Incroci

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8 Ottobre

Quella giornata non era affatto iniziata bene.
Avevo trascorso tutta la notte in bianco , la testa non mi aveva dato tregua per tutto il fine settimana , che avevo passato stando a letto e non alzandomi praticamente mai .
Non avevo voluto mangiare nulla , e nonostante le lamentele di mia madre , c'era stato poco da fare .
Erano stati due giorni davvero infernali.
E anche oggi non era una buona giornata e avevo voglia zero di andare a scuola , ma oggi avevamo un test e non potevo saltarlo.
Mi ero impegnato tanto per studiare e imparare qualcosa per dimostrare ai miei genitori e a Maddalena che la loro fiducia in me era ben riposta e non sarebbe stata sprecata .
E che nonostante ci mettessi più tempo degli altri , ce la potevo fare a superare almeno con un sei quel compito .
Riaprì gli occhi pensando a quel sorriso che avevo intravisto giorni fa per i corridoi della scuola , e che era stato capace di rubarmi battiti al cuore .
Quel sorriso spontaneo e adorabile che avrei voluto vedere e ammirare meglio .
Soprattutto durante quel fine settimana orribile, avrei voluto vederlo sorridere , mi avrebbe dato forza quel sorriso.
Ma lui non sapeva nemmeno che io esistessi ..
Mi feci forza e andai in bagno a farmi la doccia , lasciando la porta socchiusa.
Da quando accade quel episodio nella vasca da bagno i miei avevano provveduto a togliere tutte le chiavi dalle varie camere, soprattutto dal bagno , in modo che non potessi più rinchiudermi da solo e fare qualche altra follia .
Una volta asciutto mi vestì e mi guardai allo specchio.
Avevo cercato di sistemarmi quel ciuffo meglio che potevo , per le occhiaie non potevo fare granché a meno che non usassi i trucchi di mia madre . Ma chi li sapeva usare quei così?
Tornai in camera e mi misi la giacca di jeans , abbinata ai pantaloni , e le scarpe da ginnastica e con lo zaino in spalla andai in cucina pronto a buttare giù le mie pillole col mio solito bicchiere di latte e caffè.
Guardai l'orario e corsi praticamrnte fuori casa , correndo per le scale , dato che l'ascensore era occupato .
E per mia fortuna arrivai alla fermata appena in tempo per non restare a piedi .
L'autobus sembrava più lento del solito e questo mi innervosiva, ma dovevo stare calmo , avevo una giornata abbastanza impegnativa di fronte a me e dovevo resistere senza dare di matto almeno fino alla ricreazione dove mi sarei rinchiuso in bagno o sarei salito sul terrazzo a fumare un po d'erba.
Poi una volta a casa mi sarei lasciato andare ai miei demoni crollando sul mio letto , che era l'unico luogo dove mi sentivo in qualche modo protetto.
Le lenzuola erano un mantello che mi rendeva invisibile, il cuscino un appiglio a cui aggrapparsi e che ogni giorno raccoglieva le mie lacrime tormentate .
E soprattutto avevo un motivo più che valido per cercare di non impazzire a scuola , se mai fosse successo qualcosa sapevo già che non avrei avuto più il coraggio di tornarci,  e io volevo frequentare quella scuola.
Lo volevo perché in quella scuola c'era lui.
Martino.
Il diploma avrei potuto prenderlo ovunque , ma Martino era solo li .
E speravo di riuscire a trovare un motivo per parlarci prima o poi , ma non trovavo mai nulla .
Ero bloccato dalla paura .
E se gli fossi sembrato un maniaco? E se mi avesse trovato brutto?
Se non fossi stato abbastanza per lui?
Avanti scuola trovai un compagno di classe e mi fermai a parlare con lui del compito 《 Non ho studiato un cazzo,  sono stato tutto il fine settimana a fumare, sto compito andrà di merda!》
《Io mi sono anticipato a studiare prima del fine settimana , ma se arriverò alla sufficienza sarà un miracolo 》
《Passami qualcosa dai Fares , se mi fai prende almeno sei ti faccio avere un po d'erba gratis 》.
Risi e annuì nel vedere quella faccia disperata 《 Vabbè , ci proverò però te l'ho detto non sono sicuro del risultato 》
《Tu fai meglio che puoi , giusto per non iniziare l'anno a merda 》.
Stavamo parlando del professore e ridendo quando arrivarono due ragazze che ci interruppero.
La prima era alta e bionda con due occhi verdi , una bella tipa . Si presentò come Silvia .
L'altra era Sana , la conoscevo bene , anche se preferivo fingere di no.
Io , suo fratello e alcuni suoi amici mussulmani avevamo frequentato gli anni del liceo insieme al Virgilio , ed eravamo molto amici .
Eravamo un bel gruppo almeno fino a quel casino che è successo poi...
Da allora le nostre strade si erano separate e non c'eravamo più parlati .
《 Abbiamo avuto dal preside il consenso per riaprire il progetto della radio scolastica e stiamo cercando adesioni , se qualcuno di voi è interessato può partecipare e creare la sua rubrica .
Naturalmente le persone che parteciperanno avranno dei crediti extra sul curriculum scolastico,  se vi va di venire ci sarà una riunione nei prossimi giorni 》.
La biondina parlava tanto e cercai di starle dietro , ma dopo un po mi persi.
Crediti scolastici?
Potevano essere utili se dovevi andare all'università,  ma io non ero del tutto sicuro nemmeno di superare la maturità.
《Sembra interessante, ci penseremo 》e andarono via salutandoci.
Le ragazze si diressero verso un gruppetto di ragazzi , probabilmente per fare propaganda del progetto radio anche a loro .
Ma aspetta.. quello è lui!
Si , Nicco! Quello è Martino!
E se lui andasse alla radio?
Magari gli piace , è una cosa che potrebbe interessargli .
E se ci andassi anche io , potrebbe essere finalmente l'occasione giusta per conoscerlo , per parlarci.
Va bene , deciso , mi iscrivo a questo progetto.
I miei penseranno che lo farò per un probabile futuro e saranno felici di questo , ma solo io saprò che in realtà di questi crediti extra mi importa poco e che lo farò solo per lui .
Per poter essere finalmente nella stessa stanza , a pochi centimetri di distanza , poterlo guardare e ammirare finalmente come si deve .
Ecco cosa mi tocca fare per conoscerti Marti , e non ho nemmeno la certezza che ci sarai , ma solo speranze superflue .
Il resto della giornata scolastica andò abbastanza bene , cercai di seguire le lezioni , e di aiutare Marco e gli altri durante il compito.
Io passavo i bigliettini a Marco e lui li passò a gli altri .
Durante la seconda ora il professore ritirò i compiti e si mise a correggerli subito e fui sorpreso e soddisfatto di me quando mi trovai davanti un 6+.
E grazie ai miei suggerimenti anche metà classe prese la sufficienza.
《 Grande Nicco! Ci hai salvato il culo!》
Risi circondato da loro 《 Dai è solo una sufficienza 》
《Senza te avremmo preso tutti 2 , forse qualche 3 ma sicuramente nessuno arrivava a 4 . Quindi non fa il modesto e prenditi sti grazie!》
Sorrisi e fui felice di averli aiutati , era bello sentirsi parte di qualcosa,  essere circondato da persone per cui sei solo un ragazzo normale e sentirti solo te stesso senza fantasmi al seguito.
Quella classe mi piaceva , non mi faceva impazzire , ma mi sentivo a mio agio .
E quando tornai a casa mi buttai sul letto , tra le mie lenzuola e pensai che la vita era stata un disastro ma forse ora poteva migliorare.
E presto avrei conosciuto il mio tormento .
Martino ti prego vieni a quella stupida riunione della radio .
Ti prego dammi la possibilità di essere la causa del tuo sorriso  .

Nella testa di Niccolò Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora