13.Ti odio

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La mattina mi sveglio e trovo JK indaffarato per la colazione. Un profumino di bacon e uova arriva alle mie narici.... Mi stiracchio un po' e mi alzo, come sono felice lui è qui con me.... Una notte da favola... Una colazione intima non posso chiedere di più... Mi avvicino e lo cingo da dietro...
-sei sveglio scoiattolino...
Mi dice teneramente.
-sarei rimasto con te a letto ma avevo una fame...
-JK ne hai sprecate di energie ieri...
-con te non è mai uno spreco.... Mangia che è caldo...

In mattinata abbiamo in programma un'escursione a piedi, l'ha organizzata Pierre con RM per farmi passare il tempo e distrarmi, JK non era troppo entusiasta ma alla fine ha accettato. Dobbiamo pur far qualcosa e nessuno sa che siamo qui. Partiamo in 5, RM, JK, Pierre, John ed io.
L'idea è di Pierre che ha procurato pure l'attrezzatura. Sono 6 ore di camminata arriveremo fino in cima al monte Kium poi torneremo giù in elicottero, c'è un percorso a piedi semplice per quasi tutto il tragitto, unico pezzetto un po' a rischio è quello fra due costoni montuosi.
Fa freddo ma siamo coperti bene, sono molto contento mi piacciono queste cose e non ho mai la possibilità di farle.
A metà strada facciamo una sosta per il pranzo, poi dopo altre due ore e mezzo di camminata e saremo in cima. Ogni tanto JK mi chiede come va, se ho bisogno di fermarmi... Se beve mi passa prima la borraccia perché beva anch'io. Quest'uomo mi ama e glielo leggo negli occhi. Mi sento euforico e pronto a superare ogni cosa. È vero l'amore dà forza.
Mentre cammino penso che parlerò con il mio manager, per la mia carriera... voglio che abbia un indirizzo diverso, ho guadagnato talmente finora che se scelgo con cura le interviste, gli incontri, le esibizioni senza farli tutti direi che non cambierà nulla, non è che quantità vuol dire qualità.
Poi credo che un disco all'anno basti. Voglio una vita, voglio il mio compagno e voglio organizzare il mio futuro con lui.
Sono preso dai miei pensieri quando imbocchiamo il canalone fra i due costoni, vedo il disappunto di JK, voleva stare dietro di me, ma ormai dietro c'è Pierre e non si può tornare retrocedere.
Ad un certo punto dobbiamo attraversare una stretta passerella di legno... Passa RM, passa John, passa JK... Alza il viso facendomi cenno di raggiungerlo tendendomi una mano... ma ho un attimo di paura la passerella si muove... È la frazione d'un secondo e vedo la passerella precipitare nel vuoto... Pierre ha tagliato la corda di tenuta principale con un piccolo machete che probabilmente aveva addosso.
Sento l'urlo di JK dall'altra parte ma non capisco cosa dice... Ma vedo il suo volto... E vedo diverse emozioni scorrerci... Rabbia... paura... Amore... Disperazione...
Sento pure gli urli di RM e John...
Mi giro e incontro lo sguardo di Pierre... Sembra un folle...
-puoi scegliere o ti butti da solo qui... Oppure puoi tentare di convincermi a farti vivere...
Pierre ha occhi freddi, grigi... Senza pietà...
-farò quello che dici...
Torniamo indietro, non capisco dove vuole portarmi. Ha due ore e mezzo di vantaggio su JK e gli altri, prima che arrivino alla cima e all'elicottero che li aspetta lassù. Indietro loro non posso tornare, la passerella era l'unica via.
Pierre mi spinge ogni tanto per farmi camminare più veloce, usciti dal canalone dei costoni, cambia direzione non più quella verso il cottage.
-dove mi porti?
-taci e cammina.
Risponde brusco. Camminiamo per un'ora circa, poi troviamo una Jeep parcheggiata. Mi ammanetta un polso e la aggancia alla portiera.
Percorre circa 20 km a velocità sostenuta, per poi fermarsi in una baita isolata in mezzo alla neve.
Entriamo, accende il camino per riscaldarci.
-dimentica JK non lo rivedrai più... E lui che ti sbatte fra i due no? Di certo non è RM. Oppure lo fai anche con lui...
Non gli rispondo neanche.
-JK verrà.
-no... Perché quell'elicottero non arriverà mai a terra.
-perché.... Perché dici questo....
Chiedo allarmato
Ho chiamato io per chiedere il pieno di carburante e ne ho chiesto solo la metà.... Quindi quell'elicottero non arriverà mai a terra si schiantera' prima.
Sento un nodo alla gola... Mi manca l'aria JK e gli altri moriranno... Sento i sensi venirmi meno.
Mi risveglio e sono al buio, non capisco dove sono, ho freddo e mi viene da piangere, ho mani e piedi legati. La disperazione si impossessa di me.
Ho paura, tanta paura....
JK, JK non riesco a pensare ad altro.
Ad un certo punto si apre una botola sopra di me, allora capisco di essere sotto il pavimento della baita, e Pierre mi sta portando da bere e da mangiare.
Bevo perché ho sete, ma rifiuto il cibo, allora mi prende il mento con la mano...
-puttana... Con quanti sei stato eh... E io ti amavo ho cercato di fartelo capire che non mi piaceva quello che stavi facendo... Le pallottole, il veleno nel cibo tutta opera mia.
Ma ora sarai mio... Stanotte sarai mio e poi forse moriremo insieme.
-io non sarò mai tuo... Puoi avere il mio corpo ma non la mia anima.
-la tua anima è sporca non mi interessa.
Cerca di farmi mangiare ancora ma rifiuto e per tutta risposta ricevo un pugno, sento il sangue in bocca e il taglio sul labbro brucia moltissimo.
Il pazzo se ne va noncurante di me e di cosa mi ha fatto.
Prima di richiudere la botola mi dice...
-Sai ti ho visto una notte con JK... Cosa ti lasciavi fare... Sei un peccatore... Ma io con il mio corpo ti purifichero' prima di morire insieme.
Gli urlo con tutta la voce che posso....
-ti odioooooo.... Non sarò mai tuo!

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