"adesso basta, sta andando avanti ok? Non ti ama più quindi levati dai coglioni" Disse Ethan, alla velocitá della luce, in tutta risposta, Brad gli tirò un pugno. I due iniziarono a picchiarsi molto forte, c'era sangue ovunque, io stavo urlando sommersa dalle lacrime. Provai a separarli molte volte ma con scarsi risultati, si stavano facendo veramente molto male, così urlando dissi:
"se non la finite adesso chiamo la polizia" Loro si girarono per un secondo e poi continuarono a picchiarsi. Ero presa dal panico e non sapevo che fare così mi buttai tra loro due beccandomi un pugno in faccia, i due si bloccarono immediatamente fiondandosi su di me."stai bene Jen?" Disse Brad, io annuii leggermente. "è colpa tua!" "no invece sei stato tu!" Come due bambini iniziarono a darsi la colpa, non ci capivo più niente in quella confusione, sapevo solo che il mio naso stava sanguinando. "basta! Veramente non capite quando superate il limite!?" Mi alzai e mi voltai per andarmene.
"vuoi che ti accompagno?"Dissero insieme scambiandosi poi uno sguardo di sfida, non ce la facevo veramente più. "no! Voglio che mi lasciate in pace una volta ler tutte! Merito veramente di meglio" Me ne andai, il naso iniziò a farmi male. Finalmente arrivai a casa, aprii la porta e mi recai immediatamente al frigo per prendere del ghiaccio.
Con un fazzoletto tamponavo il sangue, mentre il ghiaccio lo tenevo sulla botta sperando che in questo modo non mi si formasse il livido. Dopo mi struccai, mi misi il pigiama e finalmente andai a dormire. Il letto era veramente comodo e le coperte erano sofficissime, non mi ci volle tanto per addormentarmi. Avevo deciso che il giorno dopo, martedì, non sarei andata a scuola, mi svegliai alle 10:30 più o meno, feci colazione e mi misi a vedere un film.
Guardai Grease, mi fece appassionare mia mamma a questo film, era veramente bellissimo. Sapevo tutte le canzoni a memoria e le ballavo per tutta casa, da quando mi ero svegliata avevo fatto di tutto per non pensare a tutti i problemi che stavo affrontando. Ascoltai musica, vidi film e cucinai dolci. Feci un tiramisù e dei brownies, verso le 15:30 suonò il campanello, era Thomas, gli aprii molto volentieri, la sua compagnia era sempre piacevole e ben vouta.
"hey piccoletta... mhh che buon odorino, che ha preparato la mia chef privata?" Io mi raddrizzai e alzai il mento per sembrare più autorevole, mi strusciai la mano sul mento facendo finta di star pensando. "allora vediamo un po', la casa offre tiramisù e brownies, li potete gustare mentre ascoltate musica sul nostro comodissimo divano, è di suo gradimento Mr. Miller?" Lui si leccò le labbra ed entrò in casa, io chiusi la porta e poi lo abbracciai. "sai cosa sarebbe di mio gradimento?" Disse con voce un po' più seria. "no, cosa?"
"che il sorriso che hai adesso sul viso ce lo avessi sempre" Io lo abbracciai ancora più forte e così fece lui. "dico davvero sorridi, ti meriti il mondo, ma anche tu devi provare a prendertelo, fatti valere ragazza" Mi astccai dolcemente e lo guardai con gli occhi lucidi.
"io... io non ce l faccio, io lo amo Thomas e non riesco ad andare avanti, so che si è pentito, ma non posso nemmeno perdonarlo ancora una volta" Lui mi accarezzò dolcemente la guancia asciugandomi un piccola lacrima che stava scendendo.
"nessuno ha detto che devi smettere di amarlo ok? Ti ha fatta soffrire e so che non è facile da perdonare, e non lo devi fare, ma questo non vuol dire che i tuoi sentimenti debbano scomparire"Lo guardai e annuii, gli presi la mano e lo trascinai sul divano. Andai in cucina e lo raggiunsi con i miei dolcetti, ne mangiammo tantissimi, erano veramente buoni. Thomas si alzò e andò verso la cassa, la accese e mise la musica, si avvicinò a me e mi porse la mano, la presi e lui mi tirò a sé, stavo quasi per cadere e entrambi iniziammo a ridere. Lui iniziò a scatenarsi, io ero un po' stanca, ma in pochissimo tempo mi contagiò con la sua energia. Era per questo che lo adoravo, era sempre solare e pronto ad aiutarmi, ballammo fino allo sfinimento, poi crollammo sul divano.
"Thomas posso dirti cosa è successo ieri?" Avevo bisogno di parlarne e lui era l'unica persona che mi ascoltava davvero. "ah già l'appuntamento con il teppista!" Disse ridendo, io allungai la mano e presi il cuscino dietro di me e glielo tirai addosso. "apparte gli scherzi è succeso un casino enorme!" Mi portai la mano alla fronte massaggiandola giocosamente. "uhh gossip mi piace!" Alzai la schiena che era stesa sul divano e mi misi a sedere e lui fece lo stesso.
"la cena è andata bene, Ethan non è tanto male, il problema è arrivato quando siamo andati al giardinetto. Brad ci ha visti e loro hanno finito per fare a botte e io per separarli mi sono beccata un pugno sul naso. Fortunatamente non mi è venuto il livido ma il naso mi fa un male cane!"
"cosa!? Cazzo Jen se me lo dicevi prima ero io quello che gli spaccava il culo, ti giuro che se ti toccano un'altra volta io-" Lo interruppi prima che potesse finire. "non lo hanno fatto apposta, è stato un incidente" Lui mi guardò, era arrabbiato, ma allo stesso tempo provava pena per me. "hanno rotto le palle di metterti in mezzo ai loro problemi" Abbassai lo sguardo, aveva ragione, in questo caso non potevo difenderli. Ormai non ero più una ragazza che piaceva a entrambi ma un trofeo. Loro erano rivali in tutto e io non volevo essere una semplice conquista per mostrare chi è il vero maschio alfa. Dopo cena Thomas andò via e io corsi sul letto per riposarmi, dato che il giorno dopo sarei andata a scuola. La mattina suonò la sveglia e avrei voluto distruggerla in mille pezzi, mi alzai dal letto con fatica e mi preparai, misi dei jeans attillati e una maglietta leggermente corta, mi truccai, misi le scarpe, presi il mio casco e uscii di casa.
Fortunatamente di lì a poco ci sarebbero state le vacanze di natale, avevo proprio bisogno di una pausa dalla scuola! Scesi dalla moto e mi diressi all'entrata, qualcuno mi chiamò, avevo pensato al peggio e invece era solo Thomas. Parlammo prima dell'inizio delle lezioni e poi ci dividemmo per andare in classe. L'ultima ora finì e io uscii dalla scuola, aspettai il mio migliore amico per salutarlo. Ci mettemmo a parlare un po', sentimmo del trambusto e ci girammo, Blake, Brendon e Brad stavano prendendo in giro una ragazzina prendendogli il pranzo, andai lì senza far caso a Thomas che mi chiamava e mi fermai davanti a loro.
"ma che state facendo!?" Loro si guardarono e poi iniziarono a ridere. "non si vede?" Disse Brendon, "ti vuoi unire anche tu?" Aggiunse Blake. "vattene via Jen" Le parole di Brad erano dure e i suoi occhi non mostravano emozioni, ciò che temevo stava accadendo, stava tornando alle vecchie abitudini.
"non me ne vado finché non rendi il pranzo a questa ragazzina" Lei mi guardò e lui anche, si avvicinò di qualche passo a me, devo ammettere che la sua statura alta mi intimoriva, ma non lo mostrai. "devi sempre farti i cazzi degli altri?" Il mio volto si ammorbidì. "perchè ti comporti così" Sussurrai in modo che potesse sentirmi solo lui. "se le rendo il pranzo te ne vai via?" La sua voce era insensibile, non gli importava se mi stava ferendo.
"sì..." Lui le rese in pranzo e lei scappò via, mentre se ne stava andando notai una cosa e così gli presi la mano. La stavo guardando attentamente, le nocche erano distrutte e sul palmo c'erano i segni delle unghie che erano affondate nella pelle formando delle mezzelune.
"Brad ma che hai fatto" I miei occhi erano nei suoi, ero dispiaciuta ma a lui non sembrò interessare, tirò bruscamente via la mano da me. "ho reso il pranzo alla ragazzina adesso levati dai coglioni" Io andai verso il mio amico che aveva visto tutta la scena. Aprì le braccia e io lo abbracciai forte.
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I LOVE MY ENEMY
Teen FictionDue ragazzi, nemici, o forse no. Jen torna a Londra, dove è nata e cresciuta, dopo la morte di sua madre. A scuola incontrerá il ragazzo che più l'ha fatta soffrire, ma anche quello che più la fará avvicinare a toccare il cielo. Sará una storia con...