Così tanto in così poco

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Dedicato a te che da un anno a questa parte rendi la mia vita una meravigliosa avventura



Durante la Seconda Guerra Magica gli studenti della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, che avevano combattuto, avevano appreso un numero esorbitante di incantesimi.

Questi erano molto vari, andavano da semplici incantesimi che ti permettevano di incatenare il nemico o addirittura di ucciderlo.

Tra i tanti, gli studenti di Hogwarts avevano imparato ad usarne uno in particolare, soprattutto quando dovevano proteggere le conversazioni segrete con i membri dell'Ordine.

L'incantesimo Muffliato.

Un incantesimo sicuramente molto versatile perché ti permetteva sia di rendere sordo l'avversario, sia di celarti ad orecchie indiscreta.

E per fortuna che i due ragazzi nascosti dentro la stanza erano ottimi maghi, perché altrimenti il rumore che stavano facendo avrebbe attirato tutta la scuola.

I gemiti di entrambi risuonavano alti e si scontravano contro le pareti di quel rifugio d'amore improvvisato.

Delle mani grandi e callose viaggiavano peccaminose sulla pelle pallida costellata da qualche cicatrice.

Le labbra erano impegnate in un profondo scambio di opinioni, mentre le lingue danzavano sensualmente insieme.

Entrambi nudi, entrambi accaldati, si stringevano come se da questo dipendesse la loro stessa esistenza.

Il ragazzo affondava con irruenza nel corpo caldo della giovane, provocandole intensi e passionali brividi di piacere.

Erano spinte rapide ma profonde, atte a portarla nell'oblio dei sensi.

Ed era così che Ginevra Weasley si sentiva.

Non sentiva altro che il corpo di lui, le labbra di lui, il battito furioso del suo cuore.

E poi non sentì più niente, colpita da un potente orgasmo che lo sconquassò anche l'anima.

Rilasciò un respiro tremulo e si accasciò contro la spalla muscolosa del suo amante.

"Stai bene rossa?" mormorò premuroso lui, accarezzandole teneramente i fiammeggianti capelli

Era fatto così lui, prima se la scopava rudemente e poi ci faceva l'amore con le parole ed i gesti.

Un controsenso vivente.

Ma del resto era Theodore Nott, il migliore amico di Draco Malfoy.

Lei spostò i liquidi occhi azzurri in quelli di lui e gli regalò un dolcissimo sorriso.

Neanche lei sapeva come erano finiti così, stretti in un abbraccio dopo aver fatto l'amore.

Era iniziato tutto come un passatempo -un modo per sfogare i bassi istinti- ma giorno dopo giorno si era trasformato in qualcosa di più ed ora si incontravano ogni qualvolta avevano del tempo libero.

Si scambiavano sguardi da una parte all'altra della Sala Grande, sorrisi malcelati quando si scontravano per i corridoi mentre le loro menti non potevano fare altro se non pensare a quel bisogno prepotente che cresceva dentro i loro cuori, che li spingeva a cercarsi e a volersi sempre di più.

Ginevra aveva riscoperto l'amore, quello vero, dopo che la sua storia con il famoso Harry Potter era inevitabilmente finita. Non era fatti per stare insieme, non erano anime affini.

Theo aveva scoperto per la prima volta cosa significava essere amato e amare qualcuno.

Si erano scoperti per caso e ora si cercavano per necessità.

Aequilibrium - A Dramione StoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora