THOMAS

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"ah no? Quel bacio è stato così pieno di passione, hai fatto addirittura fatica a staccarti" Noah mi guardò con il dolore negli occhi.

"Jen ma di che cosa sta parlando?" Io feci un sospiro profondo, era arrivata l'ora di confessare tutto.
"quel giorno dopo la punizione Brad è venuto a casa mia... e ci siamo baciati, ma è stato solo uno stupido bacio e poi noi due avevamo rotto, non ci parlavamo più" La sua tristezza si trasformò in rabbia che sfogò sferrando un pugno in faccia a Brad e poi uscì fuori, io lo rincorsi.

"non puoi andartene così!"

"dimmi che non provi niente per lui Jennifer" Io spostai lo sguardo a terra, stavo balbettando "i-io p-perchè?"

"cazzo Jen guardami negli occhi e dimmi che non provi niente per lui, dimmi che è stato solo un semplice bacio, dimmi che tu vuoi soltanto me" Io lo guardai negli occhi e con voce tremolante dissi:
"io non posso... scusami"

Lui mi guardò deluso e poi si girò per andare verso la sua macchina e io gli urlai:
"ciò non vuol dire che io non provi niente per te" Lui mi guardò facendo una risatina isterica.

"sai qual'è la cosa più stupida? Io non ti odio, tu mi piaci ancora e io voglio stare con te più di ogni altra cosa, ma non posso farlo sapendo che a te potrebbe piacere un altro ragazzo. Io ti lascio Jennifer, ma ti lascio così che tu possa decidere, tu devi decidere, e sappi che io ti aspetterò anche all'infinito se servisse"

Detto ciò salì in macchina e andò via. Stavo provando dolore, tanto dolore. Il ragazzo che fin dal primo giorno era stato buono e gentile con me se ne era andato. Entrai alla festa, tutti mi guardavano. Andai dritta da Brad e gli tirai uno schiaffo e poi inziai a urlargli contro.

"tu brutto bastardo! Per colpa tua lui se ne è andato, perchè l'hai detto? Perchè hai detto di quel bacio!? Se mi volevi distruggere bravo ce l'hai fatta" Lui mi guardò. Non faceva vedere alcun tipo di sentimento, era troppo bravo a nasconderli, le parole che disse dopo mi avevano completamente spezzata.

"avevi ragione te, è stato solo uno stupido bacio, volevo solo spassarmela con te, non significhi niente per me Jennifer, e non significherai mai niente, come quando eri piccola. Sei e rimarrai sempre la piccola e indifesa Jennifer Bennet"

Sentivo le ginocchia che non mi reggevano, corsi via facendo sbattere la mia spalla contro la sua. Le lacrime mi rigavano le guance, non poteva essere serio, vero? Mi aveva ferita, ANCORA. Non dovevo fidarmi di lui, ho provato a dargli una seconda possibilitá. Io ho perso il ragazzo migliore di tutti per colpa sua, lo odiavo. Sentivo che mi mancava il respiro. Stavo correndo con le lacrime che mi offuscavano la vista. Sentii una voce chiamarmi, ero così felice, Thomas! Corsi da lui e lo abbracciai forte.

"ma cosa ci fai qui!?"

Thomas era il mio migliore amico, aveva la stessa etá di Brad e Noah, lo conobbi a New York, dato che sua mamma faceva lo stesso lavoro di mio papá, e fu lui a essermi stato vicino dopo la morte di mia mamma, mi era mancato così tanto! Lui poggiò il suo mento sopra la mia testa e mi strinse a sè.

"mia mamma ha deciso che dato che sta molto spesso via di portarmi qui, ha comprato una casa, in questo modo ci possiamo fare compagnia a vicenda quando i nostri genitori non ci sono!" Fece una piccola pausa prima di staccarsi da me alzarmi il mento e asciugarmi le lacrime. "che è successo piccolina?" Era questo che amavo di lui, era sempre disposto ad aiutarmi e ascoltarmi.

"non è il posto adatto per parlarne... ti va di venire a casa mia?" Lui mi fece un sorrisone e cominciammo ad avviarci. Quando siamo entrati gli ho mostrato la casa e poi siamo andati in camera mia a parlare.

"allora che è successo? Perchè piangevi prima?" Mi stava guardando con quegli occhioni color oceano e quei capelli biondi che sotto la luce della cameretta avevano riflessi dorati. Feci un bel respiro e gli raccontai tutto, partendo da cosa era successo il primo giorno di scuola e arrivando fino a questa sera.

"quindi ricapitolando, avevi il ragazzo più gentile e bello della scuola ai tuoi piedi, ma hai comunque baciato il ragazzo con problemi di rabbia che ti bullizzava da piccola. E come se non bastasse quando Noah ti ha chiesto di dirgli che non provavi nulla per Brad tu sei rimasta in silenzio, ma lui comunque ti ha detto che ti aspetterá persempre. Ma durante il viaggio hai battuto la testa Jen?"

Io lo guardai e gli tirai un cuscino addosso e lui si mise a ridere, io sbuffai e così dopo un bel respiro riniziò a parlare. "capisco che Brad sia il classico ragazzo dannato che fa impazzire tutte e lascia una scia di cuori spezzati dietro di se, ma davvero credi che valga la pena mandare a monte la tua relazione perfetta con un ragazzo d'oro per lui?"

Nella sua voce sentivo della preoccupazione, aveva paura che mi spezzasse il cuore.
"io... io non so cosa voglio adesso Thomas" Lui mi strinse forte in un abbraccio e io affondai la mia testa nel suo petto.

"Jennifer non farti illudere da lui, non voglio che il tuo cuoricino si rompa ancora, ne hai giá passate tante, voglio che tu sia felice" Thomas rimase a dormire a casa mia, ero così felice di riaverlo nella mia vita! Con lui ho passato dei momenti indimenticabili. La mattina mi svegliai e vidi Thomas vicino a me, stava ancora dormendo profondamente così io mi alzai e andai a preparare pancake e poi tornai in camera portando i piatti per fare colazione nel letto.

"sveglito dormiglione! La tua ragazza preferita ti ha fatto i pancake!" Si alzò subito e fece un grandissimo sorriso bellissimo.

"ti ricordavi che adoro i pancake e hai-" Lo interruppi subito.

"sì ho portato anche il cioccolato e la panna" Si buttò scherzosamente tra le mie braccia.

"sei la mia salvezza Jennifer Bennet" Io scoppiai a ridere e lui con me.

Ci mettemmo a studiare, passammo tutta la domenica insieme, dopo cena Thomas andò a casa sua per dormire dato che il giorno dopo c'era scuola. La mattina mi svegliai e mi preparai, arrivata a scuola tolsi il casco e vidi Thomas, andai verso di lui e lo abbracciai molto forte.

"sono stato solo un giorno con te e giá mi hai annoiato" Lui rise e io gli tirai un pugno sulla spalla in modo scherzoso. Suonò la campanella, gli diedi un bacino sulla guancia e poi mi avviai in classe. Tutte le ragazze improvvisamente mi volevano parlare, Juliet, la ragazza che sparlava sempre di me si avvicinò insieme al suo gruppetto.

"hey Jen, stai benissimo oggi!" Era esattamente per questo motivo che non avevo amiche femmine, erano false. "noi ci chiedevamo chi fosse quel ragazzo che era con te all'entrata della scuola... sicuramente non è il tuo ragazzo, dopo la scenata dell'altra sera io fossi in te starei lontana dai ragazzi" Io alzai gli occhi al cielo, era una fottuta serpe. Aveva un sorrisino falso sulle labbra, ma l'unico motivo per cui si comportava così era che moriva dietro a Brad anche se lui non la calcolava minimamente.

"è il mio migliore amico... ma mi dispiace non parla la tua lingua" Lei mi guardò confusa e io feci un sorrisetto divertito.

"è straniero?"

Mi alzai dalla setia e mi avvicinai a lei e a bassa voce dissi:
"no, semplicemente non sa parlare la lingua dei cani" Iniziai a ridere, mi sentii così bene in quel momento, mi ha sempre sparlato dietro e adesso era arrivato il mio turno di farla incazzare.

"sicuramente sappiamo perchè non hai amiche" Si girò e andò via, quelle parole non mi avevano toccata minimamente, niente avrebbe potuto rovinare quel momento.

I LOVE MY ENEMYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora