VI

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~Vi prego ditemi che sto pensando male io e che non abbiamo davvero una sorveglianza così stretta~ disse Emma, sperando invano di avere torto. T/n la guardó con comprensione, e le poggió una mano sulla spalla:~No Emma, non ti sbagli. Abbiamo davvero una ricetrasmittente addosso...~ disse un po' sconsolata la c/c, ma cercò subito di scacciare via dal suo volto la sua espressione leggermente incupita.
Sì allontanarono dal solito albero, rientrando all'interno dell'edificio. Emma e Norman salirono al piano di sopra, mentre Ray e T/n andarono nel refettorio per cominciare a preparare la tavola per la cena.
La ragazza iniziò a preoccuparsi visto che Emma e Norman non tornavano nonostante fossero passati ormai 20 minuti, e quindi chiese a Ray di andare a controllare. Scesi tutti e tre i ragazzi, la c/c osservò i volti di Emma e Norman, che erano in evidente stato di shock.

La serata passò molto in fretta, T/n, sempre dopo aver controllato che tutti dormissero, andò in biblioteca con Ray, e lì iniziarono a riflettere sulla fuga:"Dunque, per oltrepassare il muro abbiamo detto che prenderemo qualche tovaglia dal ripostiglio, ma adesso questa storia delle ricetrasmittenti complica ancora di più le cose... Tuttavia non penso che la ricetrasmittente che ci è impiantata addosso ci possa anche identificare, o non credo che avrebbe rischiato così tanto mostrandoci questa cosa. Questo significa che sa che quella sera 2 bambini sono andati al cancello ma non sa di chi si tratta, altrimenti credo che avrebbe semplicemente spedito Emma e Norman senza farci scoprire nulla a proposito delle ricetrasmittenti. Piuttosto, cos'è successo prima al piano di sopra? Quei due avevano una faccia sconvolta..." chiese concludendo il monologo T/n. Ray le spiegò brevemente:"Emma stava guardando i disegni, intanto Norman si era allontanato perché Don l'ha chiamato dentro la camerata. La mamma è spuntata da non si sa bene dove e ha appoggiato una mano sull'orecchio di Emma, fino al collo, credo per sentirle il battito cardiaco. E poi quando sono arrivato se n'è andata." disse indifferente, non capendo il motivo della domanda. La ragazza annuì, e portò l'indice destro tra le labbra e il mento:"Ho bisogno di riflettere. Comunque puoi andare tranquillamente a dormire, buonanotte" concluse sorridendo verso il corvino, che dopo averla salutata, salì al piano di sopra entrando nella camerata, anche se passò l'ennesima notte in bianco data la preoccupazione.

Ha senso che la mamma volesse controllarle il battito cardiaco, per verificare se fosse andata in ansia alla sua vicinanza, ma perché posarle la mano anche su tutto l'orecchio? Quest'azione, in relazione con quello che sappiamo, è assolutamente priva di motivazione logica... Non riesco proprio a capire perché Isabella le abbia messo la mano sull'orecchio, non me lo spiego... Manca qualcosa. Oltre a questo, non capisco come Ray facesse a sapere la verità sull'orfanotrofio. Sì è vero, è intelligente, ma non me lo spiego proprio. E poi è improbabile che sia venuto a saperlo per puro caso, o si sarebbe reso in qualche modo, seppur involontariamente, più vulnerabile rispetto al solito. Decisamente mi manca qualche tassello.
Comunque, tralasciando questo, le ricetrasmittenti devono essere piccole, e considerato che i demoni ci mangiano devono essere in un posto facile da rimuovere e che non comprometta la nostra qualità. Un dito forse? Nah, è un'area troppo grande, c'è il rischio che in 16 anni si sposti, e intacchi la nostra carne. Che poi guardando l'anno di pubblicazione più recente tra tutti i libri presenti qui, fino al 2015 c'era ancora la possibilità di stampare libri, però secondo le tecnologie umane disponibili fino a quell'anno, creare una trasmittente con un'autonomia di 16 anni tanto piccola da farla stare in una zona del corpo umano è impossibile. Ciò significa che è basata su un concetto di tecnologie demoniache. La ragazza continuava a pensare mentre aveva la testa appoggiata sul tavolo. Aveva preso in mano l'ennesimo libro e cercando di leggerlo si trovò più volte a spostarsi i capelli dietro le orecchie perché le impedivano la visuale.
Ma certo è ovvio... L'orecchio. È un punto in cui durante i primi mesi non si nota il segno, è facile da rimuovere nel momento in cui dobbiamo essere mangiati e la mamma può controllare se ce la siamo tolta fingendo di aggiustarci i capelli. Pensò toccando l'orecchio sinistro e percependo un piccolo rigonfiamento su quest'ultimo.
La ragazza costatato questo, tornò nella camerata femminile, e si mise nel suo letto tentando di addormentarsi, nonostante fosse tormentata dalle preoccupazioni e dai pensieri. Sentiva un peso dal cuore fino allo stomaco, come se avesse una brutta sensazione, ma non se ne spiegava il motivo. Sapeva soltanto che in quel momento le veniva complicato respirare perché sentiva lo stomaco pesante e sottosopra senza una ragione.

·•se mi ami fuggi•·Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora