VII

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"Ray devo svegliarti... Avanti Ray, coraggio" provava T/n a svegliare il corvino, ma il ragazzo era talmente stanco che non la sentiva neanche.
La c/c si vide quindi costretta a scuoterlo leggermente dal busto:"Ray sono le 7 e un quarto ti devi svegliare" provó di nuovo muovendolo, ma non aveva proprio intenzione di muoversi.
Entrò Emma poco dopo e iniziò a gridare, e solo a quel punto il ragazzo si alzò guardando con occhi assassini la rossa.
Scesi finalmente in refettorio, miracolosamente ancora in orario, cominciarono a fare colazione.
Finito di mangiare e fatti i test i ragazzi vennero riuniti da Isabella davanti alla porta dell'orfanotrofio:"Bambini, salutate la vostra sorellina Carol e sorella Krone. Krone è qui per aiutarmi." e mentre i più piccoli ignari di tutto gridarono in coro "Ciao Carol, ciao Krone" Emma, Ray, Norman e T/n capirono di avere un problema in più:~Gli adulti sono aumentati, ora i nemici sono 2~ sussurrò l'albino, mentre la c/c si malediceva interiormente per non aver pensato che sarebbe potuta aumentare la guardia.

T/n, d'accordo con i 3 più grandi, si avvicinò a Thoma e Lannion che giocavano insieme:"Ragazzi, vi va di fare una partita di acchiapparella?" chiese appositamente un po' troppo ad alta voce, e in 10 secondi netti, tutto l'orfanotrofio era intorno a lei pronto a giocare:"Allora facciamo così... Cambiamo un po' le regole oggi. Giochiamo a squadre. Ci organizziamo in 6 gruppi, 3 gruppi da 6 e 3 da 7, guidati da noi 6 più grandi, e a turno ogni gruppo rincorre gli altri 5. Che ne dite?" spiegò le regole e venne assalita da un coro parecchio acuto di sì. Organizzati i 6 gruppi in modo che fossero equilibrati, il primo gruppo, che era quello di Norman, cominciò a rincorrere gli altri.
Non fecero in tempo a finire la prima partita che Krone si mise in mezzo:"Giochiamo ad acchiapparella normale, vi inseguo io".
T/n non si fidava ovviamente, ma non doveva destare sospetti, per cui accettò volentieri:"Perché no? Quanto vuoi di tempo? Mezz'ora?" la donna rise:"20 minuti bastano e avanzano" disse convinta, e ora a sorridere divertita fu proprio la c/c:"Vedremo alla fine... Vada per i 20 minuti".
Cominciarono tutti a correre, anche Ray che venne coinvolto all'ultimo. Nessuno lo sapeva, ma T/n stava già pensando ad una strategia per fregare Krone. Salì su un albero e osservò per un bel po' la situazione dall'alto.
Passati 10 minuti aveva smesso di vedere bambini passare sotto l'albero su cui era appostata, quindi senza fare il minimo rumore scese dall'albero e cercò di capire cosa avesse fatto Krone per prendere la maggior parte dei bambini. Guarda questa stronza... Ha intagliato delle forme in delle foglie e ha attirato i bambini così.
Ricominciò a correre, cercando di non fare rumore, e ad un certo punto raggiunse Norman e Ray, con i quali si inventò una strategia per fregare Krone. Visto che lei era quella con più fiato, aveva il compito di farsi correre dietro dalla sorella, mentre Norman e Ray avrebbero pensato al resto.

La c/c si mise in bella vista, e infatti Krone non tardò ad arrivare:"Norman, prima stavo inseguendo lui, è molto astuto, ma ha una resistenza troppo poco sviluppata, prenderlo è stato fin troppo facile..." disse mentre le correva dietro, ma al contrario di ciò che di aspettava, la ragazza non solo non si fermò, ma anzi acceleró ancora.
Krone continuava a seguirla:"Allora quello che è scritto sui fascicoli è vero... T/n, sei astuta, calcolatrice, non ti fai prendere dal panico e nel tuo cervello regnano la freddezza e la razionalità. In più hai una forma fisica straordinaria, stai correndo senza fermarti da 13 minuti, e riesci a mantenere una velocità pazzesca. Ti ho detto di aver preso un tuo amico ma non hai fatto nulla a proposito, mi chiedo se tu sapessi che stavo mentendo, o se davvero sei così egoista e spietata." disse poi con l'intenzione di provocarla, intenzione che purtroppo per lei non venne realizzata, dato che la ragazza continuava ad accelerare ogni minuto che passava senza dire nulla.
Krone, capendo che la ragazza non la stava ascoltando, e sentendosi ignorata, continuó a provare a provocarla:"Continui a non rispondere... Mantieni il fiato per correre più velocemente. Mi sembra una cosa che potrebbe dire Ray. È veramente furbo e intelligente, non lo metto in dubbio, ma si arrende troppo facilmente... Oppure Emma, lei è forte e veloce, ma è troppo buona, si fa fregare troppo facilmente" e la ragazza a quel punto, solo per infastidirla, si decise a parlare, aumentando ancora di più il passo:"Glielo diciamo sempre che deve smettere di preoccuparsi per gli altri mentre gioca ad acchiapparella, ma non ci ascolta mai... Magari se ci provi tu ti ascolta no?" chiese retorica.
Krone cominciava ad avere il fiato corto, e non si capacitava di come una ragazza di 15 anni potesse correre così veloce per 18 minuti parlando. Continuava lo stesso ad inseguirla, nonostante il fiatone, non sapendo che la c/c udiva benissimo il suo respiro spezzato dalla corsa e dalle parole, e buttò un po' di benzina sul fuoco:"Com'era quell'espressione che ti sembrava potesse dire Ray? Mantieni il fiato per correre più velocemente... Mi sa che avresti dovuto ascoltarlo in questo caso..." disse prima di accelerare ancora, e poi fermarsi di colpo.
Krone decise di approfittarne, ma prima di poterle toccare la schiena, qualcuno le picchiettó un paio di volte con il dito sulla spalla, e quando si girò vide Ray sorriderle divertito:"Purtroppo è finito il tempo...".

T/n andò vicino al corvino, al quale battè il cinque:~Tu non sai quanto avrei voluto picchiarla~ sussurrò alzando gli occhi al cielo per non farsi sentire da sorella Krone, mentre il ragazzo rise leggermente.
Quando si riunirono ad Emma e Norman, la rossa volle renderli partecipi di un suo successo:"Durante il cambio dei bambini più piccoli ho analizzato leggermente Carol, e ho dedotto che la ricetrasmittente è nell-" non poté finire di parlare dato che venne interrotta dalla c/c che grazie alle sue scoperte ne era già a conoscenza:"Nell'orecchio sinistro". Norman si toccò l'orecchio, T/n ovviamente visto che lo sapeva non lo fece, e lo stesso valeva per Emma, ma perché il corvino non aveva provato a verificare se la trasmittente si trovava effettivamente lì? T/n se lo era chiesto mentre nessuno degli altri lo aveva notato. La ragazza poi stava cercando di andare leggermente avanti con la fuga:"Probabilmente c'è una spia" disse tranquilla, reazione che non apparteneva ad Emma, che si agitó tremendamente e cominciò a dare leggermente di matto, finché la c/c la interruppe, cercando di andare avanti nello spiegare la sua teoria:"Per questo stavo pensando di rendere partecipi anche Don e Gilda." continuó impassibile, e dopo qualche litigio tra gli altri tre membri, meglio litigi tra Ray ed Emma in cui veniva messo in mezzo Norman casualmente, tutti accettarono più o meno di buon grado la sua idea.

La sera dopo cena, i 4 ragazzi chiesero a Don e Gilda di poter parlare un momento tutti insieme in mensa.
I due senza troppi problemi accettarono, e una volta seduti lì tutti e sei T/n iniziò a parlare:"Dunque... So che vi sembrerà surreale, ma questo orfanotrofio in realtà è una copertura per un traffico illegale di bambini" disse ad un certo punto senza giri di parole. I due sgranarono gli occhi, e Don parlò incredulo:"No, non è possibile... La mamma non lo sa vero?" chiese speranzoso, e nell'infrangere tutta quella speranza la c/c si sentì male:"Purtroppo Don, la mamma lo sa, è proprio lei a mandarci da quell'uomo che ci compra..." disse sconsolata.
Il ragazzo per la seconda volta si rifiutò di crederle:"Non è possibile. State scherzando vero?" chiese, e dopo che Emma negò col capo, Gilda cercò di calmare Don:"Don non è uno scherzo. Se lo dice Emma non può che essere vero, sai quanto lei ami la mamma". Il ragazzo cominciò a metabolizzare il tutto:"Quindi anche Conny... Dobbiamo salvarla" disse implorando gli amici, e T/n in particolare, di salvare la bambina.
In quel momento la c/c gli annuì per rassicurarlo, mentre dentro di sé moriva al pensiero di stargli mentendo e starlo illudendo.

Gilda, Don ed Emma andarono a dormire, mentre Ray stava urlando contro Norman:"Ma che cazzo vi è saltato in mente?! Lo capisci che se non fosse nessuno dei 2 la spia sarebbe un dolore troppo grande sapere che in realtà tutti gli altri bambini sono morti?!" l'albino annuì:"Sì, ma durerà poco tranquillo. Ho detto a Gilda che la corda per la ricognizione si trova nel controsoffitto del bagno, mentre ho detto a Don che si trova sotto il mio letto, ora dobbiamo solo vedere quale sparirà" concluse poi più o meno tranquillo.
T/n, dopo la chiacchierata con Ray e Norman, tornata nella camerata per la prima volta dopo tempo, appoggiò la testa al cuscino e si abbandonò al sonno, senza incubi o brutte sensazioni.
Emma intanto, in piena notte, sentendo Gilda alzarsi, la seguì, senza farsi né vedere né sentire. Si appostó dietro la porta di sorella Krone, dalla quale era appena entrata Gilda.
La rossa sperò con tutta sé stessa di essere saltata a conclusioni affrettate e che quindi in realtà non fosse lei la spia.
Quindi quando sentì la ragazza gridare da dentro la stanza:"LA RINGRAZIO MA VA TUTTO BENE, ULTIMAMENTE HO AVUTO UN LITIGIO CON EMMA, MA ADESSO È TUTTO RISOLTO" tirò un sospiro di sollievo a pieni polmoni.
Gilda uscì dalla stanza, e vedendo poco più in là Emma si preoccupò che potesse fraintendere, e appena le si avvicinò per parlarle questa le si fiondò addosso abbracciandola, e facendo scoppiare entrambe in un pianto liberatorio.

L'indomani cominciarono gli allenamenti sottoforma di gioco, mascherati quindi con l'acchiapparella. Finiti gli allenamenti quotidiani, Emma e Gilda si misero a misurare le distanza tra l'ufficio di Isabella e il bagno comunicante, scoprendo qualche incongruenza.
Dopo la cena, i 6 ragazzi si incontrarono in mensa, dove Emma e Gilda rivelarono l'ipotesi di una stanza segreta appartenente ad Isabella. Don a quel punto propose di indagare, con parecchia insistenza, ma T/n cercò di farlo ragionare dimostrandogli che era troppo pericoloso per il momento entrarci.
Finita questa sorta di riunione, Norman, Ray e T/n andarono a controllare le finte corde che servivano da esca per la spia.
Norman si chinò guardando sotto il suo letto, prima di negare col capo. Il corvino di sedette sul proprio letto:"Mi sembra ovvio chi sia la spia..." disse tranquillo, e a quel punto si decise ad aprir bocca la c/c:"La spia sei tu Ray, non è vero?" chiese con una morsa che le stringeva il cuore.

·•se mi ami fuggi•·Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora