Kiss in the rain☔

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(ero in una fase romantica con tanto di pioggia e mi sono detta perché no? Una bella sterek smielata-smut ci ho messo un bel po' e vi chiedo scusa :* , vi chiedo scusa per eventuali errori grammaticali, rip My dislessia
PS. Se volete vedere subito il bacio del video andate subito a 6 minuti e 10)





«Sono così dannatamente stufo Scott, non ce la faccio più, perché devo continuare a fingere che tutto questo mi deve andare bene, eh?»

Scott non sapeva come reagire, voleva tanto bene al tuo migliore amico, e lo voleva aiutare davvero.

«Allora digli la verità, però valuta i pro e i contro, perché ricorda meglio un momento di merda che il rimpianto di non averlo fatto, okay?
Vado da Kira, sta iniziando a fare brutto tempo sicuro che non vuoi un passaggio per ritornare a casa?»

«No, tranquillo, sai che mi piace stare solo ogni tanto, ti chiamo quando arrivo a casa davvero»
Scott annui, voleva davvero bene a suo fratello, e voleva solo i meglio per lui.

Una volta rimasto solo prese uno dei tanti quaderni che aveva nello zaino e prese a disegnare, prese le cuffie bluetooth impermeabili e le collegò al telefono e mise la sua playlist preferita, in momenti come quelli, quando era arrabbiato o non sapeva che fare, lo aiutavano a concentrarsi.

Era talmente assorto, che non si rese conto di chi aveva alle spalle.

Derek quel pomeriggio aveva deciso di allenarsi da solo di correre nella sua forma animale, ogni tanto doveva sfogarsi, e a lui piaceva così.
Correva, credeva di aver percorso tutta la radura quando sentì il lieve odore di Stiles.
Il ragazzino logorroico che aveva sempre attirato il suo lupo, ma che lui non condivideva appieno, per lui era fastidioso e iperattivo, o almeno così credeva all'inizio.
Poi era arrivato il nogitsune, i dottori del terrore e via discorrendo; e lì aveva capito, che anche se cercava di essere forte anche se dentro era fragile, l'unico umano nel branco di lupi, e si, si era fatto valere. Capiva come mai il suo lupo si sentiva attratto, e cedendo si ritrovò anche lui a provare qualcosa per quel ragazzino.

Arrivato dietro il castano sì ritrasformò in forma umana
(tutto nudo ehehe, beato a Stiles)
si avvicinò cautamente, e quello che vide rimase molto sorpreso.
Era lui, era fottutamente lui, che fossero gli occhi, o sguardo crucciato, lui quando allenava il branco, il disegno poi dei suoi occhi dal passare al verde e poi blù elettrico.
Si avvicinò all'orecchio del ragazzino

«Non sapevo fossi bravo a disegnare» e nell'esatto momento di quelle parole Stiles sobbalzò.
«Che diavolo ci fai qui? -mise in pausa la musica- Io vorrei stare da solo» disse freddamente.

Derek è sempre stato un tipo che non fa domande ne si interessa più di tanto agli stati sentimentali della gente, ma diciamo che se è qualcosa che riguarda il suo ragazzino beh la piega diventa interessante.
Si abbassò davanti al ragazzino e beh potete immaginare la faccia di Stiles nel vederlo nudo no?

«Nemeton! -si mise le mani davanti alla faccia- copriti, ma voi lupi un po' di senso del pudore lo avete?» disse tutto rosso fino alla punta dei capelli.
« Stiles, guardami -il castano lo accontentò- che è successo?» ed era stranamente dolce.

Sentiva che il cuore stava per uscirgli dal petto, ma era dannatamente stanco di quella situazione, voleva cambiare le cose, e se Derek non lo amava se ne sarebbe andato da BH.

Prese un respiro
«ti amo» e si alzò frenticamente, prese il suo zaino e mise dentro quaderno, astuccio e cuffie a casaccio.

Le prime gocce di pioggia presero a scendere, d'altronde Scott lo aveva avvisato, s'è nera fatto una ragione e poi la pioggia gli piaceva molto.

Iniziò da prima a camminare, poi a correre, la verità che gli avrebbe detto il lupo per lui sarebbe stato difficile.

Derek d'altra parte era rimasto fottutamente in shock.
Il ragazzino a cui pensava sempre e comunque, lo amava, ricambiava i suoi sentimenti.

Ma che diavolo stava facendo lì impalato a guardare mentre se ne andava via da lui?
Prese a correre, e lo raggiunse quasi subito
« Stiles, aspetta -il ragazzino si fermò, ma le prime lacrime presero a scendere mischiandosi con la pioggia-
Ti amo anch'io»
Gli si avvicinò mentre la pioggia continuava a scendere copiosa, gli prese la mando e lo fece voltare.

E le loro labbra si cercano subito in un bacio appassionato, finché non si staccarono per la ricerca di un po' di ossigeno.
Appena ripresero fiato, subito si legarono in un altro bacio, ma sta volta me dolce e più rude, Derek lo prese in braccio e il ragazzino legò subito le sue gambe ai fianchi del moro e gli mise le braccia dietro al collo.

Continuarono a baciarsi, Derek iniziò a camminare, tenendosi stretto a se Stiles, per cercare un posto più coperto per non fare bagnare più di tanto il suo compagno.
Trovò subito una caverna, entrando fece sdraiare delicatamente Stiles per terra e prese a spogliarlo, e a baciargli ogni lembo di pelle scoperto.
Il ragazzino era in piena estasi e Derek sentiva il suo odore estremamente eccitato che li fece ringhiare.

«Cazzo devo averti subito -riprendendo un po' di lucidità- mi puoi fermare in qualsiasi momento okay?»

Stiles era incredulo, fermarsi? Era assolutamente fuori questione, stava per fare l'amore con la persona che desiderava di più, e col cavolo che si sarebbe fermato.

Scosse frenticamente la testa in segno di negazione, e riprese a gemere per poi ritornare a baciarlo, la sua mano scese a prendere il cazzo di Derek e iniziare a muoverlo.
«Cristo Stiles tu mi vuoi morto» fini ringhiando.
Li fece voltare a pancia in giù e iniziò a strisciare il suo cazzo sulla fessura del ragazzino

«Derek.. ti prego» il moro ghignò.
«Ti prego cosa? Voglio sentirlo dire dalle tue belle labbra»

«Ti prego Derek, scopami» e nell'esatto momento il lupo lo penetrò.
Rimase fermo, aspettando un cenno dal ragazzino per dirgli che si era abituato, d'altronde era la sua prima volta.
Distratto dai propri pensieri vide Stiles muovere il culo andando in contro al suo cazzo, e se quello non era un invito ad andare più velocemente, Derek non se lo fece ripetere due volte.

Iniziò a scoparlo più veloce e rudemente, più c'erano gemiti, più aumentava le spinte.
Non era mai sazio e avrebbe voluto essere per sempre stato dentro di lui.

«Ti amo» vennero insieme gridando.





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