thirty eight

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Erano passati tre giorni da quando avevo deciso di proseguire le mie giornate in camera mia alternate al presentarmi alle lezioni.

Decisi di staccarmi dal gruppo di Bangchan, Seojun e gli altri per ovvi motivi, avrebbe fatto bene alla mia carriera scolastica d'altronde. 

L'ennesima chiamata di Hyunjin comparve nella mia schermata blocco, ma non avevo chiaramente voglia di parlare della situazione.

 Con jisung scelsi di evitarlo completamente cosi da beccarlo solo in casa quando facevo tragitto bagno, cucina e camera, quel ragazzo era un problema per la mia salute mentale, cosi tanto che a volte mi appariva in sogno o addirittura nei pensieri.

Sentii bussare la porta e decisi di non rispondere, se Jisung aveva qualche problema se lo sarebbe risolto da solo.

"Sono io posso entrare?" domandò Chan dall' altra parte della porta.

"Lo prendo come un si." disse dopo che decisi di non proferire parola sperando che così facessi se ne andasse, ma entrò sedendosi subito sul bordo del letto.

"Se mi devi parlare di Seojun o di Jisung non ho nulla da dirti ti avverto" Rispondo freddo io, non curandomi nemmeno di guardarlo in faccia.

"Io sono qui per sapere come stai e cosa ti sta succedendo, sono solo preoccupato, come lo è Hyunjin e anche se non ti importerà lo è anche Jisung."  rispose pacato e gentilmente lui appoggiando una mano sulla mia gamba coperta dal piumone.

"Sto bene, voglio solo staccare da tutto per qualche giorno, ma non vi aspettate che comunque torni a far parte del vostro gruppo. Tranquillo non ho deciso di tagliare i rapporti con te e Hyunjin e che devo ancora assimilare il tutto e lasciar calmare le acque, dato che ora sono sulla bocca di tutti ." risposi alzandomi dal materasso e passandomi le mani tra i capelli  per sembrare un minimo decente, diamine se facevo pena.

"Anche se fossi gay Minho lo sai vero che puoi contare su di me e Hyunjin, voglio dire siamo anche nel ventunesimo secolo non è uno scandalo esserlo, le voci che girano a scuola non sono dovute al tuo essere Gay ma il fatto che hai tradito Seojun con un ragazzo, insomma nessuno se lo aspettava." concluse lui.

"E' proprio questo il punto, nemmeno io me lo aspettavo." ribadii frustrato.

"Forse sei solo confuso e ci sta, ma penso che dovresti chiarire almeno con Jisung o comunque capire meglio te stesso, nessuno ti mette fretta, ma penso che tu sia chiuso in camera da giorni non per la faccenda di Seojun, ma per la paura che fuori dalla tua camera ci siano le risposte alle domande che hai in testa. Se vuoi sai dove trovarmi." si sporge lui scompigliandomi di nuovo i capelli.

"ah e come ultima cosa, jisung è una bravissima persona e ha un cuore grande, magari nasconde le sue emozioni bene, certo può sembrare un deficiente con le battute pronte ma è solo una corazza."  Non avevo mai avuto davvero a che fare con Jisung in contesti seri a parte il discorso di casa sua, ma a quanto pare con Bangchan si era aperto abbastanza e se lui lo riteneva una brava persona era sicuramente così, non che io ritenessi il contrario, ma sapevo che si sarebbe smosso in me qualcosa se avessi ampliato la conoscenza con il minore, quindi avevo deciso fin dall'inizio di mettere un muro, che tanto forte alla fine non era.


eighty days  (minsung)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora