14. "Fall in love."

266 14 1
                                    


Louis.

Forse potrei risultare esagerato nel dire che pensavo ad Harry ogni giorno da quando l'ho conosciuto: mi divenne difficile concentrarmi nella ripresa degli studi, nel cucinare, nel dormire. Avevo in continuazione voglia di lui, voglia di toccarlo, accarezzarlo e di vedere un'espressione felice sul suo limpido e bellissimo viso.

"Harry, ti va di andare a mare oggi?"

La risposta al mio sms arrivò subito, non me lo aspettavo.

"Si, sono a casa tua tra un'ora".

Erano le sette del mattino e non vedevo l'ora di vederlo, di baciarlo.
Scelsi un costume rosso da indossare, non troppo aderente ma nemmeno troppo largo, che scendeva alle ginocchia. Preparai qualche sandwich, l'acqua ghiacciata nel mini-frigo e in una borsa misi dei teli da mare enormi.
Finalmente, verso le otto e un quarto il campanello della porta richiamò la mia attenzione.
Aprii lentamente la porta e c'era Harry, con occhiali da sole, una bandana a raccogliergli i capelli e delle infradito. Come d'istinto, lo baciai, lo baciai infinitamente, passionalmente e intensamente, aveva labbra morbide e vellutate, qualcosa dal cui non riesci a staccarti.
Lo presi dai fianchi, non interrompendo il contatto fisico, e lo feci entrare in casa.

«Ma che bel buongiorno Lou.»

«Bellissimo direi.»

Nel dire quelle parole mi sentii cadere per terra e trovarmi un ragazzo alto e muscoloso sopra di me.
Scoppiamo a ridere entrambi e contemporaneamente.

«Alziamoci, ci aspetta una giornata divertente e super romantica.»

«Romantica con un Louis William Tomlinson in costume? Non credo proprio.»

Indossai frettolosamente una canotta e uscimmo di casa.
Era pieno Ottobre e stavamo andando a mare, ma francamente c'erano quasi 30 gradi e non mi andava di passare una giornata splendida in casa. Così, presi la macchina dal garage e mi diressi verso la spiaggia.
Il mare era bellissimo, calmo, celeste e soprattutto c'erano poche persone.
Ci togliemmo frettolosamente tutti i vestiti, appoggiammo la nostra roba in un determinato punto, gli presi la mano e iniziammo a correre per poi gettarci in acqua, cristallina. Lui era ancora più bello, più maestoso, più splendido e raggiante.
Il sole gli illuminava il petto e non gli rendeva giustizia, i suoi occhi si fondevano con la luce e diventavano color mela. Ad un certo punto, quando si accorse che lo stavo fissando si attorcigliò a gambe aperte su di me, andammo sott'acqua e ci baciammo: un bacio stupido, ma altrettanto bellissimo, radiante, un bacio che mi fece sentire un uomo, nuovo e vivo.

«Lou, che ne pensi se oggi te lo faccio io quel favore?»

«In mare? Non è il caso Har..»

Cambiò subito argomento arrossendo.

«Ho sentito che stasera ci sarà l'apertura del Luna Park vicino casa.»

«Ti va di andarci?» proposi.

«Sì Louis, solo io e te?»

«Solo io e te.»

Dopo aver nuotato un sacco ed esserci inseguiti, uscimmo dall'acqua e ci asciugammo. Stesi il telo più grande e ci stendemmo insieme, lui con la testa sul mio petto e io con il braccio sinistro a raccogliere il suo bellissimo corpo.

«Ehy, la mia abbronzatura verrà con un Harry a metà sul mio corpo.»

«Abituati.»

«Har.. »

«Mh?»

«Mi sto innamorando di te, credo. »

Lo dissi, lo dissi in un momento giusto, lo dissi perché ne avevo fottutamente bisogno.

«Something wrong.»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora