TOCCO DI CLASSE

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Dopo pranzo mi ero messa a studiare quando sentii il campanello, così corsi ad aprire.

"Sig.ra Wilson!" La feci entrare e le offrii un caffè. Mia madre e la madre di Brad erano migliori amiche, e lo eravamo anche noi due fino a che in seconda media, mentre io ero solo in quinta elementare, fece amicizia con questo gruppo di ragazzi che lo portarono sulla cattiva strada, lui iniziò a bullizzarmi fino a che in estate della terza media andai via. Nonostante questo io volevo molto bene alla sig.ra Wilson, era come una seconda madre, e poi non era colpa sua se aveva un figlio coglione!

"Non voglio sembrare scortese, ma perché è qui?"

"Tuo padre mi ha raccontato cosa è successo a tua madre... mi dispiace molto... sono venuta a dirti che dato che Kole andrà via spesso quando vuoi puoi venire a stare da noi, so che tu e Brad non avete più un bel rapporto, ma ciò non vuol dire che io non ti possa aiutare" Lei è sempre stata molto gentile nei miei confronti e anche se non ci sarei mai andata, per il semplice fatto che volevo evitare a tutti i costi suo figlio, cercai di essere gentile.

"Certo! Lo farò non si preoccupi!... Mi chiedevo, ma qualcun altro sa di mia madre?"

"Ovviamente mio marito, ma nessun altro. Non sono fatti miei e se ti sentirai pronta di raccontarlo a qualcuno lo farai tu, non io" A quelle parole ero molto sollevata, l'unica cosa che mi mancava era Brad che girasse il coltello nella piaga... non sarei mai riuscita a difendermi se avesse detto qualcosa su mamma.

Dopo un po' di chiacchiere tra donne la sig.ra Wilson se ne andò e io dopo aver studiato tutto il tempo mi misi a letto. Dato che la scuola era iniziata di giovedì questo era l'ultimo giorno della settimana. Dopo essermi vestita e truccata salii sulla moto e andai a scuola.

Una volta arrivata tolsi il casco, mi sistemai i capelli e mi andai a sedere su un muretto mentre ascoltavo musica con le mie cuffiette, quando alzai lo sguardo vidi Brad, potrei giurare che mi stesse guardando... ma probabilmente mi stavo sbagliando, perché avrebbe dovuto? Ero molto in anticipo, ma c'erano già molti ragazzi, ne vidi due avvicinarsi a me. Mi tolsi le cuffie e li guardai con aria interrogativa, poi loro iniziarono a presentarsi.

"Piacere io sono Noah e lui è Luke"

"Piacere io sono Jennifer"

"Ieri ti abbiamo visto rispondere a tono a Brad!"

"Emh sì io..." stavo iniziando a essere chiaramente a disagio, non sapevo che dire.

"Hey non ci fraintendere! Noi lo abbiamo adorato! Era da tempo che qualcuno non andava contro quei tre stronzi, e tu beh, tu li hai stesi di brutto ahah" subito dopo Luke aggiunse divertito:

"E poi lo schiaffo finale è stato proprio un tocco di classe!"

"In effetti forse quello lo potevo evitare... solo che è stato più forte di me, probabilmente la me di quando avevo 10 anni si è voluta vendicare con lui per il peluche" I due ragazzi scoppiarono a ridere e io con loro.

Dopo il suono della campanella andammo in classe, loro erano di quinta come Brad. Finita la giornata stavo uscendo da scuola quando sentii qualcuno che mi tirò da un braccio, mi girai e vidi Noah e Luke, ero sollevata, pensavo di ritrovarmi Brad e sinceramente non avevo la minima voglia di parlare con lui.

"Ragazzi mi avete spaventata!" Noah rispose subito dicendo:

"Scusaci non era nostra intenzione... ti volevamo chiedere una cosa"

"Certo chiedetemi tutto quello che volete"

"Stasera c'è una festa a casa di un ragazzo della scuola e sono invitati tutti, ti va di venirci? Ti veniamo a prendere noi in macchina!"

