Waiting for dad //Sanctum// ~Bellarke fanfiction~

3

"Guardate qua" Murphy giocò con una radio tra le mani.
"Murphy mettila giù" Bellamy alzò gli occhi al cielo, gli sembrava di avere a che fare con un bambino.
Murphy non lo ascoltò e se la infilò in tasca, iniziando a camminare verso Emori.
"Penso che non ci abiti nessuno qui" Octavia stava osservando tutto e da quel che aveva notato, era tutto vuoto e disabitato.
"Mi sembra tenuto bene per essere un posto disabitato" Echo venne fulminata con lo sguardo da Octavia, dopo quindici anni non l'aveva ancora perdonata del tutto.
"Lo penso anch'io" Anche Bellamy dava ragione ad Echo, perfetto.
"Che cos'è?" Chiese Octavia avvicinandosi a Clarke,in un'altra stanza, che teneva in mano un libro.
"Mi serebbe piaciuto se Madi e Lexa fossero andate a scuola" Sorrise alzando il libro e Octavia annuì.
"Belle le figure" Murphy spuntò da dietro e sorrise guardando il libro.
"È un libro per bambini" Precisò Clarke alzandolo leggermente.
"Sei sicura? Non mi sembra tanto una favola" Octavia girò la pagina e continuò a leggere il libro, il quale parlava di un sole rosso e che bisognava scappare.
"Cosa?" Anche Bellamy arrivò, sentendoli parlare così tanto.
"Niente è solo un libro" Murphy se ne andò e anche Octavia.
"Forse potremmo svegliare quelli nella nave e farli venire?" Bellamy sperava che Clarke gli dicesse di sì, in questi modo sarebbero potuti venire tutti jn quel pianeta.
"Forse" Bellamy sorrise e seguì Murphy per evitare che facesse guai.
Clarke guardò ancora il libro e non poté fare altro di pensare a un ricordo avvenuto oltre un secolo fa.

8 anni dopo il Praimfaya
"Dai! Oggi non ho voglia di fare allenamento!" Lexa si girò dall'altra parte del letto, nonostante fosse sveglissima, non aveva voglia di andarsi a vestire.
"Lexa alzati, Madi è già fuori" Clarke si sedette sul letto e cercò di tirarla su.
"No! Oggi pausa" Non si sarebbe mai alzata, si era impuntata.
"Va bene, oggi solo Mads si allenerà" Lexa sorrise soddisfatta e mise la sua faccia contro il cuscino.
"Peccato però, alla fine dell'allenamento volevo portarvi a fare un bagno al fiume" Clarke si alzò e si diresse verso la porta di uscita della stanza.
"Vorrà dire che verrà solo Madi" Lexa a quelle parole, si alzò di scatto e Clarke cercò di trattenersi con tutta se stessa per non fare un sorriso.
"Aspetta" Clarke si fermò sulla soglia e guardò Lexa aspettando che continuasse.
"Hai cambiato idea?" Chiese alzando un sopracciglio e Lexa ci pensò un attimo.
"No niente" Era troppo orgogliosa per darla vinta a Clarke, che alzò le spalle e uscì dalla stanza.
"Scherzavo! Arrivo!" Lexa urlò per farsi sentire e corse i bagno a vestirsi.
Quando finalmente avevano finito di allenarsi, si sedettero sotto un albero per riprendere fiato.
"Quindi ora possiamo andare al fiume?" Chiese Madi con un sorriso a trentadue denti.
"Va bene" Lexa che aveva fatto la faccia da cucciolo, ora l'aveva fatta tornare normale.
"A me sull'arca non davano dei premi per andare a scuola però" Scherzò Clarke alzandosi da terra.
"Be' ma era più divertente" Lexa inziò a camminare verso il fiume seguita dalla sorella.
"Questo lo dici tu" Clarke ripensò a tutte le ore passate studiando matematica, storia o fisica.
"Almeno vedevi altre persone" Madi storse la testa per far capire che aveva ragione.
Clarke si fermò, in effetti quello era uno dei lati migliori della scuola, forse l'unico.
Se Madi e Lexa avessero avuto degli amici con cui allenarsi, probabilmente sarebbero felici di farlo.
"Ma ero chiusa nello spazio" Clarke non sapeva più nemmeno lei come avesse fatto a resistere lassù per così tanto tempo.
"Come ora papà" Disse Lexa alzando gli occhi al cielo.
"Già... come papà" Clarke alzò anche lei instintivamente gli occhi al cielo e pensò che magari Bellamy, in quel momento, stava guardando il basso pensando a lei. Anzi no, sicuramente la credeva morta.

"Clarke!" L'urlo di Bellamy la fece distogliere dai suoi pensieri e posò il libro su un tavolo, per poi lanciarsi all'uscita della casa.
"Vieni sbrigati!" Le gridò Bellamy quando la vide fuori.
Teneva Murphy da dietro la schiena, gli stringeva le mani, mentre lui si dimenava per riuscire a liberarsi, non sembrava in lui.
"Che succede?" Chiese Clarke correndogli incontro per aiutarlo.
"Non lo so! Ha iniziato a voler ferire noi tutti" Bellamy strinse i denti cercando di non lasciarlo scappare.
"Portalo dentro! Ho visto delle manette attaccate al muro!" Clarke mise le sue mani vicino a quelle di Bellamy, per aumentare la forza per trattenere Murphy e insieme entrarono in una delle case.
"Lì!" Clarke li portò vicino ad una parete completamente vuota, con solo delle catene e delle manette attaccate.
Lei e Bellamy ci legarono Murphy e si allontanarono di qualche metro per evitare di essere feriti.
"Vado a chiamare gli altri" Clarke annuì, mentre Bellamy iniziò a correre verso gli altri ragazzi.
Clarke stava osservando Murphy che si dimenava, quando le venne in mente il libro. Se non ricordava male parlava di persone che diventano pericolose e aggressive.
Lo aprì e visto che la storia era corta iniziò a leggerla velocemente.
"Cosa succede?" Emori entrò di corsa nella stanza, proprio nell'istante in cui Clarke finì di leggere.
Dopo di lei entrarono tutti gli altri.
"Ancora con quel libro?" Bellamy le si avvicinò e posò lo sguardo sul libro che teneva tra le mani.
"No- cioè sì... non è una favola, ma una storia vera, leggete!" Clarke gli porse il libro e gli altri si avvicinarono a Bellamy per poterlo leggere.
"Quindi quando il sole diventa rosso, bisogna scappare?" Chiese Octavia appena ebbe finito di leggere quella parte di storia che ne parlava.
"Si, contiene una tossina, può provocare anche visioni" Clarke girò alcune pagine per fargliele leggere.
"Ma non c'è niente che possiamo fare?" Echo stava aiutando Emori a cercare di tranquillizzare Murphy.
"Non credo" Clarke si avvicinò ad una libreria e iniziò a cercare altri libri sull'argomento.
"Provate a cercare anche voi qualcosa di utile in giro" Gli altri annuirono e si misero a cercare, anche con non poca fretta.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto💓

uli