𝐶𝐴𝑃𝐼𝑇𝑂𝐿𝑂 30

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Finalmente primavera.
Fiori colorati che adornano perfettamente i prati verdi.
Il sole che si fa, pian piano, più caldo e accogliente.
L'aria leggera che profuma di libertà.
Amo la primavera.
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Manca poco alla fine dell'ultima lezione della giornata: storia della magia, materia inutile e noiosa. Fingo di ascoltare ciò che la guerra tra i troll ha da offrirci, mentre osservo fuori dalla finestra dei piccoli studenti intenti a raggiungere, rincorrendosi divertiti, la piccola casetta di Hagrid, custode di Hogwarts e insegnate di cura delle creature magiche.
Con tempismo perfetto, la campanella suona a tutto volume, risvegliandomi dal sonno che mi annebbia, insistente, gli occhi. Afferro con cura la penna d'oca e i quaderni inutilizzati, uscendo in fretta dalla classe.
Raggiungo la stanza e mi lascio cadere a penzoloni sul letto. William ha deciso di lasciarmi in pace, non mi rivolge parola da quando é rientrato dalle vacanze natalizie, ed é ora intento ad  osserva, spaesato, un libro scolastico.
Allento il nodo stretto della cravatta e slaccio, incerto, alcuni bottoni della camicia, un caldo soffocante invade l'intera camera.
Sono appena entrato in bagno per sciaquarmi il viso, quando, qualcuno bussa alla porta e sono costretto a andare ad aprire...
-Ciaooo!- Harry si annuncia con un sorriso enorme stampato sulle morbide labbra rosse.
<<Oioii>> sorrido a mia volta, avvicinandomi alla sua bocca per posarci un bacio veloce.
-Ho una sorpresa per teee- cantilena.
Senza perdere tempo, si alza sulle punte dei piedi per avvolgermi una fascia nera intorno agli occhi, impedendomi la vista...
<<Ora ho paura.>> affermo ridacchiando.
Il corvino intreccia le sue dita fra le mie, prima di chiudere la porta alle nostre spalle, trascinandomi lungo il corridoio...
<<Dove stiamo andando?>> chiedo incuriosito.
-Lo vedrai presto- dice, mentre mi sfiora una guancia con la mano libera.
Mi conduce attraverso una lunga rampa di scale dove, fortunatamente, non mi rompo le gambe, inciampando inpacciato.
Poco dopo, raggiungiamo l'esterno: riesco a percepire l'aria fresca che mi accarezza il viso e l'erba verde che mi sfiora le ginocchia.
Il corvino si ferma di colpo e, afferrando entrambe le mie mani, si mette a girare velocemente in tondo, senza una ragione specifica...
-Whooo!- urla felice.
<<Amore fermati! Non è divertente!>> sono bendato e, di conseguenza, non vedo dove metto i piedi.
-Sì che lo è!-
-No, per niente!- perdo l'equilibrio cadendo sul prato morbido, trascinando il suo corpicino esile con me.
Harry scoppia a ridere, affondando il viso nel mio petto...
<<Come non detto!>> esclamo ma, a mia volta, rido.
Le sue mani raggiungono in fretta i miei occhi, liberandoli dalla fascia fastidiosa...
-Sorpresa- sussurra, lasciando che i nostri occhi si incontrino nuovamente.
Mi metto a sedere e osservo ciò che ci circonda: sulla riva del lago nero, c'è una linda coperta bianca, stracolma di dolci e bevande invitanti.
<<È meraviglioso>> sorrido e torno a guardare i suoi grandi occhi smeraldo.
-Davvero ti piace?- una dolcissima chiazza rossa colora le sue guance, mentre abbassa lo sguardo sulle nostre mani, ancora incrociate le une nelle altre.
<<Ei, guardami...>> non perde tempo, ed alza il capo.
<<Ti amo>> dico quasi in un sussurro e, avvicinandomi a lui, catturo il suo labbro inferiore tra i denti, tirandolo leggermente, prima di riempirlo di veloci baci a stampo.
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Passiamo il resto del pomeriggio sdraiati abbracciati sopra la coperta, mentre ci riempiamo la bocca con il cibo delizioso che abbiamo a disposizione.
È tutto estremamente magico.
-Quasi dimenticavo...- con uno scatto, Harry, raggiunge il cesto da pic-nic e, dopo aver frugato al suo interno per qualche minuto, tira fuori una scatolina blu -eccola!- ritorna a sedersi, comodamente, sul mio busto.
Mi appoggio curioso sui gomiti mentre, timidamente, la apre...
-Quando mi hai regalato la collanina, non ho potuto fare a meno di riflettere sul nostro futuro, su quello che ci aspetterà quando finiremo, definitivamente, il nostro percorso scolastico...ho pensato e fantasticato sulla nostra relazione.
Siamo grandi ormai e siamo abbastanza maturi per prendere le nostre decisioni in modo totalmente autonomo. Abbiamo tanti obbiettivi, singoli e come coppia, ma entrambi vogliamo continuare il nostro percorso insieme.
Ho riflettuto molto sulla nostra vita una volta usciti dalle mura di questo castello e sono arrivato ad una concusione.
Entrambi meritiamo di essere felici...felici insieme.
Voglio dare un senso alla parola "casa", voglio dare un senso alla parola "noi", ed é per questo che sarei felice di condividere, con te, la nostra nuova prima casa...ti va di andare a vivere insieme?- all'interno della scatolina, spicca evidente, una grande chiave dorata, affiancata da un piccolo, vecchio fogliettino. Lo stesso foglietto che ci siamo scambiati per mesi, quello con i nostri nomi scritti sopra, l'uno affianco all'altro, quello che era appiccicato alla porta di quella stanza, di cui ricordo ogni particolare, di quell'antico rifugio di montagna...l'inizio di tutto.
Ho gli occhi stracolmi di lacrime e la voce tremante...
<<Certo che mi va...la nostra prima casa>> annuisco con un sorriso a trentadue denti che mi fa male alle guance.
-Non piangere ti prego...- ridacchia emozionato, prima di avvicinarsi alle mie labbra per baciarle dolcemente.
Lo stringo forte tra le mie braccia e gli accarezzo i capelli corvini...
<<Sto sognando?>> sussurro.
-Stiamo vivendo il nostro sogno-
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NOTA
Ho bisogno di una relazione come la loro.
Sono così terribilmente sdolcinati, eppure hanno quel qualcosa di estremamente bello!
Sì, ok, sono pazza.
Non vi ringrazierò mai abbastanza per i continui occhietti che aumentano, pian piano, sempre di più...vi amo! :))
Non ho nulla da aggiungere, quindi...al prossimo aggiornamento, dopo!
(ps. scusate per eventuali errori)
~Giuli xx

𝐼 𝐿𝑂𝑉𝐸 𝐶𝑂𝑀𝑃𝐿𝐼𝐶𝐴𝑇𝐸𝐷. ~𝐷𝑟𝑎𝑟𝑟𝑦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora