Era ora di pranzo e da quel che le aveva detto suo padre, ora Josephine sarebbe dovuta andare a mangiare con gli amici di Clarke, che mangiavano in salone.
"Clarke" Vide quella che doveva essere Raven, chiamarla da un tavolo dove c'erano già seduti tutti.
Josephine si avvicinò e capì che si sarebbe dovuta sedere tra Bellamy e Madi e così fece.
"Lexa, Madi, cosa mi dovevate dire? Sapevo che mi stavate cercando" Josephine si ricordò di quando Bellamy glielo aveva detto in corridoio.
"Possiamo andare a scuola? Lo sappiamo che ieri avevi detto-" Iniziò a parlare Lexa, ma venne interrotta prima di riuscire a finire.
"Si, perché no" Madi e Lexa spalancarono gli occhi appena sentirono quello che, la persona che pensavano fosse Clarke, diceva.
"Clarke, ma ieri avevi detto di no" Bellamy le ricordò.
"Posso cambiare idea" Josephine sorrise a Bellamy.
"Perfetto, allora noi andiamo!" Madi si alzò velocemente da tavola e se ne andò, con dietro Lexa.
Appena finirono di mangiare, rimasero un altro po' di tempo a parlare seduti.
"Quindi ci possiamo fidare di queste persone?" Chiese Octavia rivolta a Clarke e a Bellamy.
"Non lo so, non mi convincono tanto" Bellamy si guardò intorno per verificare che nessuno li ascoltasse.
"Si. Cioè... secondo me si" Josephine sorrise, doveva fingere bene, altrimenti rischiava di essere scoperta.
"Io starei un altro po' in guardia" Echo non si fidava mai subito delle persone.
"Si lo penso anch'io, anche perché andarcene da questo posto non sarebbe male. Intendo che sembra di stare in un castello delle favole!" A Murphy tutto ciò gli faceva rivoltare lo stomaco.
"A me sembra carino tutto questo, sei tu che non apprezzi le cose John" Appena finì di parlare, tutti fissarono Josephine come se fosse un mostro.
"Che cosa c'è? Perché mi guardate tutti?" Si domandò il perché di quella risposta.
"Tu non mi hai mai chiamato John" Murphy si riprese dallo shock di essere chiamato in quel modo da Clarke.
"Be' c'è sempre una prina volta" Josephine si alzò dalla sedia e uscì fuori in giardino. Stava facendo troppi passi falsi e rischiava di mandare all'aria tutto.
Vide Lexa e Madi che passavano di lì e decise di andargli incontro. Erano delle ragazzine, anche se avesse fatto qualcosa di sbagliato, non se ne sarebbero accorte e magari poteva scoprire nuove cose che l'avrebbero fatta somigliare a Clarke.
"Voi due non dovreste essere a scuola?" La scuola a quell'ora era aperta, avevano chiesto di andarci e ora potevano farlo.
"Andiamo domani" Sorrise Madi e si girò per guardare la scuola.
"Ah mamma, ti cercava la nonna aveva detto che dovevi compilare dei moduli sul wonkru, che dicono che stiamo bene ecc... Te li ha lasciati sulla tua scrivania" Lexa si ricordò in quel momento di quello che Abby le aveva detto.
"Va bene, vado a compilarli subito allora, volete venire?" Madi e Lexa alzarono le spalle e la seguirono, tanto non avevano proprio idea di cosa fare.
Entrarono nel palazzo e salirono le scale, per raggiungere la camera da letto di Clarke e Bellamy.
Josephine prese uno dei moduli e iniziò a cercare di compilarlo.
"Quante sono le persone del wonkru? Ho un vuoto di memoria" Si inventò per trovare una scusa.
"Tipo quattrocento, ma non ne sono sicura" Lexa non lo sapeva con certezza, ma comunque Josephine annuì e lo scrisse.
"Da quando scrivi con la mano destra?" Madi osservò che Clarke stava scrivendo con la mano sbagliata.
"Ah giusto" Josephine si passò la penna nell'altra mano e provò a scrivere.
"Today yu laik strange" (Oggi sei strana) Lexa aveva un dubbio, era folle, ma per eliminarlo doveva provare un secondo a parlare in trigedasleng.
"Ma no" Josephine era rimasta immobile, avevano una loro lingua? Per fortuna era simile all'inglese e riuscì a capire la parola "oggi" e la parola "strana" quindi capì che doveva rispondere di no.
"Ba gon school can ai say bilaik ai laik a natblida?" (Ma a scuola posso dire di essere una natblida?) Chiese Madi, dato che avevano incominciato a parlare la lingua dei terrestri, perché non continuare a farlo.
Clarke aveva insegnato il trigedasleng che aveva imparato a Polis, a Lexa e a Madi quando erano piccole e ora lo sapevano parlare bene.
"Si, vi ho già detto che a scuola potete andarci" Josephine questa volta aveva capito solo la parola "scuola".
"Leksa, why mum doesn't understand disha linguage?" (Lexa, perché la mamma non capisce questa lingua?) Madi sussurrò all'orecchio di Lexa, dato che la frase la poteva capire anche uno che non conosceva il trigedasleng.
"Si nou know, ai think em isn't mum" (Non lo so, penso che lei non sia la mamma) Lexa ne era sempre più convinta e non capiva come questo fosse possibile.
"Possiamo parlare normale per favore?" Josephine si era stufata di non capire niente di quello che dicevano.
"Tu avevi detto che io e Lexa ci toglievamo pochi minuti quando siamo nate, ma chi è nata prima?" Madi la stava mettendo alla prova, se fosse stata la vera Clarke, avrebbe saputo che Madi l'aveva trovata e che era più grande di Lexa di pochi mesi.
"Non mi ricordo... penso Lexa" Lexa spalancò gli occhi e guardò Madi, che fece lo stesso. Chi cavolo era quella persona nel corpo di Clarke?!
"Tu ci avevi anche detto che tu e papà vi siete messi insieme quando eravate piccoli... avevate tredici o quattordici anni?" Lexa provò a cambiare domanda, magari Clarke era solo confusa, non lo sapeva nemmeno lei.
"Devo compilare i moduli, basta con le domande" Josephine si stava impegnando tanto a scrivere con la mano sinistra.
"Ti prego rispondici" Madi si mise a fare gli occhioni da cucciolo e si posizionò davanti a quella che dovrebbe essere Clarke.
"Penso tredici, ora non mi viene in mente, è passato molto tempo" Basta. Ormai era certo. Quella non era assolutamente Clarke. Lei e Bellamy si erano incontrati per la prima volta sull'arca quando avevano diciassette e ventuno anni.
"Chi sei?" Lexa guardò negli occhi la persona che aveva davanti.Alloraaa... le scritte in trigedasleng le ho fatte con un traduttore, ma non so quanto sia giusto ahah e spero che questo capitolo vi sia piaciuto 💓
uli
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Waiting for dad //Sanctum// ~Bellarke fanfiction~
FanfictionSequel di "Waiting for dad" ~completa~ Clarke e Bellamy si risvegliano dopo 125 anni e oltre ad aver perso i loro amici, scoprono che la terra non è tornata abitabile e che dovranno andare su un nuovo pianeta o meglio, su una nuova luna. Il pianet...