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Il giorno seguente, Hyejin provò un bel po' di paura nel tornare in ufficio dopo ciò che era successo con Jungkook

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Il giorno seguente, Hyejin provò un bel po' di paura nel tornare in ufficio dopo ciò che era successo con Jungkook.
Era praticamente scappata da lui, dai suoi sentimenti e da ogni altro tipo di responsabilità.
Più volte si era posta la stessa domanda per trovare una risposta che coincidesse con il suo pensiero, ma non ci riusciva mai.

"Se Liang non ci avesse interrotti, lo avrei fermato lo stesso?"

Prima rispondeva in maniera negativa, quindi che sarebbe andata fino in fondo, ma in un secondo momento ci ripensava e cambiava subito idea.
Non riusciva a mantenere un'unica opinione al riguardo perché lei stessa non sapeva più cosa fare.
Quando arrivò in azienda, si diresse subito da Chaerin, quasi come per farsi dare del conforto prima di andare al patibolo.

«Buongiorno signora.» sussurrò, fingendo un sorriso

«Hyejin ti avverto da subito che Jungkook è intrattabile questa mattina.» disse la donna, sospirando

«Lo immaginavo.» ribatté la ragazza a bassa voce, non facendosi sentire «Ha chiesto di me?»

«No.»

"Immaginavo anche questo."

Dopo essersi inchinata, si diresse verso il suo ufficio.
Cercò di fare il minimo rumore possibile perché voleva evitare che il ragazzo si accorgesse della sua presenza: era immaturo da parte sua comportarsi in quel modo, ma aveva bisogno di tempo per capire come comportarsi e come gestire la situazione.

Era come se avesse giocato con i suoi sentimenti quando in realtà non era affatto vero.
Aveva fatto del suo meglio per impedirgli di avvicinarsi ancora, ma poi era stata costretta a cedere perché il suo corpo si era rifiutato di stare ancora lontano da Jungkook.
Più Hyejin ripensava ad ogni singola scena della serata precedente, più sentiva lo stomaco contorcersi dato che poteva ancora avvertire le stesse sensazioni.

Jungkook, d'altro canto, si era rinchiuso nel suo ufficio e non aveva alcun voglia di vedere nessuno, nemmeno suo padre.
Sotto i suoi occhi c'erano delle occhiaie difficili da nascondere, segno che quella notte non fosse riuscito a dormire.
Non aveva fatto altro che pensare a Hyejin tutto il tempo e a maledire la situazione che si era creata.

Non sapeva se fosse arrivata in ufficio e nemmeno gli importava.
Era talmente assorto nei suoi pensieri che non sentì nemmeno la porta aprirsi: era proprio Hyejin e teneva in mano un bicchiere di caffè macchiato fumante.

Era riuscita a raccogliere del coraggio per presentarsi a lui e chiarire ancora una volta.
Solo dopo qualche secondo Jungkook si accorse della sua presenza e le concesse la sua attenzione.

«Sei riuscita ad arrivare finalmente.» commentò lui con tono polemico

Hyejin sospirò e si avvicinò alla sua scrivania per appoggiarci il bicchiere.

✯𝗦ᴇᴄʀᴇᴛᴀʀʏ [Jeon Jungkook]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora