Nella testa di Niccolò

Nessuno

Era crollato tutto.
Ogni speranza , sogno o vaga illusione.
Tutto sparito.
Ogni cosa si era frantumata al suolo nel sentire quelle parole e nel comprendere che lui non sarebbe mai stato mio.

Era iniziato tutto come una normalissima giornata scolastica.
La sveglia era suonata al solito orario , mi ero alzato , preparato , preso le mie medicine e col mio amato autobus ero arrivato a scuola leggermente in ritardo.
Per colpa del ritardo il professore mi fece aspettare un'ora fuori , e nell'andare a prendere un caffè ero passato davanti la classe di Martino .
Naturalmente la porta era chiusa , sospirai e mi godetti il mio schifoso caffè acquoso mentre rileggevo i messaggi che mi aveva mandato nei giorni scorsi.
Mi aveva cercato così tanto..
E se cerchi qualcuno è perché ti manca e lo pensi no?
Da alcuni messaggi percepivo che si fosse preoccupato per me.
Se solo ci fosse stata un'altra soluzione, non sarei mai andato via da lui..
Non dopo gli attimi e momenti che avevamo condiviso.
Momenti così speciali , così indimenticabili ..
Era stato brutto , orribile,  tornare in quella camera e vedere il letto sistemato con le lenzuola pulite e lui assente.
L'unica cosa che conservava ancora il suo odore era la maglietta e i pantaloncini che aveva indossato , e la notte li tenevo stretti a me per essere sommerso dal suo profumo.
Ma non era lo stesso  , perché quando aprivo gli occhi , lui non c'era.
Non potevo toccare i suoi piedi con i miei , respirare e baciare le sue labbra , o sentirmi stringere tra quelle braccia.
Stringevo quei vestiti , ma era come stringere un fantasma.
Una parte di lui era con me , ma non del tutto.
E Dio quanto avevo voglia che fosse lì.
Sapevo per certo che oggi avrebbe avuto ginnastica e dato che di solito non partecipava molto forse sarebbe potuto scappare per venire da me.
Mi feci coraggio e gli mandai un messaggio:

- Ti aspetto alle 11.30 nei bagni del terzo piano <3

Non ricevetti risposta .
Durante le ore delle varie lezioni non feci altro che sentirmi agitato e guardare quel cellulare del cavolo su cui non compariva mai il suo nome .
Alle 11 l'ansia iniziò ad aumentare , cercavo di distrarmi ascoltando la professoressa ma alle 11.20 mi alzai e chiesi il permesso per andare in bagno .
Non resistevo , mi sentivo avvolto dal panico.
Corsi subito al bagno sperando di trovarlo in anticipo , ma non c'era.
Ne approfittai per lavarmi il viso con l'acqua fredda  per recuperare un colorito meno pallido e provai a riflettere sul discorso che avrei dovuto fargli : " Ho lasciato Maddalena , scusa per essere scomparso , vuoi stare con me ?"
Ero un idiota .
Si mi sentivo un totale completo idiota.
Così dannatamente insicuro , mi guardai intorno , e poi dove andavo a confessare i miei sentimenti ? Naturalmente nel cesso!
Sono proprio un genio del romanticismo.
Il primo bacio quasi dato vicino ai secchi della spazzatura e ora propostona vicino ai cessi.
Appunto per il futuro : trovare posti più romantici per stare con Martino.
Si fecero le 11.30 e di lui neanche l'ombra.
Bene .
Mi odiava  , non voleva più vedermi , probabilmente faceva bene ..
Stavo pensando a mille cose quando sentì dei passi e mi voltai . Eccolo!
Aveva le scarpe da ginnastica , dei pantaloncini grigi e una maglietta blu .
Cercai di sorridergli mentre si avvicinava ma lui sembrava di nuovo rinchiuso a riccio , serio , forse arrabbiato o peggio ..deluso.
Deluso da me.
Ma devo provare , si devo tentare.
Forza Nicco . Parla.
《 Ciao 》 sussurra mentre si metteva affianco a me e subito misi una mano sulla sua spalla  per cercare un contatto ma lui nemmeno mi guardava.
Come faccio a parlargli e dirgli tutto se non mi prestava attenzione ?
Sentendo il mio sguardo ancora su di lui si voltò e nonostante lui continuasse ad essere così serio , sorrisi cercando di smuoverlo un po
《Ti ho scritto un po di messaggi in questi giorni 》 .
Iniziare con un "come stai?" Era poco originale vero ?
Non potevo certo raccontargli subito tutto il casino che avevo dovuto affrontare con i miei genitori e con Maddalena.
《 Ho risposto 》
《 Ma quando?》
《Ti ho dato appuntamento qua . Non è il posto più romantico che tu abbia mai visto ? 》provai a buttarla sul ridere ma da lui ottennì solo altro silenzio.
Nicco stai sbagliando tutto
Tra poco ti manderà a quel paese e farà benissimo .
Sospirai , va bene , diciamolo subito 《 Domenica ho detto a Maddalena di te 》
Si girò a guardarmi ,  finalmente!
《 Abbiamo deciso di prenderci una pausa 》 lo guardai in attesa.
Aspettavo una reazione , un sorriso , un bacio , qualunque cosa e invece cosa ottenni ?
Un "mi dispiace ".
Il mio cervello andò nel panico , che intendeva con quel mi dispiace? Non voleva più saperne di me ?
Magari aveva capito che non mi voleva più...
E io avevo lasciato Maddalena e litigato con tutti per lui...
《 Ti dispiace?》
《 Si , mi sento un po responsabile di questa cosa 》.
Ok colpo al cuore forse superato , si sentiva in colpa ciò non significava che non era più interessato a me , no?
Sorrisi e mi avvicinai 《 Guarda che a me non dispiace 》
《Ah no ? 》
Ed eccolo finalmente quel bel sorriso timido che amavo.
Accarezzai i suoi capelli così belli e morbidi e guardandolo negli occhi sussurrai 《 Io ho voglia di stare con te. Non hai voglia di stare con me ? 》
Lui sorrise timidamente con le guance leggermente rosee 《 Non lo so , penso di sì 》
《 Perché non lo sai ? 》lui sorrise e poi torna serio e mi guardò facendomi capire. Il coming out , una delle cose più difficili da affrontare.
《 I tuoi che direbbero?》
Avevo paura della risposta , dopo ciò che era avvenuto con Luai e la sua famiglia volevo essere certo che non ci sarebbero state conseguenze gravi .
Non credo avrei sopportato un'altra situazione del genere.
《 Non penso sia un problema per loro 》
Ok ora ero confuso , se pensava che la prendessero bene perché non parlarne ?
《 Sicuro ? 》
《 Mio padre se ne è andato di casa , sta con un'altra donna con un figlio più piccolo . Non gli frega tanto di quello che faccio 》.
Ok il padre non era un gran esempio , speravo almeno nella madre , che almeno lei fosse presente per lui , ma invece rimasi di sasso alle sue parole ...