Wooyoung.
Mai fare scommesse con Choi San.
Ricordatelo, Wooyoung.«Che gusto vuoi?» chiesi, cercando qualche monetina nelle tasche del pantalone. Avevo sprecato tutti i soldi alle macchinette dell'ospedale e ora ne avevo solo per un cono.
«Mhh cioccolato e...pistacchio!» sorrise San, indicando i gusti di gelato sul tabellone. Mi sentivo come un padre che deve comprare il gelato al figlio.
«Okay, va a sederti ad un tavolo, qui c'è la fila.» gli dissi guardando la fila di persone davanti a me.
«Va bene, e fai mettere la cioccolata alla fine del cono, mi raccomando!» annuii, sussurrando un "sì,sì..." distratto.
Contavo i soldi che avevo in mano, nella speranza che si duplicassero da soli per poter prendere un gelato anche per me, ma ovviamente non fu così.La fila andava avanti piano, avanti a me c'erano ancora cinque persone. Sbuffai annoiato, volendo andare a sedermi al tavolo con San.
Mi voltai e trovai il ragazzo seduto da solo in un tavolo in fondo al bar.
Stava guardando il cellulare, ogni tanto digitava qualcosa e sorrideva anche. Mi chiedevo cosa stesse facendo, o con chi stesse parlando.Ero rimasto a fissarlo così a lungo che non avevo notato che la fila davanti a me era sparita e, anzi, un tipo mi stava passando avanti.
«Ehm...scusa, è il mio turno.» mi schiarii la gola per parlare e attirai subito la sua attenzione. Il tizio, più alto e grosso di me, si era voltato, e ora mi stava guardando dall'alto in basso.
«Oh scusa, principessina! È che non ti avevo visto da quassù.» terminò con una grandissima risata, tornando ad ordinare, mentre io lo guardavo ancora incazzato, anche più di prima.
Ma chi si credeva di essere? Capitano tutti a me gli sbruffoni?!
Lo lasciai fare, pianificando già la mia vendetta.
Infatti, non appena il tipo prese in mano il cono gelato e fece per andarsene, non risparmiandosi dal mandarmi un'occhiata da maniaco pervertito con tanto di occhiolino, gli feci lo sgambetto.
Lui quasi cadde di faccia a terra, ritrovandosi col gelato in faccia.
Io feci finta di niente, ovviamente.
Io sono un angioletto.«Ti ho visto, stronzetto!» si rivolse a me, con la faccia rossa di rabbia, mentre io avevo un sorrisetto strafottente sul viso.
«Chi? Io?» continuai a prenderlo in giro, mi divertivo troppo.
Ma dovevo calcolare meglio la mia vendetta, perché anche lui sembrava un tipo vendicativo. Infatti mi prese dal colletto della maglietta, avvicinando la sua orribile faccia alla mia.
«Ew amico, ti serve una mentina...» feci una faccia disgustata e come previsto si arrabbiò ancora di più. Era pronto a tirarmi un pugno, ed io chiusi gli occhi, voltando la testa.
«Cosa credi di fare?» una terza voce mi fece aprire gli occhi. Era quella di San, che aveva fermato il braccio del tipo a mezz'aria.
I miei occhi si illuminarono. L'espressione di San era seria, stava fulminando solo con lo sguardo quel tipo. Fossi in lui scapperei da uno sguardo così.
«È arrivata la guardia del corpo?!» sbraitò l'antipatico.
Nel frattempo i proprietari della gelateria erano arrivati, minacciando di chiamare la polizia, quindi il tipo mi lasciò stare, uscendo dalla porta.I proprietari si scusarono con noi per quanto accaduto, poi io ordinai finalmente il gelato per San, che era rimasto con me, chiedendomi se mi avesse fatto male.
![](https://img.wattpad.com/cover/249933736-288-k839370.jpg)