Izuku's POV
Mi svegliai pensando a quanto fossi stupido di non essermi accorto di aver messo la sveglia un ora indietro e vedendo ancora un'ora in più alle sei e quindi ritornai sotto le coperte ma invano perché non riuscì a prendere sonno. Mi alzai un po' insonnacchiato mettendo le mie ciabattine a forma di coniglietto...si avete capito bene...ho le ciabatte a forma di coniglietto, mi piacciono molto sopratutto ora che siamo a Novembre e a casa la mattina c'è molto freddo. Andai nella stanza del mio coinquilino non che mio amico d'infanzia e bussaì alla porta.
"Kacchan su svegliati faremo tardi! Non dirmi che sei rientrato tardi ieri. Mi avevi promesso di tornare dalla festa con i tuoi amici prima!" Urlai dall'altra parte della porta.
"O MA STA ZITTO IDIOTA DI UN NERD ORA MI ALZO!" Mi urla contro per poi aprire la porta e darmi un pugno nella testa.
"Buongiorno anche a te Kacchan" dissi in modo ironico mentre mi toccavo testa un po' dolorante.
"Tsk idiota oggi faccio il turno fino a sera quindi non mi aspettare a cena." Disse sbadigliando per poi dirigersi in cucina.
Lo segui per poi preparare i caffè ai due "senti...non è che ti sei innamorato di qualcuno?" Dissi senza riflettere per poi realizzare e vedere un ombra arrivare da dietro in modo minaccioso.
"Cosa hai detto IDIOTA?!" Urlò Kacchan per poi avvicinarsi a me e darmi un pugno nella spalla.
"AHIA! fai male e non...ti avevo detto niente di male...siamo coinquilini ed amici d'infanzia...a me puoi dirlo" mi girai guardando il suo volto non poco irritato per poi incominciare a tremare.
"Noi non siamo amici...noi siamo solo coinquilini forzati perché è da solo due mesi che siamo costretti a vivere in questa merda di topaia!" Continua ad urlarmi contro altri insulti per poi prende il caffè ed andare in camera a prepararsi.
Si ragazzi questo è il mio coinquilino Kacchan...un biondino sempre irritato da tutto il mondo, con degli occhi rosso fuoco...e quando si arrabbia anche rosso sangue e quell'espressione sempre incazzata con tutti. Tornando a noi...Sono Midoriya Izuku e frequento il secondo anno del liceo a Tokyo, sono riuscito ad entrare grazie ad una borsa di studio ed anche Kacchan. Abbiamo optato per un appartamento insieme per la questione di soldi, non mi lamento dell'appartamento perché mi piacciono le case piccole...sono calde...accoglienti...e funzionali anche se una bella villa non mi dispiace nemmeno. Per pagare l'affitto lavoriamo ad una specie di bar che rimane aperto anche la sera per fare da ristorante. Faccio nel corso della settimana solo i pomeriggi però il weekend faccio o la mattina o la sera oppure tutto il giorno...dipende se ho bisogno di straordinari. Sfortunatamente non ho ancora la patente anche se non mi servirebbe visto che non potrei permettermi una macchina e quindi prendo sempre i mezzi pubblici.
Finito di fare colazione andai in stanza a prepararmi e dopo un po' uscì."Idiota entro dopo oggi il professore da me manca" disse il biondino ed io annuì per poi uscire di casa.
Tokyo la mattina presto non è molto affollata anzi sembra il mio paesino in una giornata normale...il problema è che quella calma viene interrotta dopo solo una mezz'oretta dove si riempiono le strade di macchine e gente che corre per la fretta. Meno male io sono una persona previdente e arrivai con molta calma alla stazione della metro e mi sedetti su una panchina con delle cuffie ascoltando musica e aspettare che arrivava la metro.
Dopo un po' sentì quel fischio fastidioso che crea la metro appena si ferma e corsi subito a prendere posto sperando che ce ne fossero a sufficienza per far sedere tutti quelli più anziani. Purtroppo i vagoni si sono riempiti in fretta e ho dovuto cedere il mio posto ad una signora, ero in piedi e schiacciato da delle persone per il poco spazio che c'era...meno male che la prossima era la mia fermata tanto attesa. Quando finalmente arrivò la mia fermata mi catapultati fuori e corsi verso la mia scuola per poi arrivare con il fiatone, appena arrivai in classe vidi il mio compagno di banco, Kirishima Eijiro. Mi misi al mio posto, salutando Kirishima, sfinito.
"Ehy bro ma cos'hai?" Disse il rosso accanto a me con un sorriso amichevole.
"Niente ho sonno e sono stanco." ricambiai il sorriso e stetti tutto il giorno a prendere appunti e stare zitto come mio solito fino alla fine delle lezioni.
Tornai a casa e mangiai qualcosa di fretta e furia per poi andare verso io bar dove lavoro: La "Hero Academy" era una catena famosa di bar/ristorante e il nostro motto è "noi salviamo il vostro pasto!". Non mi è mai andato a genio quel motto...però avevo bisogno di un lavoro alla svelta e qua mi hanno preso subito anche se sto studiando per diventare uno scrittore di romanzi...sarebbe bello diventare come il mio Idolo...lo scrittore Shinso Hitoshi...ha scritto così tanti romanzi d'amore...le sue storie d'amore sono magnifiche...forse un giorno lo incontrerò per un intervista doppia...oppure perché abbiamo la stessa casa editrice. Arrivai e mi misi subito a servire i tavoli dalla folla che c'era, era orario di pranzo quindi ovviamente c'era più gente...ma tutto si calma verso il pomeriggio tardi...mentre stavo dando un ultima pulita prima dell'orario della sera arrivò un uomo tutto incappucciato e con una mascherina e degli occhiali da sole, dopo un po' che si guardava attorno si siede.
"Salve signore vuole ordinare qualcosa?" Chiesi all'uomo.
"Un cappuccino e un croissant grazie." Rispose con tono basso e freddo.
"Va bene arrivano subito!" Dissi per poi dopo una decina di minuti arrivare con l'ordine richiesto, per sbaglio inciampai per colpa di una borsetta che era stata dimenticata e versai il caffè al signore. "La prego di scusarmi rimedio io a tutto...mi scuso ancora..." dissi agitato mentre cercavo di pulire i vestiti dell'uomo ma invano.
"Non si preoccupi stia tranquillo..." disse l'uomo cercando di tranquillizzare il verdino che cercava di pulire i suoi vestiti.
"Io sto finendo il turno...voglio rimediare al mio errore quindi la prego può aspettarmi così le pago la smacchiatoria...la prego mi faccia rimediare a questo danno" dissi molto dispiaciuto dall'accaduto.
"E va bene però stia tranquillo non è successo niente che non si possa risolvere" disse per rassicurare il verdino.
Dopo pochi minuti Kacchan arrivò a darmi il cambio ed io uscii per andare con il signore in smacchiatoria, dopo un po' arrivammo e io pagai tutto.
"Non doveva veramente la ringrazio..." "Izuku...mi chiamo Izuku..." dissi per per poi continuare "lei invece? Come si chiama?"
Alla domanda il signore ringraziò e salutò in fretta e furia mentre correva gli cadde il portafoglio con la carta d'identità. La carta d'identità era di...SHINSO HITOSHI? Pensai dopo aver letto a mente la carta d'identità. Cercai di riportargliela raggiungendolo ma lo avevo perso, tornai a casa e mi feci una doccia calda e rilassante dopo tutto quel freddo per poi mettermi in pigiama e andare in camera. Non ci potevo credere...avevo visto il signor Shinso Hitoshi...anche se a giudicare l'età...aveva solo quattro anni in più rispetto a me. Quella sera non mangiai e pensai che l'avrei rivisto per riprendersi il portafoglio.
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amore tra colori secondari
Romanceun ragazzo di nome Izuku Midoriya ,che per ben 20 anni ha vissuto in una piccola città, entra nel cuore del Giappone in una delle città più famose. Tokyo! Incontrerà nuove persone sopratutto una in particolare.