capitolo quattordici: affari di famiglia

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Shinso's Pov

Passarono tre lunghissimi e bellissimi giorni da quella notte, io ed Izuku passammo il nostro tempo a chiaccherare e a sbaciucchiarci qualche volta. Stamattina mi svegliai e non vidi Izuku accanto a me, scesi dal letto e mi misi una vestaglia e delle semplici ciabatte...peccato che dall'altra parte del letto non trovai quelle sue a forma di coniglietto che mi chiese tempo quando portai la sua roba dalla sua vecchia casa. Il pensiero di Izuku che possa mettere delle ciabatte a forma di coniglietto mi fece ridere ma portò anche dei pensieri poco innocenti su di lui. Scesi di sotto e prima di andare in salotto sentì la sua voce al telefono...non capì molto perché parlò sottovoce...parlò così piano che sentivo più la voce della persona al telefono che lui alcune volte. Dopo un po' chiuse la chiamata e lo sentì singhiozzare , quindi entrai e lo abbracciai.

"Amore perché piangi? Cosa è successo?" Chiesi mentre Izuku incominciò a stringere la mia vestaglia.

"Amore...m-mi ha c-chiamato m-mio papà..." mormorò tra i singhiozzi e le lacrime.

"Da quando io ed Izuku ci conosciamo non mi ha mai parlato dei suoi genitori...ed ora se ne spunta con suo padre che lo fa piangere al telefono? Non lo posso permettere." Pensai mentre lo presi per mano e lo feci sedere sul divano, incominciai a calmarlo per poi dargli un bacio. Dopo un po' incominciò a calmarsi e a stringersi al me

"Io e mio padre non abbiamo un ottimo rapporto...anzi è pessimo, non lo sopporto...ha tradito mia mamma quando avevo solo sei anni e ci ha lasciati in quello stesso anno...da quando è morta mia...mamma..." si fermò mentre continua a lacrimare "beh avevo ben diciassette anni...e sono andato a vivere da mio padre perché era il mio tutore. Voleva ricostruire un rapporto padre-figlio ma lo allontanavo e ne avevo il diritto...poi il mio fratellastro era molto stronzo...appena divenni maggiorenne mi cercai due lavori full time...per accogliere più soldi possibili e stare sempre meno a casa...non arrivavo alla cifra e Kacchan ha deciso di accompagnarmi aggiungendo i soldi...è il mio unico amico d'infanzia e quello che tiene più a me. Sa la mia situazione e siccome non aveva nessun legame particolare dove stare si è trasferito con me qua...a Tokyo." Aggiunse per poi fermarsi e prendere fiato. "Oggi mi ha chiamato perché ha bisogno di una mano per la sua agenzia pubblicitaria...per lui io dovrei fare il capo copywriter...ma non voglio per niente farlo...lo sai amore, io voglio diventare uno scrittore. Appena ho rifiutato la sua proposta ha incominciato ad urlarmi contro e a dirmi che...sono...una delusione...come figlio e che mia madre non sarebbe fiera in questo momento..." disse per poi aggrapparsi a me scoppiando a piangere un altra volta.

"Amore...guardami" dissi prendendo il suo volto con tutte e due mani e guardandolo negli occhi "amore...tua mamma può essere solo orgogliosa di te e di come sei...hai capito? Sei una persona gentile, affettuosa, premurosa, bella, innocente ed intelligente lo sai che è solo un bastardo infame, non so come ha potuto abbandonare una persona unica come te..." aggiunsi per poi baciarlo.

"Grazie amore..." *mormorò per poi ricambiare il bacio con un bacio molto delicato.

"Domani comunque è la vigilia...mi chiedevo se la volessi passare con me oppure con Bakugou..." dissi mentre lo portai a fare colazione in cucina.

"Ma io voglio passarla con tutti e due...lo invitiamo per cena?" Chiese mentre mi abbracciò da dietro dando dei piccoli baci nella schiena, siccome non era molto alto non arrivava al collo.

"Cena? Va bene amore...e cena sia...comunque cosa vuoi per colazione?" Dissi girandomi e stringendolo in un caloroso abbraccio "ti prometto che se da quella porta...spunta quel maledetto di tuo padre...lo rimando da dove è venuto a calci, capito?" Aggiunsi staccandomi da lui e guardandolo negli occhi con un sorriso per tranquillizzarlo. Lui mi guardò intensamente per poi scoppiare in lacrime, lo guardai un po' perplesso ma un secondo dopo ero là a stringerlo come un bimbo stringe il suo peluche quando ha paura...forte...e come se fosse l'unica cosa da proteggere ma anche l'unica cosa che lo faceva tranquillizzare.

"Cosa è successo amore?" Chiesi mentre accarezzavo quei morbidi e pazzi capelli che si ritrovava il verdino.

"Mio padre mi odia solo perché sto vivendo la mia vita e mi sento come se fossi io quello...sbagliato...poi arrivi tu e mi dici tutte quelle belle cose...e mi fai sentire amato e rispettato...grazie...per tutto Shinso...per il libro, l'ospitalità e l'amore che mi hai dato...mi stai dando e ,spero con tutto il cuore, mi darai" disse Izuku per poi darmi un bacio molto passionale bagnando la mia faccia con le sue lacrime che ancora scorrevano. Rimanemmo a baciarci per un po' di tempo, gli diedi un sacco di attenzioni per tutta la mattina e decisi bel pomeriggio di presentare il mio nuovo ragazzo al mio migliore amico.

"Amore è arrivato!" Mormora aprendo la porta e abbracciando il bicolore che era dietro la porta "Shoto!" Aggiunsi stringendolo forte e lui ricambio appena l'abbraccio.

"Ehy...come stai?" Sorrise ricambiando l'abbraccio.

Izuku's Pov

Lasciai i due amici abbracciarsi mentre sorridevo al bicolore cosa che quest'ultimo non fece anzi mi diede un occhiataccia "ho fatto qualcosa di male? Ha capito qualcosa che non doveva capire? Ha frainteso il sorriso?" Continuai a pensare del perché quell'occhiataccia...non feci nulla di male ma quando finirono di abbracciarsi e confidarsi saluti e battute che capivano solo loro...mi avvicinai per salutare ma non feci in tempo che Shinso prese in mano la situazione.

"Bene Shoto lui è Izuku il mio ragazzo..." mormorò Shinso al bicolore "Izuku...lui è Shoto...il mio migliore amico" aggiunse mentre vedevo un espressione negli occhi ,che prima erano freddi come il ghiaccio, pieni d"odio "cosa ho fatto di male?" Pensai mentre porgevo la mano verso l'amico con un sorriso amichevole.

"Mh..." disse il bicolore per poi entrare, di tutta risposta mi girai verso di lui e gli porsi di nuovo la mano.

"Forse non l'hai vista quindi la rimetto...piacere Izuku..." lo guardai infastidito.

"Oh...scusami...non avevo visto la mano" mormorò facendo il finto sbadato per poi stringere la mia mano un po' forte. Rimasi impassibile continuando a sorridere. Con questo gesto gli feci capire quanti anni di bullismo ho subito e che lui...non mi spaventava per niente.

"Tranquillo...quindi sei un amico di Shinso?" Dissi mentre continuavo a sorridere, più sorridevo più il suo viso diventava infastidito e i suoi occhi bruciavano dalla rabbia.

"Il mio migliore amico amore..." mi corresse mettendo una mano nella sua spalla.

"Ah ok...bene rimani a pranzo?" Chiesi al bicolore ma questa volta con un sorriso sincero ed amichevole...mi calmai sentendo "il mio migliore amico".

"Emh...in realtà sono qua per ricordare a questa testa vuota della consegna che deve fare per dopo le sue ferie..." disse ridendo con Shinso.

"Tranquillo...in questi giorni l'ho finita...ora te la porto" disse Shinso per poi andare in camera nostra dove teneva i suoi lavori e i suoi manoscritti. Appena vide Shinso andarsene, Shoto si avvicinò a me guardandomi negli occhi.

"Vedi di goderti questi giorni con lui...perché troverò qualcosa per farvi lasciare...e sarà mio per sempre." Disse il bicolore con un ghigno nel volto e con aria di sfida.

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