"Non posso dire di no a due gentiluomini del genere" ci scambiammo i numeri per fissare per la serata e poi presi la mia moto e tornai a casa.

Ad una certa ora iniziai a prepararmi, mi misi un vestito molto corto e attillato nero con delle spaccature, una sopra il petto e una sulla pancia, mi stava molto bene, mi convinse a comprarlo mia mamma, mi disse che con questo vestito sarei riuscita a conquistare il mondo... mi manca così tanto! Però adesso non avevo tempo di rimuginare sul passato, e poi lei non avrebbe mai voluto.

Iniziai a truccarmi, mi misi l'eye-liner e un ombretto rosa brillantinoso, del mascara e poi un rossetto rosa scuro. Per finire mi piastrai i miei bei capelli marroni dai riflessi bronzei e mi misi degli anfibi neri. Dopo poco tempo mi arrivò un messaggio da Luke che diceva che erano sotto casa mia, così presi il mio giubbottino di pelle e la mia pochette rosa che si abbinava al mio rossetto, chiusi la porta e salii in macchina.

Ero felice di essermi fatta degli amici, negli ultimi due anni non avevo fatto molta amicizia perché non mi volevo affezionare a persone che poi avrei dovuto lasciare e probabilmente che non avrei più rivisto. Noah interruppe i miei pensieri dicendo:

"Wow sei... wow" Lo avevo appena consciuto e già da subito aveva iniziato a riempirmi di complimenti, era veramente dolcissimo, dopo una breve risatina Luke disse:

"Amico devo dire che hai veramente un dono nel fare i complimenti alle belle ragazze" Disse in tono sarcastico.

"Dai ragazzi adesso basta o mi farete arrossire" dissi scherzosamente e i due si misero a ridere.

Arriviamo in questa casa enorme, sicuramente il proprietario era pieno di soldi, la musica si poteva sentire a metri di distanza, entrammo e sicuramente in quel posto non c'era niente di legale. Persone che fumavano, non solo tabacco e c'era alcool in abbondanza. Ragazze e ragazzi ubriachi che ballavano e cantavano. Io andai a prendere da bere, non c'era niente di analcolico, e dato non mi volevo ubriacare presi una semplice birra.

Andai subito dai ragazzi, li presi da un braccio e li portai in pista a ballare con me. Mi sapevo muovere molto bene, avevo praticato danza per molti anni e ballare mi rilassava, lo facevo spesso quando ero da sola. Quando iniziavo a ballare tutti i problemi svanivano e mi sentivo libera. Mi stavo divertendo così tanto... Noah e Luke mi fecero conoscere alcuni loro amici.

La serata proseguì tranquilla fino a che, mentre ballavo in pista, vidi lui, Brad era qui. Non credevo fosse un tipo da feste, ma ormai non lo conoscevo più bene come prima e sicuramente molte cose erano cambiate. Mentre stavo cercando di farmi strada fra la folla per trovarmi qualcosa da bere, dato che ero molto assetata, mi scontrai con qualcuno... l'unica persona che non avrei voluto incontrare.

"Hey ragazzina guarda dove metti i piedi!" Non mi aveva nemmeno guardata, era così prepotente che avrei voluto tirargli un bel pugno sul naso. Quando alzò lo sguardo e mi vide fece un sorrisino provocatorio e disse: "Non riesci proprio a stare lontana da me eh?"

"Fidati che pagherei oro pur di non vederti anche solo per un giorno" Ero molto infastidita dal suo atteggiamento infantile, gli piaceva giocare con me.

"Così però mi offendi" Odiavo quando faceva il sarcastico!

"Senti spostati! Voglio prendere qualcosa da bere!" Lui mi guardò alzò le mani e si sposto, non c'erano dubbi si divertiva così tanto quando mi incazzavo. Andai velocemente a prendere un bicchiere e mi recai in cucina, non volevo l'alcool ma un semplice bicchier d'acqua.

I LOVE MY ENEMYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora