sixty eight day

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Pov's Minho

Era mattina e la luce che era entrata nella stanza era abbastanza forte, mi accorsi in oltre di un silenzio quasi innaturale, confuso mi tolsi le coperte di dosso e scesi dal letto.

Mi stiracchia un pò e dopo essere passato dal bagno decisi di salire le scale, era già abbastanza tardi per sentire un silenzio tombale.

Tutte le stanze erano vuote, scesi veloce le scale e percorsi la cucina, non ci credo mi hanno lasciato letteralmente qui.

In panico chiamai Hyun che rispose dopo il quarto squillo.

"Mh che succede" rispose lui con voce bassa e rumore di musica in sottofondo.

"Siete seriamente partiti senza di me?" urlai furioso.

"Calmati c'è Jisung li con te che ha le chiavi della terza macchina, non lamentarti che io sono schiacciato tra Seungmin e Jeongin che mi stanno rompendo entrambi i timpani di prima mattina" subito dopo sentii entrambi i ragazzi cantare a squarciagola e poi cadere la linea, sorrisi all'immagine di una scena cosi carina, poteva essere l'inizio di una amicizia tra quei tre, dai caratteri opposti, ma cosi in sintonia.

Ma perchè non mi avevano svegliato? E perchè con me è rimasto proprio lui?

"Dobbiamo parlare." Sentii alle mie spalle dal nulla facendomi sobbalzare sul posto. Ora tutto aveva senso.

"Immagino sarebbe arrivato questo momento" risposi più a me che a lui passandomi una mano in faccia frustrato.

"So che mi stai evitando, ma io ho bisogno di capire cosa stiamo facendo." si avvicina verso di me per parlarmi da più vicino.

"Jisung non può funzionare" sputai amaramente, faceva male anche a me ma sapere che fra dieci giorni se ne sarebbe andato via per sempre, non aveva senso iniziare qualcosa che sarebbe finita troppo presto.

"Vedi questo è il tuo problema, decidi tutto tu e poi non sei nemmeno coerente, non pensi ai miei sentimenti? Non vuoi sapere nemmeno cosa ho da dire." Alza la voce lui.

"Io provo qualcosa per te diamine, e fa male vederti respingermi pur sapendo che provi qualcosa anche tu." Sospirò esausto.

"Non lo nego, ma tra dieci giorni tutto sarà finito, non ha senso quello che noi vogliamo o proviamo, perchè non esisterà nulla." sorrisi amaramente.

"Non so ancora cosa provo, ma so che non è solo amicizia e ho paura che se succede ancora qualcosa sia troppo tardi, per accettare la tua partenza." continuai.

"Abbiamo dodici giorni." mi corresse lui.

"Han un giorno in meno, un giorno in più, non fanno di certo la differenza." commentai.

"Per me si, i giorni contano se la persona con cui li passo mi rende felice." Sorrise avvicinandosi sempre di più per poi attirarmi a se in un abbraccio stretto, ricambiai stringendolo a me.

"per favore rendiamo questi dodici giorni i migliori insieme." sussurra al mio orecchio mentre mi stringe ancora più forte.


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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 07, 2021 ⏰

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