capitolo quindici: rivale

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Izuku's Pov

"Cosa?" Dissi con un tono più alto.

"Hai sentito bene...io...amo Shinso da molti anni più di te...sono stato accanto a lui nei suoi momenti migliori e peggiori...tu in confronto a me non sei nessuno" disse con un sorrisetto soddisfatto nel viso mentre io sentì una fitta al petto che mi fece dubitare dell'amore che fino a tre secondi fa Shinso mi confessava... "forse ha ragione...non sono nessuno in confronto a lui..." pensai mentre cercavo di calmarmi.

"È vero io non conosco Shinso ma stai di certo che se lui ti amava...non sceglieva me ma te...e tu non eri preoccupato così tanto da cercare di farmi perdere le speranze...hai altro da dire signor...Shoto?" Ribattetti guardandolo con sguardo di sfida.

"Si vedrà come non ti tradisce subito" mormora facendo un ghigno per poi allontanarsi e aspettare Shinso. Dopo un po' quest'ultimo tornò in soggiorno e porse i manoscritti al bicolore.

"Tieni Shoto" disse il ragazzo con i capelli viola mentre regalava al bicolore un sorriso a trentadue denti.

"Grazie sei sempre il migliore quando si tratta di consegne...ci vediamo" disse Shoto mentre continuava a sorridere "sembrano felici però insieme...no Izuku stai calmo sono solo migliori amici non fare il dubbioso e nemmeno il geloso Shinso è tuo!" Pensai mentre scossi la testa per tornare bella realtà.

"È stato un piacere conoscerti Izuku...trattalo bene ah!" Disse Shoto facendo un finto sorriso per poi girarsi di spalle da Shinso e mimare "per ora" davanti a me dopo questo andò via.

"Simpatico il tuo amico eh?" Dissi facendo un sorriso per poi dargli un bacio.

"Lui...è speciale per me...c'è stato sempre e non potevo non dire della nostra relazione a lui..." disse con un raro sorriso...uno che sprizzava felicità da tutti i pori. Non fui entusiasta di vedere quel sorriso, infatti incominciai a dubitare e dare ascolto a quelle parole irritanti dette da Shoto.

"Devo essere geloso amore?" Dissi ridacchiando cercando di essere il più scherzoso possibile ma nella mia testa i dubbi aumentavano sempre di più.

"Mai amore...mai essere geloso perché sei l'unico che guardo con questi occhi...sei l'unico che vorrei sentire tutto il giorno e l'unico che da quando mi sveglio la mattina è il mio pensiero...e l'ultimo prima di addormentarmi...e sei l'unico che mi ha visto con il cuore in mano...come adesso." Disse in modo serio per poi sorridere "il nostro amore tra colori secondari ricordi?" Aggiunse guardandomi negli occhi sorridendo.

"Le...tue parole...sono come frecce di cupido...mi fanno innamorare sempre di più" dissi sorridendo per poi stringerlo forte "cosa vuol dire proprio 'amore tra colori secondari'?" Aggiunsi curioso.

"Beh...guarda tu stesso" mormorò portandomi davanti ad uno specchio "il nostro amore...i colori secondari sono i nostri capelli...il verde è il tuo e il mio è il viola...l'accostamento è molto bello...ma la cosa più particolare è che veniamo da due mondi semi diversi...e ma siamo collegati come è collegato il viola con il verde...il blu è il loro collegamento ed io nostro è la scrittura.." disse accarezzando i miei capelli mentre guardava i miei occhi dallo specchio che era di fronte a noi.

"Amore...posso chiedere come hai fatto a completare quei manufatti? Eri rimasto indietro qualche settimana fa...ora sei velocissimo..." chiesi mentre mi stringevo a lui coinvolgendolo in un caloroso abbraccio.

"Ho...avuto una mano tutto qui" rispose con un dolcissimo sorriso.

"Amore lo sai che i manoscritti devono essere i tuoi, giusto?" Dissi un po' irritato pensando avesse imbrogliato "i manoscritti sono il TUO lavoro...quindi dovevi farli solo TU" aggiunsi ancora più arrabbiato.

