Vi prometto che dopo questo avrete il loro pomeriggio insieme ❤ ma andava approfondito un po il rapporto con Maddalena .
Sarà un po lungo il capitolo , aspetto i vostri commenti sperando che vi piaccia ❤《Colino ! Mi ascolti?》
《Eh? Cosa c'è?》
《Ti sto parlando delle lezioni in università! Ma tu non mi ascolti!》.
Sbuffai , che giornata di merda .
Maddalena si era presentata a casa mentre studiavo perché " Colino è tanto che non stiamo un po insieme ".
E naturalmente essendo la mia ragazza non avevo trovato un motivo valido per cacciarla di casa.
E da mezz'ora non faceva che parlare e parlare.
《Maddi te lo dico ogni volta , ma non mi ascolti ! Non m'importa nulla dei tuoi stupidi compagni di corso!》
《I miei compagni di corso faranno parte delle tue nuove amicizie , soprattutto quando entrerai in Università, sperando che non ti fai bocciare di nuovo 》
《Ma chi ti dice che vorrò venire alla sapienza? E soprattutto chi ti dice che voglio una stupida laurea?》
《Nicco! Non ricominciamo! Che futuro potresti mai avere senza una laurea? Sei già indietro di un anno per colpa dei tuoi casini con quel mussulmano!》.
Ecco , lo sapevo.
Ogni volta che entravamo nel discorso bocciatura, ecco che doveva mettere in mezzo Luai.
Lo ammetto dopo la sua partenza , avevo letteralmente perso la testa .
Era uno dei miei migliori amici , l'unico con cui potessi parlare senza che mi facesse sentire un maledetto sbaglio della natura.
Fu impossibile non prendersi una cotta per lui .
La mia prima cotta per una persona del mio stesso sesso, il mio primo bacio omosessuale..
E forse se non esisterebbero queste stupide religioni , ora lui forse non sarebbe il mio ragazzo , ma sarebbe ancora qui ad essere mio amico.
Avevo provato a studiare il corano , l'arabo, volevo solo essere apprezzato dalla sua famiglia ..
E se qualcuno non ci avesse visto baciarci e avesse detto tutto alla famiglia .. le cose sarebbero diverse.
Lo portarono via dal l'Italia riportandolo nel loro paese d'origine e da allora era scomparso.
Non lo avevo più rivisto e avevo passato mesi a sentirmi in colpa per averlo baciato, per non aver fatto attenzione, perfino di esistere e di non essere un ragazzo "normale" .
Mesi a pensare di essere un disastro completo .
Disturbato e omosessuale.
Avevo provato più volte a farlo capire a Maddalena che ero attratto dai ragazzi , ma lei liquidava qursto mio interesse come una delle tante manipolazioni della mia mente.
Me lo ha ripetuto così tante volte, che alla fine ho iniziato a crederci.
Ho interrotto le amicizie con il fratello di Sana e gli altri , ma nonostante ciò le crisi peggiorarono e quando arrivarono gli esami di maturità, io ero in un ospedale psichiatrico messo sotto tranquillanti per tenermi calmo.
L'ennesimo errore , l'ennesimo peso da sopportare.
Leggere negli occhi di mio padre la delusione quando Maddalena fu promossa con un 90 , fu una frustata all'anima.
Lei veniva apprezzata da tutti , e io ero in un letto d'ospedale a desiderare di smettere di respirare.
Mia madre avrebbe accettato la mia omosessualità, diceva sempre che voleva che fossi felice .
Ma mio padre? Lui non lo so.
Avevamo un rapporto conflittuale , parlavamo poco tra noi .
Dopo aver avuto me non hanno più voluto figli , ero abbastanza ingestibile anche da bambino , nessuna baby sitter voleva stare con me perché ero incontrollabile.
E dato che a stento riuscivano a stare dietro a me , non hanno voluto altri figli .
Quando arrivò la sentenza di quello che avevo da una parte mi sentì libero , allora c'era un motivo se ero cosi .
Ma dall'altra fu straziante vedere i miei genitori con quello sguardo disperato e spaventato.
Non ero per nulla il figlio perfetto che avrebbero voluto.
《Stasera usciamo , ti vengo a prendere io , ti presento due miei amici 》, tornai alla realtà e la guardai.
Volevo cercare una scusa per non uscire ma non sarebbe servito a molto , prima o poi a costo di portarmeli a casa , me li avrebbe fatti conoscere questi tipi.
《Va bene , vengo . Ma ora mi lasci studiare? Altrimenti se prendo un altro voto di merda, dico a Mamma che non devi venire più a casa 》
Lei rise prendendosi gioco di me《 Ma se tua madre si fida ciecamente di me , sono la tua guardia quando non c'è nessun'altro 》e mi si sedette in braccio per poi baciarmi .
Cercai di chiudere gli occhi e rispondere a quel bacio, ma le sue labbra sapevano di lucidalabbra alla frutta, e la sua lingua mi disgustava.
Non era questo il bacio che volevo .
Spostai il viso e finsi un sorriso 《 Dai che devo studiare 》, lei sbuffò 《E va bene , a più tardi Colino 》.
Quando la vidi prendere le sue cose e andarsene tirai un sospiro liberatorio.
Finalmente se ne era andata.
Da tempo ormai il mio corpo non rispondeva più a gli stimoli ogni volta che lei mi toccava , baciava o altro .
Lei aveva voluto che ne parlassi con il medico , ma non lo avevo mai fatto perché temevo di finire di nuovo sotto mille esami.
E poi il problema era semplicemente che lei era una ragazza e io non provavo più nulla nei suoi confronti.
All'inizio l'amavo almeno credo , ci siamo messi insieme quasi per gioco , e quando arrivò la sentenza della mia malattia avrebbe potuto andarsene, sparire , ma non lo aveva fatto .
Una parte di me gliene era grato , ma lei aveva trasformato la sua vita in una missione .
Aveva scelto medica perché vuole guarirmi , vuole che io studi medicina cosi che possa tenermi d'occhio.
Ma io odiavo gli ospedali, odiavo la sofferenza.
Come avrei potuto diventare un buon medico se odiavo tutto ciò che li riguarda?
Salvano vite si , ma altrettante muoiono , e come potrei vivere bene se per ogni paziente che non riuscissi a salvare avessi una crisi?
Che vita sarebbe?
Sarebbe anche peggiore di quella che vivo ora .
Ma lei non capiva...
Cosi presa a salvarmi da non rendersi conto che invece di tirarmi su mi stava facendo annegare .
Tornai alle versioni di latino e cercai di concentrarmi per recuperare quel 3 che avevo preso il giorno prima , per quanto io ne fossi fiero i miei lo erano molto meno.
Trascorsi praticamente tutto il pomeriggio sul vocabolario , e quando finì quelle dannate versioni , buttai tutto nello zaino , non volevo sentir parlare più di compiti !
Mi sdraiai sul letto e controllai l'ora, erano le 18 , benissimo tra poco avrei iniziato a preparami per questa fantastica serata che avrei preferito passare in pigiama.
《Niccolò hai finito di studiare?》sollevai la testa dal cuscino e guardai mio padre confuso, era tornato presto .
《Si ho finito tutto 》
《 Vuoi che ti controlli le versioni?》
Sospirai e rimisi la testa sul cuscino 《No papà tranquillo sta volta sono sicuro che andrà bene 》
《 Va bene 》fece per andarsene quando lo richiamai 《Cosa c'è?》
《 Questa sera dovrei uscire con Maddalena e alcuni suoi amici di corso, posso? 》
《Certo che puoi , l'importante è che non torni tardi perché hai scuola 》.
Mio padre era un professore universitario di letteratura e filosofia ed era anche un bel uomo , alto , sempre vestito con uno dei suoi completi e i capelli sempre in riga .
Per quanto mi dicessero che assomigliavo tanto a mia madre , i capelli e il colore degli occhi erano tutti di mio padre .
Non era una cattiva persona , da piccolo era il mio eroe .
Mi leggeva non le classiche fiabe di principi e principesse ma mi narrava passi di Omero , di Virgilio, Dante .
La nostra casa era piena di libri , ed erano la maggior parte tutti suoi , Mamma si lamentava sempre quando tornava con un nuovo libro , ormai non sapevamo più dove metterli .
Anche a me piaceva leggere , ma non riuscivo a stare al suo passo .
Lui divorava libri interi in poche settimane , io ci mettevo minimo un mese perché tra giornate no , e lo studio , li lasciavo sempre sul comodino a metà.
《Ti lascio qualcosa per stasera , divertiti e fai il bravo 》 , gli sorrisi e annuì 《Grazie Papà!》.
Grazie perché nonostante non sono il figlio perfetto non smetti mai di provarci a starmi accanto .
La doccia l'avevo già fatta la mattina quindi mi vestì mettendo dei jeans scuri , una maglietta e una felpa con cappuccio e andai a lavarmi i denti e darmi una sistemata ai capelli.
E più mi guardavo allo specchio e tentavo di rendermi carino , più pensavo che avrei preferito scendere in tuta al locale vicino casa e bere una birra con Martino .
Fanculo i capelli , fanculo tutto.
Avevo bisogno di capire se avevo una possibilità con lui , da come mi guardava mi sembrava di si .
Ma se fosse stata un'altra distorsione della mia mente?
Dopotutto si sentiva con la Covitti no?
Concentriamoci su questa sera Nicco .
Tanto Martino lo rivedi a scuola e li Maddalena non c'è.
Alle 19.30 lei era qui , indossava un abitino rosso a maniche lunghe, delle calze nere e aveva i capelli legati in una treccia .
《 Ciao Maddi! Ma che bel vestito! Nuovi acquisti?》
Guardai mia madre che parlava con lei e sentì una stretta allo stomaco .
Ancora non eravamo usciti e già stavo odiando ogni cosa.
《Dai niente convenevoli, dobbiamo andare . Ci vediamo dopo 》 dissi trascinando Maddalena lontano dai miei dirigendomi alla porta.
Lei mi guardò irritata , ma a me non importava . Mi aveva costretto a uscire? Questo è quello che avrebbe avuto.
Andammo via con la sua auto , dirigendoci a un locale verso Termini .
Per essere un uscita infrasettimanale, il locale visto da fuori era pieno di gente .
E tra tutta quella massa di ragazzi , naturalmente verso chi mi condusse lei? I tipi più noiosi mai visti.
Mi furono presentati come Elisa e Matteo e dopo esserci dati la mano entrammo e ci sedemmo a un tavolo ordinando da bere .
Maddalena mi guardò e a bassa voce mi sussurrò 《Solo una birra Nicco, e non fare una delle tue scenate 》.
Sospirai e annuì , si sarebbe stata proprio una serata di merda .
Dopo ore a sentirli parlare dei corsi universitari, dei professori, delle prossime lezioni e tutte quelle cose di cui a me non importava nulla , mi era salito un mal di testa atroce e ad ogni parola che pronunciavano legata all'università mi sembrava di avere degli aghi infilati nel cervello.
In più loro bevevano birra , e io avevo davanti una dannata cocacola che mi faceva apparire come un dannato 12enne!
《Niccolò perché non hai preso una birra?Non ti piace bere ?》
Sorrisi alla domanda di Matteo e sollevai le sopracciglia indicando Maddi col mento 《 Se esagero la ragazza si arrabbia meglio evitare no?》.
Loro scoppiarono a ridere mentre Maddalena mi guardò con uno sguardo furioso , stava per dire qualcosa quando anche l'altra sua amica disse 《 Ma Madda dagli un po di respiro 》.
Sorrisi a loro e guardai la mia ragazza 《 Si Madda , dammi un po di respiro 》.
Trovandosi alle strette mi concesse qualche sorso della sua birra ma smise di parlarmi fino a quando non annunciò che dovevamo andar via .
Salutammo i suoi amici e risaliti in macchina stette in silenzio tutto il tempo fino a quando non fummo sotto casa mia
《 Niccolò pretendo delle scuse per come ti sei comportato 》.
Cosa ? La guardai come se avesse detto una barzelletta 《 Scuse per cosa esattamente?》
《 Mi hai messa in imbarazzo! E mi hai fatto fare una figuraccia!》
《Ma se sono stato zitto tutta la dannata serata? Avete parlato solo della cazzo di università! Mi avete rotto le palle per tutta la sera con sta cosa!》
《 Se non fossi stato bocciato ne parleremo anche con te ! 》
《BENE! Sappilo ora e fattelo entrare in testa! Io non ho nessuna intenzione di iscrivermi a medicina , ne tanto meno alla sapienza! E al momento non me ne frega un cazzo di avere ne un diploma ne una dannata laurea! 》
《 TU NON TROVERAI MAI UN LAVORO NORMALE MALATO COME SEI ! 》
Rimasi di sasso .
Malato come sei...
La fissai mentre quelle parole mi rimbombavano nel cervello facendo aumentare la mia emicrania .
Malato come sei...
Malato come sei
Malato..
《Ammettilo per una buona volta . Sono solo un caso clinico per te no? Ammettilo Maddi!》
Lei mi guardò sorpresa poi tentò di calmarmi vedendo che mi stavo agitando 《 No Nicco , non sei solo un caso clinico , sei il mio ragazzo e ci tengo a te.. 》 mi prese la mano tra le sue e si avvicinò a guardarmi negli occhi 《 Sei il mio dolce Colino .. lo sai..》tentò di baciarmi ma mi spostai 《 Devo andare , buonanotte 》e scesi dall'auto andando verso il portone mentre le sue parole mi rimbombavano in testa fino a farmi impazzire .
Io ero malato .
Malato .
E per quanto desiderassi una vita normale , non l'avrei mai avuta se le persone avrebbero saputo di me.

STAI LEGGENDO
Nella testa di Niccolò
RomanceCosa prova Niccolò da solo , in mezzo alla gente , o con Martino? Cosa sente dentro di sé? I suoi tormenti sono molto simili ai miei , abbiamo due anime molto uguali e non solo... E quindi attraverso le mie parole , alle mie emozioni , voglio dare v...