"ma che cazzo? Adesso mi tradisci con questo Jen? Mi fai veramente schifo, sei una povera stronza" Lo guardai sgranando gli occhi, non credevo lo avesse detto davvero, aveva frainteso tutto. Senza darmi il tempo di rispondere Noah si intromise guardandolo come se fosse il diavolo, si odiavano e non si vergognavano a farlo vedere.
"non provare a parlarle in questo modo coglione" Brad non si trattenne più e gli tirò un pugno sul naso e Noah cadde a terra. "Brad ma che cazzo fai!?" Lui mi fulminò con lo sguardo, era arrabbiato, molto arrabbiato.
"aiuta il tuo stupido ragazzo e non mi rompere il cazzo, sei proprio una troia" Le sue parole mi ferirono, molto, volevo parlargli ma sapevo che in quel momento non mi avrebbe mai ascoltata. Lo guardai andarsene e poi portai Noah in infermeria, al suono della campanella uscii, Noah aveva il naso molto gonfio, ma per fortuna non era rotto. Uscirono Luke, che appena vide il suo amico in quelle condizioni corse da lui, e Thomas insieme a Brendon e Blake, Brad non c'era. Si avvicinarono a me, avevo il viso consumeto dalle lacrime e tutto il mascara colato, mi guardarono e Thomas parlò."oddio cosa hai fatto?" Mi guardò molto preoccupato, lui mi conosceva fin troppo bene e sapeva che era successo qualcosa con Brad, dopo un mio sguardò lui annuì e mi invitò a pranzo da lui. Prima che potessi accettare vidi Juliet, mi guardò e sorrise, era una fottuta vipera, il mio viso cambiò, volevo vendetta, mi avvicinai a lei.
"che succete Jennifer? Stai bene?" Mi stava prendendo in giro, non ce la potevo fare, non mi trattenni più. Le tirai uno schiaffo molto forte, lei mi guardò male e me ne tirò un altro, la spinsi e cadde a terra, le salii sopra e iniziammo a picchiarci. Anche se non sembrava mio papá mi aveva insegnato a combattere, stavo indubbiamente vincendo, tutta la scuola ci stava guardando, Thomas mi prese dalla vita e mi sollevò staccandomi da lei, mi mise sulla sua spalla e mi portò sulla sua macchina.
"lasciami andare! Quella stronza se lo merita!" Non mi parlò, mi mise la cintura e poi mi portò a casa sua. Mi lamentai tutto il viaggio, volevo continuare a fargliela pagare, arrivammo a casa sua e andammo in camera.
"ma che cazzo Jen! Ma che ti è preso!?" Lo guardai, la mia rabbia era svanita, ritornare a quei ricordi mi faceva rabbrividire, gli occhi mi diventarono lucidi. Lui lo notò e si mise a sedere sul letto vicino a me, mi strinse in un abbraccio bellissimo, uno di quegli abbracci che solo i migliori amici sapevano dare.
"hey piccola parlami, dimmi che è successo" Mi staccai leggermente dal suo abbraccio per parlargli. Gli raccontai tutto, quello che era successo in classe con Juliet, quello che era successo in bagno con Ethan e quello che era successo in corridoio con Noah e Brad.
"oddio Jen mi dispiace così tanto" Ormai stavo piangendo talmente tanto che mi mancava il respiro, lo abbracciai e affondai la testa nel suo petto. La cosa che mi aveva ferita di più erano le offese che lui mi aveva fatto. "principessa io non credo che volesse davvero dirti quelle cose, si è fatto prendere dalla rabbia"
"si forse hai ragione..." Mi limitai a dire solo questo, non avevo la forza per parlare."so cosa ti può far stare meglio" Mi disse con un enorme sorriso sulle labbra, io lo guardai confusa, che aveva in mente? "maratona di Twilight" Io risi leggermente, sapeva che adoravo quella saga, il sorriso mi scomparve velocemente. "devo studiare per domani" Lui mi guardò alzando gli occhi al cielo.
"se per una volta non studi tutto il giorno non succederá nulla" Si alzò e accese la tv. Passammo tutto il pomeriggio a vedere i film. Per cena prendemmo una pizza, Thomas riusciva sempre a distrarmi dalle sofferenze che la vita aveva in serbo per me.
Quando tornai a casa mio padre era sul divano a dormire con la televisione accesa, la spensi e poi lo baciai sulla fronte. Andai in camera mia mi misi il pigiama e andai a dormire. La sveglia suonò e io mi alzai a stento, indossai la prima cosa che trovai, pantaloni grigi di una tuta e una maglietta a maniche lunghe corta rossa. Misi le mie scarpe e mi feci una crocchia disordinata, non mi truccai nemmeno.Presi il casco e salii sulla mia moto, appena arrivai a scuola vidi Blake e Brendon, provai a salutarli ma si girarono dall'altra parte, Juliet mi guardava con disprezzo, aveva un enorme livido sotto l'occhio, ops. Dall'altro lato c'erano Luke e Noah, mi girai prima che potessero vedermi, non avevo voglia di parlare con loro. Finalmente arrivò Thomas, ci salutammo, ero molto distratta quella mattina, lui mi iniziò a parlare, ma non ci facevo molto caso.
"Jen!? Terra chiama Jen!" Lo guardai di scatto, avevo un'aria sperduta. "tutto bene?" Annuii leggermente.
"sì scusami, che mi stavi dicendo?" I suoi occhi erano pieni di preoccupazione, ero come una sorella per lui e sapeva benissimo che qualcosa non andava, e come poteva andare? Il ragazzo che amavo se ne è andato, mi ha chiamata troia. Come potevo stare bene? E perchè diavolo lo stavo cercando tra la folla? Volevo vedere i suoi occhi scuri come la notte, volevo sapere che stava bene, volevo sentire il suo profumo. La campanella suonò e io corsi in classe, la giornata fu piuttosto noiosa, c'era solo un pensiero che mi girava nella testa, LUI.Tornai a casa e salutai mio pap, il resto della settimana passò molto lentamente, i minuti senza di lui sembravano ore. Mi mancava il suo tocco sulla mia pelle, il suo respiro su di me, mi mancava la sua voce calda che mi dava il buongiorno, mi mancava lui. Non si era fatto vedere, ero anche andata a casa sua, ma Abby mi disse che lui non si faceva vedere da un po', ma che non dovevo preoccuparmi perchè non era la prima volta, questo non mi aveva rassicurata affatto.
Era sabato, mio papá era partito per andare da qualche parte, non sapevo nemmeno quando sarebbe tornato. C'era una festa a casa di uno di quinta, io non volevo assolutamente andarci, Blake e Brendon mi evitavano come la peste e con Noah e Luke non ci avevo più parlato, mio Dio ero in un bel casino!Thomas però riuscì a convincermi, mi feci forza e iniziai a prepararmi. Misi un vestito molto attillato rosso che faceva risaltare le mie bellissime forme, misi le mie scarpe preferite e uscii di casa. Il mio migliore amico era lì che mi accolse con un gran sorriso, io ne abbozzai uno poco sincero, salii in macchina e in pochissimo tempo arrivammo.
Entrai in quella casa enorme e la prima cosa che feci fu fiondarmi a prendere un po' di vodka, ne avevo molto bisogno, bevvi il mio shottino e poi andai a ballare. Molti ragazzi mi guardavano, questo mi fece molto piacere, mentre ondeggiavo i miei fianchi vidi l'unica cosa che non avrei MAI voluto vedere, c'era lui che stava baciando Juliet davanti a me.
Sentii il mio cuore rompersi a metá, sentii un vuoto dentro di me, una fitta al petto talmente forte che avrei voluto urlare, sentivo il mondo cadermi addosso, non poteva essere successo. Sará stata colpa dell'alcool o colpa della gelosia, ma andai da Brendon, lo girai e lo baciai, lui inizialmente oppose resistenza, ma probabilmente era troppo ubriaco per rendersi conto di ciò che stava facendo.
In qualche secondo lui era lì, mi spinse lontano dal suo amico e finalmente i nostri sguardi si incrociarono, anche in questa circostanza era bellissimo, odio ammetterlo ma mi era mancato.
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I LOVE MY ENEMY
Teen FictionDue ragazzi, nemici, o forse no. Jen torna a Londra, dove è nata e cresciuta, dopo la morte di sua madre. A scuola incontrerá il ragazzo che più l'ha fatta soffrire, ma anche quello che più la fará avvicinare a toccare il cielo. Sará una storia con...