"Amore ma che stai dicendo?" Mi chiese scoppiando a ridere.

"Ti faccio ridere ora?" Domandai un po' irritato mentre lo guardavo storto.

"Amore intendevo che...nella mia vita non ho mai avuto un punto di riferimento...ma ora...ce l'ho ed è molto più semplice di prima scrivere romanzi o manoscritti d'amore" disse in modo serio guardandomi negli occhi intensamente il che mi fece arrossire ben poco...ancora dopo quattro giorni di relazione arrossì a quelle parole e a quel guardarmi negli occhi come se stesse scrutando ogni millimetro della mia iride verde smeraldo.

"S-s-shinso..." balbettai imbarazzato mentre il mio viso diventò di una carnagione dal rosa pallido al rosso al rosso incandescente...sentì le mie guance andare a fuoco e non facevo altro che sentire il suo meraviglioso sguardo puntato su di me...per mia stupidità abbassai lo sguardo per non far vedere il rossore da lui provocato nel mio lentiginoso e delicato viso. Shinso con due dita alzò il mio mento e si avvicinava a me...io indietreggiai fino a sbattere su un muro, la situazione incominciò a farsi dura....non riuscì a capire...di tutta quella sensazione e quell'effetto essendo il suo ragazzo è normale che lui mi fissi, mi tocchi e mi dice cose carine...eppure mi sentivo sempre così infatti era da un ieri che non mi faceva questo stupido giochetto...mi guarda...io arrossisco lui mi mette contro il muro e ci baciamo tutto là. Questa volta fu diverso...molto diverso perché il suo sguardo non era da fidanzato voglioso delle mie labbra poco carnose...era più uno sguardo da predatore...neanche con quella notte di sesso mi guardò in quel modo...anzi sembrava più mamma chioccia fu delicato e molto dolce. Devo ammettere che al suo guardo degluttì ed incominciai a farmi piccolo e spostarmi da quel muro ma Shinso mise due mani contro il muro per bloccarmi il passaggio "che idiota! Sono solo un idiota...ora cosa vorrà? Rimproverarmi? Picchiarmi? Cosa vuoi Shinso? Perché quello sguardo? Mi fa paura e mi fa bruciare sempre di più queste odiose guance..." pensai mentre cercai di non guardarlo negli occhi anche se per un attimo vidi un sorrisetto sorrisfatto...la cosa non mi piaceva affatto perché rimaneva in silenzione mi guardava con quellp sguardo a mio parere da maniaco. "Parlami diamine...non spaventarmi ti prego...vuoi picchiarmi?" Continuai a pensare ma dalla mia bocca non usciva niente di quello che volevo chiedere...chiusi gli occhi e senti dei respiri nel mio collo molto caldi che mi fecero ansimare leggermente. Sentì qualcosa avvicinarsi al mio orecchio ma non volevo aprire gli occhi...mi metteva paura quello sguardo.

"Tu...sei il mio puppy...il mio cucciolo...mio, chiaro?" Sussurra nel mio orecchio facendomi venire mille brividi sulla schiena e riaprì gli occhi. Vidi uno sguardo un po' diverso...uno sguardo di lussurria per poi notare la tortura che si stava facendo al suo bellissimo labbro inferiore. Incominciai anch'io a morderminil labbro...tutto di lui era bello e tutto di lui mi eccitava ma sentì il bisogno di lasciarlo fare...stava torturando anche me questo è vero ma lui era quello che soffriva di più perché stava a pochi centimetri dal mio collo pronto a morderlo e a marchiarmi per poi leccarei marchi. Il suo respiro piano piano diventava più inteso...io richiusi gli occhi nel sentire una mano che mi toccava e stringeva leggermente i capelli.

"S-Shinso...ti desidero" confessai ansimando senza guardarlo.

"Puppy...guardami e dimmelo di nuovo" sussurrò Shinso con una voce ammaliante e così feci aprì gli occhi e lo guardai dritto nelle sue iridi viola.

"Shinso...io ti desidero alla follia" dissi convinto ansimando un po' dall'eccitazione che mi provocò il violetto.

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