6.

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San.

Aprii gli occhi, e tutto ciò che ricordavo fosse avvenuto prima che li chiudessi, per non so quanto tempo, era fuoco.

Sbattei le palpebre un paio di volte, prima di abituarmi alla luce del sole che filtrava dalla finestra.
Dove mi trovavo?

«Si è svegliato!» erano le parole che sentii, e non appena voltai di poco lo sguardo, mi ritrovai il volto di Seonghwa molto vicino al mio.

«San! Come ti senti?» mi chiese, con ansia nella voce, mentre io cercavo di ricordare cosa fosse successo.

«Cos'è successo?»

«Sono passati cinque anni, San...» a quelle parole i miei occhi si spalancarono, provocandomi maggior dolore alla testa, che in quel momento sembrava stesse per esplodere.

«Co-» mi strozzai con la saliva e tossii, ma Seonghwa non mi diede il tempo di pormi domande.

«Thanos è stato sconfitto, siete tornati tutti!» disse con voce euforica, ed io per poco non ci credetti.
Seonghwa scoppiò in una fragorosa risata, mentre io roteavo gli occhi, sbuffando.

«Mi hai fatto prendere un colpo, scemo!» cercavo di fare il serio, ma alla fine mi ritrovai anch'io a ridere.

«Aspettava che ti svegliassi solo per poter dire questo.» sentii una seconda voce ridacchiare, che in un primo momento non riconobbi, poi mi accorsi essere quella del ragazzo dai capelli blu, Hongjoong.

«Hongjoong...» sussurrai, come a confermare i miei pensieri, e lui annuì.

«Allora ti ricordi di noi!» disse ancora, in modo sarcastico.

«Come ti senti, San? Hai inalato tanto fumo, e le ustioni erano abbastanza gravi quando sei arrivato qui...» Seonghwa parlò con voce preoccupata, con me si comportava sempre da mamma.

«Mi fa male tutto, ma sto bene, Hwa, non preoccuparti.» effettivamente non riuscivo a muovere un muscolo, solo adesso stavo notando le varie fasciature su braccia e gambe. Sollevai la mano che ricordavo di essermi ustionato, e la garza era sporca di sangue.

«Non preoccuparti??? Hai idea dell'infarto che hai fatto prendere a tutti?!» sbraitò Seonghwa, come pensavo.

«Come sta il bambino? È in ospedale anche lui?» chiesi preoccupato. Avevo cercato di proteggerlo dalle fiamme in tutti i modi, ma vedendo le ustioni che mi ero procurato, avevo paura che si fosse fatto male anche lui.

«Ehm...ci sono parecchie persone che vorrebbero vederti, Sannie. Noi usciamo, ci vediamo dopo.» disse in fretta Seonghwa, trascinando Hongjoong fuori dalla stanza in cui ero ricoverato.

Chissà perché quei due erano insieme...

I miei pensieri vennero fermati sul nascere, a causa del bussare alla porta, che si apre rivelando la figura di mio padre, sorridente.

«Finalmente ti sei svegliato, dormiglione!» vedendo il suo sorriso, sorrisi anch'io.
Non avevo ancora pensato alla sua reazione, ma non sembra essere cattiva.

«Ciao, papà.» lo saluto, cercando di mettermi a sedere da solo, ma fallendo miseramente. La forza nelle mie braccia sembra essere scomparsa. Mio padre mi raggiunse e mi aiutò, sostenendomi.

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