VIII

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"Per favore rispondimi... Sei tu la spia non è così?" chiese con sempre più fatica dato che le mancava il respiro e aveva il cuore che ogni secondo le faceva sempre più male. Norman, che poco dopo si addormentò, nel frattempo si era spostato nel suo letto ascoltando da lì, aveva capito che la povera ragazza, per quanto sospettasse di lui non era pronta psicologicamente per sopportarlo.
Il corvino si buttò all'indietro sul letto:"Wow... E io che pensavo di essermi mosso bene... Però cavolo, sei davvero troppo intelligente e furba. Posso chiederti almeno come mi sono tradito?" chiese, senza cattiveria o altro, solo pura ammirazione per l'intelligenza e la furbizia della c/c, che gli rispose:"Quando ti ho detto dov'era la ricetrasmittente non ti sei toccato l'orecchio... Il resto l'ha fatto Norman. Abbiamo detto a te due posizioni diverse rispetto a quelle che abbiamo detto a Don e Gilda... Però perché- io davvero no- potevi dirgli dell'altra corda però-" cercava di continuare a parlare, ma il panico che per la prima volta si stava facendo strada nei suoi polmoni e nel suo cuore era troppo forte e trattenuto troppo a lungo per essere controllato dalla povera ragazza che non ne poteva più.

Il corvino se non altro, contro ogni aspettativa, oltre ad aver capito cosa la c/c cercava di chiedergli, la abbracciò e cominciò a risponderle:"Vedi T/n, riconosco di essere un bastardo, lo so. Però posso dire che l'ho fatto per voi- anzi no, in realtà l'ho fatto principalmente per te, certo potevo dire alla mamma che la vera corda si trovava nell'albero, ma vi avrei fottuto, e mi sarei fottuto da solo. Sono la spia della mamma da quando ho 6 anni, per cui dillo pure, faccio schifo lo so, però volevo sopravvivere, e soprattutto volevo che voi sopravviveste. Mi dispiace" disse mentre la ragazza tra le sue braccia aveva il respiro sempre più irregolare, la allontanò leggermente per guardarla, e la vide in pochi secondi per la prima volta in vita sua, nel panico più totale e in lacrime. La ragazza cominciava a non respirare praticamente più, mentre le lacrime le scorrevano senza freno sul volto.
Il ragazzo la abbracciò di nuovo, e senza dire nulla semplicemente le accarezzava la schiena:"Ehi T/n, lo so che non stai piangendo solo per questo, lo so che sono 15 anni che spingi al fondo del cuore le tue emozioni, ma se vai avanti così tra poco potresti svenire. Coraggio respira con me ok?" disse, mentre la ragazza cominciava a riavere un respiro più o meno normale.

Una volta calmata, con il viso e gli occhi arrossati dal pianto, il ragazzo spiegò a T/n il resto della situazione:"Visto che ormai lo sapete posso dirti come so dell'orfanotrofio... Vedi tu ricordi cose che ti sono capitate solo dopo una certa età, prima di allora soffri di quella che si chiama amnesia infantile, che in pratica impedisce alle persone di ricordare cose fatte in tenera età. Ecco, io non ne soffro, per cui ho alcuni ricordi risalenti addirittura a quando mia madre mi portava in grembo, tra cui una canzone che cantava sempre. Questo significa semplicemente che io sono nato sapendo la verità su Grace Field, e ho passato 15 anni a cercare un modo per fuggire. Facendo la spia la mamma mi rimediava degli oggetti dall'esterno, per questo ero il suo cagnolino.
Ti prego, non odiarmi, sono la spia, e per questo mi faccio schifo da solo, ma non sono un bugiardo. L'ammirazione e l'affetto che ho provato per tutti voi erano e sono veri; tu hai scoperto in una settimana le stesse cose che io ho scoperto in 15 anni, e questo merita sicuramente ammirazione." disse con il cuore in mano, per la prima volta nella sua vita con gli occhi lucidi, mentre la ragazza, nonostante non fosse assolutamente arrabbiata con il corvino, ebbe un'altra crisi di panico.

Ray la fece sdraiare nel suo letto mentre la abbracciava e la accarezzava:~Shhh... Non succede niente, ci sono io con te~ le sussurrava all'orecchio cercando di tranquillizzarla, e nonostante la difficoltà, la c/c si calmó:~Ray, so che me ne pentirò, ma sti cazzi~ disse, lasciando interdetto per qualche istante il corvino, prima di posare le sue labbra su quelle del ragazzo, che dopo essersi irrigidito per la sorpresa si lasciò andare, chiedendole l'accesso picchiettando dopo qualche secondo con la lingua contro le labbra di T/n, che quindi le schiuse leggermente.
La lingua della c/c accarezzava dolcemente quella del corvino, che aveva lo stomaco sottosopra.
Quando si staccarono da quel bacio, che entrambi desideravano dalla partita ad obbligo o verità, la ragazza sprofondó nell'imbarazzo più totale, e nascose il volto rosso sul petto del ragazzo, che rise leggermente.
T/n alzò lo sguardo verso Ray, che le sorrise, e quindi lo abbracciò:~Sai cosa? Non pensavo che lo avrei mai detto... Ti amo T/n~ le sussurrò poi all'orecchio senza un minimo di preavviso, facendola arrossire ancora più di quanto non fosse possibile.
Senza rendersene conto si addormentarono abbracciati nel letto di Ray.

·•se mi ami fuggi•·Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora