Finalmente arriviamo al weekend non sono previsti impegni per Jimin, RM ha il matrimonio di sua sorella e mi chiede se posso farmi il fine settimana lavorando. Gli dico di sì.
Da Leila ci andrò la prossima settimana, chiamerò solo la clinica per sapere come sta.
È circa mezzanotte mi sto quasi assopendo quando vedo transitare Jimin con un bicchiere di latte.
-non riesco a dormire... Ti va di guardare un film da me? Ho bisogno di compagnia.
Sono restio ad accettare... Ma alla fine desisto ed entro.
La curiosità è troppa.
La sua è una stanza ordinatissima.
-sei troppo ordinato.
Butto li a caso.
-tu non lo sei?
-io? La mia vita è un disastro... Quindi pure la mia casa lo è.
-perché non hai una moglie JK... Che pensa a queste cose?
Dice sedendosi sul letto a gambe incrociate sorseggiando il latte.
-non fai domande troppo personali?
Gli rispondo seccato
-puoi sempre non rispondere.
-non ho una moglie.... Perché non mi piacciono le donne.
Jimin arrossisce fino alla radice dei capelli ma continua deciso.
-quindi ti piacciono i ragazzi?
Dice timidamente.
-direi di sì. E a te cosa piace?
Gli chiedo curioso
-in questo momento mi piaci tu.
Lo dice guardandomi sfrontatamente negli occhi gli stessi che durante l'intervista si incatenavano ai miei.
Penso un secondo prima di rispondere razionalmente.
-Lo sai che sarebbe un casino? E perderei pure il lavoro... Ho bisogno di questo posto.
Lo dico per difendermi e perché penso che sia vero ma ho il cuore in accellerazione.
-JK non lo saprebbe nessuno... Se la sera mi facessi compagnia nella mia stanza... intendo.
Lo guardo sorpreso... È diretto...
-credo che ritornerò alla mia postazione e il film te lo guardi da solo.
-ahhh ma così sei un codardo kookie....
-non otterrai nulla provocandomi... come mi hai chiamato? Lasciamo perdere... Buona serata.
Ed esco sbattendo la porta.
Mi rimetto sul divano nel corridoio che porta alla sua stanza.
Prendo uno dei giornali che sono sul tavolino e lo apro a caso per distrarmi ma quello che vedo è un articolo proprio su di lui con una foto in primo piano d'istinto ributto il giornale sul tavolino. Accidenti non ci voleva proprio.Domenica mattina ore 9.30 ovviamente Jimin sta ancora dormendo.
Io ho già colazione e sono sempre qui fuori... Apro una finestra e mi fumo una sigaretta... Poi ci penso e ne approfitto per chiamare le clinica.
-sono Jeon volevo sapere come stava la signora Delacroix Leila.
Riesce a passarmela? Se sta bene oggi?
Pare di si me la passano...
-Leila sono Jungkook come stai?
Lei è un fiume in piena, parla praticamente solo lei, è evidente che le hanno dato degli psicofarmaci questa mattina. Dopo un po' concludo la telefonata
-si tesoro, non preoccuparti starò attento... Si ti amo anch'io.
I medici mi hanno pregato di assecondarla perché non faccia gesti inconsulti perciò quando me lo chiede confermo sempre che la amo anche se non è più così da tempo.
Quello che non ho notato è che Jimin mi sta guardando e ascoltando dalla porta semiaperta della sua stanza.
Non faccio in tempo a dire niente che la richiude.
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Non avere paura
FanfictionJungkook è l'addetto alla sicurezza di un idol, è un uomo sicuro di sé con un passato difficile, che affronta i suoi problemi e quelli degli altri risolvendoli, l'unico che lo lascerà spiazzato è la persona di cui si innamorerà.... Una persona irrag...