, per rassicurarlo, e costatando che il corvino si era calmato si alzò portandoselo dietro da un polso.

·•se mi ami fuggi•·Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora