Wicked Games

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Hermione scivolò fuori dal sonno lentamente, gli occhi gonfi ed appannati che piano piano riconoscevano i muri della Stanza delle Necessità.

Si era addormentata appena due ora prima nel mezzo di una sessione di coccole-confessioni con l'unico ragazzo che, da un mese e poco più, occupava la sua mente, le sue giornate ed i suoi sogni.

Draco Malfoy era steso sul morbido divano che arredava la stanza e dormiva pacificamente nonostante il peso del corpo di Hermione sul suo torace. Si erano addormentati così: lei su di lui, una mano ad accarezzargli il collo e la guancia ispida di barba mentre il ragazzo la stringeva possessivamente al petto con un braccio muscoloso.

Non era la prima volta che dormivano insieme. Sebbene non avessero mai usufruito di un letto- quanto più del comodo e altrettanto rosso divano su cui tutt'ora erano stesi- molte volte si erano addormentati uno nelle braccia dell'altra dopo le ore passate insieme a studiare, conoscersi meglio o a baciarsi appassionatamente.

Il motivo per il quale non avessero mai chiesto alla Stanza Va-e-Vieni un letto non lo sapevano neanche loro; o meglio, entrambi lo sapevano ma ignoravano che l'altro sapesse.

Sostanzialmente non volevano affrettare le cose, anche se effettivamente non c'era motivo per non farlo visto che entrambi lo volevano. Era il 19 Dicembre e, oramai, si frequentavano da abbastanza tempo per potersi concedere qualcosa di più di una semplice toccatina in zone proibite, tuttavia non si erano spinti oltre.

Ma Hermione, fedele alla sua iniziativa di godersi la vita prima del lancio nel mondo degli adulti, decise di prendere le rendi in mano. Aveva vent'anni per Morgana, gli ormoni le si risvegliavano ogni qualvolta era in prossimità del biondissimo ragazzo stesso sotto di lei.

Quindi perché trattenersi?

Forse complice la posizione in cui si era risvegliata o forse era tutta colpa della porzione di pelle che il colletto della camicia lasciava intravedere, sta di fatto che la riccia ben presto decise di scivolare sul corpo muscoloso del ragazzo per raggiungere il suo collo diafano e depositarvi un bacio umido.

Scossa da un fremito di eccitazione per le sue stesse azioni, portò le mani dalle dita tramanti verso i bottoni diligentemente chiusi della sua camicia bianca inamidata.

Lentamente, non staccando mai le labbra dal tratto di pelle scoperta successivo, la piccola Grifondoro prese a slacciarli.

Più il torace glabro del ragazzo veniva esposto, più la sensazione famelica che le stava crescendo nel ventre aumentava.

Le mancavano all'incirca quattro bottoni prima che la camicia fosse completamente aperta quando Draco diede i primi segni del risveglio imminente, oltre ai primi accenni di erezione che Hermione sentiva spingere contro il seno.

Velocemente -prima che i magnifici occhi adamantini di lui si aprissero- si liberò finalmente di quei dannati bottoni e spostò i due lembi di tessuto, esponendo il suo corpo al suo sguardo.

Era un tripudio di avvallamenti e colline.

Prima di tutto gli occhia ambrati di lei si posarono sui pettorali definiti e sui due capezzoli rosei che spiccavano sulla pelle candida.

Poi si soffermarono sugli addominali leggermente accennati che si contraevano ad ogni respiro, tra di loro una sottile striscia di peluria biondo scuro andava scomparendo oltre il bordo dei pantaloni.

Ad Hermione venne l'acquolina in bocca e- senza pensarci due volte- si protese in avanti passando la lingua proprio in quel punto, venendo ricompensata da un ansito sorpreso.

"Granger?" la voce roca e confusa di Draco raggiunse le orecchie della mora, facendole alzare gli occhi per puntarli in quelli di lui.

"Cosa stai facendo, Granger?" chiese nuovamente, non staccando lo sguardo indagatore dal suo.

La bocca della ragazza abbozzò un ghigno prima di posarsi sul suo basso ventre per un bacio a bocca aperta, la lingua tracciò il sentiero di una vena proprio li vicino facendo nuovamente ansimare il ragazzo.

"Non è ovvio, Malfoy?" chiese prima di riprendere lì da dove si era interrotta, ma due mani forti la tirarono su facendole nuovamente incontrare quel penetrante ed ipnotizzante grigio che lo caratterizzava.

"So perfettamente cosa stai facendo, quello che mi sto chiedendo è se sei effettivamente consapevole e sicura."

Lei annuì soltanto, smaniando di poter tornare a toccarlo e baciarlo senza più interruzioni.

"Ne sei sicura?" insistette lui scostandole i voluminosi ricci e parlando a pochi millimetri dal suo orecchio, le labbra che la solleticavano ad ogni sillaba.

"Perché, mia dolce e perfetta Granger, se andiamo avanti dubito che sarò in grado di trattenermi dal toccarti..." e le sue mani grandi e calde strinsero il suo seno abbondante, avvolgendolo con una presa salda che la fece gemere.

"...dal leccarti..." e la sua lingua fu sul suo collo, tracciando una calda scia lì dove la pulsazione del suo cuore era più forte.

"...dallo strapparti i vestiti di dosso e affondare il mio cazzo dentro di te." terminò lui con un ringhio predatorio che le fece accapponare la pelle.

Hermione, la testa persa nell'immaginarsi le scene sapientemente dipinte dalle parole di Draco, rabbrividì di anticipazione.

Ogni parola, ogni tocco l'avevano spinta un passo più vicina all'apice del piacere e la riccia si chiese se fosse veramente in grado di avere un orgasmo solo sentendo la voce roca del biondo sussurrarle oscenità nell'orecchio.

Probabilmente sì.

"Ti piacerebbe?" la riportò alla realtà strizzandole il sedere

"Io muoio dalla voglia di stare dentro di te, di sentirti stringere attorno a me. Lo so che sei perfetta..."

A quel punto la Grifondoro non riuscì più ad aspettare e si avventò sulle sue labbra morbide.

Si baciarono famelici in un'accozzaglia di labbra, lingua e denti. Le mani vagavano frenetiche sui loro corpi ricercando qualcosa a cui aggrapparsi, qualcosa da palpare e stringere.

"Vuoi fare sesso con me, Granger?" ansimò tra un bacio e l'altro Malfoy

"No."

Il ragazzo si staccò bruscamente dalle labbra di lei, gli occhi carichi di eccitazione che la guardavano confusi.

Hermione sorrise birichina e si avvicinò nuovamente al suo viso.

"Dovresti sapere, Malfoy, che io sono una studentessa molto diligente. Prendo sul serio ogni compito che svolgo, ogni materia che studio. E si dia il caso che anatomia umana sia una delle materie che più preferisco..."

La ragazza si interruppe per tracciare con la lingua il contorno delle labbra tumide del biondo.

"Devo inoltre sottolineare..." aggiunse con una risatina maliziosa "...che la tua anatomia è particolarmente eccitante."

Passò le mani sulle spalle muscolose, come per rendere meglio il concetto, per poi scendere sul petto dove graffiò leggermente, il giusto necessario affinché la sua pelle diafana si tingesse con i segni rossi della sua passione.

Poi lo spinse delicatamente per farlo stendere nuovamente contro il divano.

"Io non voglio fare sesso con te in questo momento. Io voglio studiarti. Voglio assaggiarti." Hermione ansimò eccitata dalle sue stesse parole.

"Voglio assaggiare ogni centimetro di te."

Poi si chinò su uno dei suoi capezzoli sensibili e lo morse, strappandogli un gemito sorpreso.









Piccoli pensieri

E buonanotte a tutti voi, miei dolcissimi lettori!

Elbereth

Aequilibrium - A Dramione StoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora