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Passò qualche giorno e i rapporti tra Hyejin e Jungkook si freddarono inevitabilmente: per quanto lui provasse a fare un passo avanti, la ragazza ne faceva due indietro a causa dell'insicurezza che l'aveva travolta

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Passò qualche giorno e i rapporti tra Hyejin e Jungkook si freddarono inevitabilmente: per quanto lui provasse a fare un passo avanti, la ragazza ne faceva due indietro a causa dell'insicurezza che l'aveva travolta.
Non le piaceva per niente ignorarlo, ma allo stesso tempo non poteva sotterrare quel briciolo di dignità che le era rimasto.

Più volte si era chiesta se avesse fatto bene a lasciare andare Jihoon e se fosse stato giusto rischiare tutto per stare con Jungkook, ma dato il risultato finale, la risposta apparve chiara.
Aveva rischiato e aveva perso la scommessa.

Non riusciva più a fidarsi del giovane nonostante i suoi sentimenti fossero sinceri e il non poterli manifestare si rivelò un'immensa tortura.
Aveva erroneamente programmato tutto quello che sarebbe successo una volta confessatasi a Jungkook.

"Glielo dico.

Ci baciamo.

Facciamo l'amore.

Stiamo insieme."

Più volte ci pensava e più volte sentiva il bisogno di prendere a pugni qualcosa per sfogare la sua rabbia e delusione.
Jungkook, invece, si sentiva completamente frustrato: non poter sentire Hyejin accanto a sé come tempo prima lo mandò in crisi, lo fece sentire come un pesce fuor d'acqua.

Nonostante avesse provato ad instaurare un semplice rapporto con lei, era consapevole che non fosse la stessa cosa: Hyejin gli rispondeva sempre con tono distaccato e cercava di far morire ogni conversazione il prima possibile.

Era difficile per lei fare finta di nulla dopo tutto quello che era successo e il ragazzo non poteva permettersi di contraddirla dato che comprendeva benissimo il suo comportamento: si stava difendendo e Jungkook sapeva che sarebbe dovuto passare del tempo per ottenere il suo perdono.

Sempre se il perdono rientrasse tra le virtù di Hyejin.

Quel giorno tutta l'azienda era in continuo movimento: il signor Zhao e i suoi collaboratori sarebbero arrivati a momenti e tutti dovevano essere pronti a riceverlo nel migliore dei modi.
Era chiaro che volessero dare una perfetta impressione dato che si trattava di un affare importante: se fossero riusciti a tenersi stretti il signor Zhao e la sua azienda, i profitti della JTC sarebbero schizzati alle stelle.

«Dov'è Hyejin?» domandò Jungkook mentre entrava nell'ufficio del padre

«È la tua segretaria, se non lo sai tu chi altro dovrebbe?» domandò il signor Jeon mentre cercava di ordinare la stanza per accogliere l'uomo

«Non c'era nel suo ufficio, quindi pensavo che fosse venuta direttamente qui.» rispose Jungkook, avvicinandosi al padre «Provo a chiamarla.»

Non appena tirò fuori il telefono per digitare il numero, Hyejin apparve sulla porta.

«M-Mi scusi signor Jeon.» sussurrò, premendo una mano sul petto a causa del respiro affaticato «E-Ero andata un attimo...non importa. Il signor Zhao è arrivato?» chiese, guardandosi intorno

✯𝗦ᴇᴄʀᴇᴛᴀʀʏ [Jeon Jungkook]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora