Hermione era in biblioteca.
La massa di ricci raccolti in una disordinata coda era china sul tomo di Storia della Magia e stava analizzando la guerra dei Goblin.
Non che fosse una guerra particolarmente interessante, ma il professore Binns aveva preteso una relazione di almeno 70 righe sul perché secondo loro si era andato a creare il conflitto.
Per cosa se non per la passione per l'oro?
Era un compito stupido, secondo lei, ma il professore aveva deciso così e prima si toglieva quel fastidioso tema, meglio stava.
Presa com'era nei suoi pensieri e nel dettare sotto voce cosa scrivere alla piuma d'oca, non si accorse dell'elegante figura che si era seduta al suo stesso tavolo e la stava fissando da cinque minuti buoni.
Draco Malfoy era conosciuto per la sua poca pazienza e per la sua propensione nel portare all'esasperazione.
Quando si era ritrovato in biblioteca per studiare e si era accorto della ragazza, aveva pensato che per una volta la fortuna aveva deciso di girare dalla sua e che potesse prendersi un po' di tempo per stuzzicarla e per irretirla.
Peccato che la suddetta ragazza non lo degnasse neanche di un misero sguardo.
Malfoy sbuffò e si avvicinò di una sedia.
Niente.
Si avvicinò di un'altra sedia.
Ancora niente.
Deciso a farsi prestare attenzione, il ragazzo prese posto proprio accanto alla grifoncina e le sfilò delicatamente il libro da sotto il naso.
Quando questa alzò lo sguardò sorpresa, lui le rivolse un ghignò che la fece arrossire.
"Ben ritrovata, Granger!"
"Malfoy" lo appellò a mo' di saluto cercando di immergersi nuovamente nei suoi libri.
Improvvisamente la relazione non le sembrava la cosa peggiore da fare, era sicuramente peggio fronteggiare gli occhi indagatori del biondo al suo fianco.
Lui non era dello stesso avviso, ovviamente.
Aveva l'opportunità di tormentarla, di saggiare il terreno prima di mettere in atto il suo piano e magari di mettere in atto i pensieri che qualche mattina prima l'avevano fatto svegliare con una dolente erezione.
"Dedicami un po' del tuo tempo, Mezzosangue." brontolò il biondo guardando tutte le espressioni che le attraversavano il bel volto.
Lei inarcò un sopracciglio definito e assottigliò gli occhi ambrati.
"Vuoi anche bere un tè? Magari potremmo farci le treccine e raccontarci i nostri segreti più reconditi!" rispose lei, la voce intrisa di sarcasmo.
"Ci facciamo le treccine solo se poi te le posso tirare." ghignò lui
"Sei proprio un bambino dispettoso, Malfoy" fraintese Hermione, scuotendo la testa sconsolata mentre il Seperverde aggrottava la fronte confuso.
Ovviamente la ragazza non aveva inteso il vero senso delle parole del ragazzo, che stava pensando a tutto tranne che a farle dei dispetti.
"Io pensavo più a tirartele mentre scop..."
"Malfoy!" urlò una scandalizzata Grifondoro, attirando su di loro lo sguardo di tutti i ragazzi presenti nella biblioteca e anche di Mrs Pince, che guardò una delle sue studentesse preferite violare una delle regole sacre di quel luogo: il silenzio.
Il biondo ghignò malizioso, gustandosi le guance rosse di lei e lo sguardo sconvolto che gli stava rivolgendo.
Tutte le sue attenzione rivolte verso di lui, finalmente.
Egocentrico all'inverosimile.
"Solo perché abbiamo ballato insieme non significa che ora verrò a letto con te!" sussurrò la riccia, cercando di mantenere un tono basso nonostante il nervosismo le avesse fatto assumere una comica tonalità stridula.
Suadente, Malfoy le si avvicinò e impudente le accarezzò una guancia con i polpastrelli, proprio come aveva fatto quella sera.
"Pensavo fossi troppo ubriaca per ricordartene..." sussurrò continuando ad irretirla con il suo tocco
"Non ero ubriaca." rispose lei, mascherando con un colpo di tosse la voce tremolante
"Meglio, perché io ricordo tutto di quella sera." ghignò lui spostando la carezza lungo il collo, incapace di smettere di accarezzare quella pelle di pesca.
Lei deglutì rumorosamente e cercò di riprendere un po' di dignità, staccandosi a malincuore da quel tocco.
"Non verrò a letto con te, furetto." precisò lei, tornando a posare gli occhi sul tomo appoggiato davanti a lei
"Questo l'hai già detto..." cantilenò lui iniziando a disegnarle cerchi concentrici sul ginocchio coperto dalle calze spesse.
Il Serpreverde vide distintamente la pelle delle braccia incresparsi per i brividi e gongolò soddisfatto prima che la gamba venisse spostata bruscamente.
"Da quanto mi tocchi così tanto, Malfoy? Non ti faccio schifo in quanto Sanguesporco?" chiese a bruciapelo lei ma lui non se la prese.
Era comprensibile si facesse domande simili dopo sei anni di cattiverie e prese in giro.
"Se veramente tu mi facessi schifo, non ti avrei mai chiesto di ballare con me. Né mi sarei seduto al tuo stesso tavolo, né ti avrei accarezzato o fantasticato di scop..."
"Malfoy!" la interruppe nuovamente lei, rossa per la vergogna, beccandosi un'altra occhiata di fuoco Mrs Pince
Il biondo ridacchiò apertamente e scosse la testa sconsolato.
"Quanto sei pudica, Granger." la prese in giro, facendola alterare
"Solo perché non uso quella parole, non significa che sia pudica!"
"Ma il fatto che, ogni volta che la dico, tu arrossisca la dice lunga!" le rispose lui alzandosi in piedi e stiracchiandosi.
Alzando le braccia la camicia che portava fuori dai pantaloni si alzò, lasciando scoperta una porzione di pelle diafana ricoperta da una scura peluria bionda che scompariva nei pantaloni.
Hermione posò lo sguardo per una frazione di secondo su quel ben di dio, per poi spostarlo imbarazzata.
Come faceva a risultare sexy stiracchiandosi, lei proprio non lo sapeva.
"Granger?"
"Si?" rispose stridula lei per poi schiarirsi la voce imbarazzata e riprovare con un più contenuto 'si'.
"Me ne concederesti un altro di ballo?" le chiese e senza attendere risposta le voltò le spalle diretto verso l'uscita.
Hermione fissò le spalle larghe di lui ondeggiare elegantemente ad ogni passo e il sedere sodo la ipnotizzò.
Si riprese velocemente da quella visione e con un coraggio che non pensava di avere in quelle situazioni, si alzò in piedi e gli urlò la risposta.
"Non verrò a letto con te, Malfoy!"
Mrs Pince la fissò sconvolta, insieme a tutti gli studenti partecipi di quello strambo siparietto.
"Per ora!" urlò anche lui continuando a camminare.
Hermione sorrise divertita mentre la figura del biondo spariva dietro l'angolo.
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Aequilibrium - A Dramione Story
FanficA distanza di pochi mesi dalla fine della guerra, i nostri eroi fanno ritorno a scuola con una nuova rassicurante sicurezza: la guerra è finita. Possono, finalmente, vivere l'adolescenza che gli era stata rubata, concedersi l'ebrezza dell'amore e d...