𝐶𝐴𝑃𝐼𝑇𝑂𝐿𝑂 27

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Non posso, eppure...
Lentamente mi tolgo il maglione: collo, petto ed entrambi i polsi, ricoperti da, aggressivi, segni rossi.
Lentamente mi sfilo i pantaloni: caviglie e cosce, anch'esse segnate da evidenti segni di violenza.
Harry, si limita a non parlare, forse ha paura di pronunciare la frase sbagliata, in un momento così delicato.
Scavo a fondo negli suoi occhi, ora di fronte ai miei, in cerca di conforto, consolazione.
Sento le sue mani preoccupate, sfiorare delicatamente il mio corpo disegnato...
-Chi ti ha fatto questo?- pronuncia infine, privo di fiato, liberandoci da quel silenzio fastidioso.
<<...mi ha minacciato di non dirlo a nessuno>> abbasso il capo, ricacciando indietro altre lacrime amare.
Afferra saldamente i miei polsi, coinvolgendomi nuovamente, in un abbraccio. Le sue dita perforano, forti, la pelle della mia schiena, mi trattengono, in un abbraccio quasi aggressivo, necessitano di non lasciarmi andare, chiedono di proteggermi.
-Supererai anche questo...lo supereremo insieme...tu sei forte.- lo dice singhiozzando, mentre una sua mano, raggiunge frettolosamente i miei capelli.
Lo avvicino, quel poco che resta, al mio corpo nudo, ora inumidito  dalle lacrime silenziose del corvino...
<<Ti prego, non piangere>> ogni parola sembra soffocarmi il respiro. Appoggio il mento sulla sua spalla, baciandogliela.
<<È tutto ok, sto bene>> riesco a sussurrare.
Rimaniamo così per minuti o, addirittura, per ore, consolati dal calore delle nostre anime, che fondendosi, ne creano una sola.
L'assoluto silenzio ci circonda.
Non abbiamo bisogno delle parole.
Forse ci addormentiamo, esausti per il pianto, perché, quando riapriamo gli occhi, il buio della notte riempe interamente la stanza delle necessità.
Accarezzo il viso di Harry, contornato da profonde pozze rosse, posizionate sotto agli occhi...
<<Andiamo a prendere un po' d'aria?>> chiedo gentilmente, prima di avvicinarmi a lui per lasciargli un bacio delicato sulle labbra disidratate.
Seppur la violenza l'ho subita io, sembra il corvino a soffrirne maggiormente, e questo mi uccide.
-D'accordo- ha la voce rauca e spenta.
Incrocio le mie dita tra le sue, invitandolo a seguirmi.
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Raggiungiamo, a passi veloci, la cima della torre di astronomia.
Il cielo adornato di stelle, illumina i suoi arrossati occhi verdi.
Afferro saldamente i suoi fianchi, abbracciandolo da dietro, mentre ci godiamo il panorama mozzafiato.
<<Ho una domanda che mi passa per la testa da un po'...>> dico senza preavviso, ed Harry fa un piccolo salto per lo spavento.
<<scusa...forse non é il momento più adatto per esprimermi>> il mio sguardo concentrato sulla luna, la stella dominate.
Il corvino si gira sotto la mia presa...
-Non é mai il momento giusto, quindi...- sussurra, facendo scontrare i nostri occhi -se non ora, quando?-
Annuisco, come sempre, ha ragione.
Prendo un bel respiro, cercando le parole perfette...
<<Harry>> attendo qualche minuto prima di proseguire <<mio piccolo Harry, sono follemente innamorato di te.
Passo ogni giorno della mia vita a cercare i tuoi ribelli capelli neri, a cercare i tuoi profondi occhi verdi, pieni di un amore spassionato, pieni di un amore che intimidisce.
Passo ogni giorno della mia esistenza a cercare i tuoi iniziali modi freddi, il tuo ferirmi in continuazione, mentre cercavo, invano, di donarti il mio affetto.
A volte mi perdo a cercare quel bambino di molti anni fa, quel bambino che, con un coraggio indescrivibile, ho baciato sopra il ramo di un albero, il che non è per nulla romantico.
Cerco le tue braccia rassicuranti, che mi siltringono se ho bisogno di aiuto.
Cerco il tuo sorriso più sincero, la tua risata più contagiosa, sperando che, mi possano accompagnare, lungo tutto il tragitto della mia vita.
Ti cerco sulla pelle, sui vestiti, sui cuscini...ti cerco ovunque e sempre.
Mi chiedo spesso come risulto hai tuoi occhi? Arrogante, simpatico, amorevole o, forse, semplicemente ingenuo.
Mi chiedo spesso se sono abbastanza per te che sei, impavido ed hai un cuore enorme.
Mi chiedo spesso se mi merito tutto il tuo amore spassionato, le tue dolci labbra e il tuo esile corpicino che, come una foglia, ho paura di spezzare.
Mi chiedo se mi merito le tue lacrime, tanto amare, quanto preziose.
Sono innamorato di te da quando, ancora, non conoscevo la consistenza dei tuoi capelli, le emozioni del tuo cuore.
Sei il desiderio di ogni mio giorno e il sogno di ogni mia notte.
Se solo potessi ti porterei sulla luna...
Quindi te lo chiedo qui, con un coraggio indescrivibile...vuoi essere il mio ragazzo?>> le parole escono dalla mia bocca fulminee, di botto, senza preoccuparsi di mantenere un filo logico.
È commosso, i suoi occhi leggermente lacrimanti mi scrutano, accompagnati da quel meraviglioso sorrisetto dolce.
Catturo questa scena, come in una fotografia, riservandogli un posto speciale dentro il mio cuore.
-Davvero pensi tutto questo di me?- chiede leggermente intimidito, abbassando il viso arrossato.
Gli passo una mano leggera tra i capelli...
<<Certo>> dico convinto, poggiando la mia bocca sulla sua testa folta.
-Draco...- sussurra alzando il capo -portami sulla luna.- senza lasciarmi il tempo di ribattere, sento il suo sapore mischiarsi al  mio, le nostre lingue ballano gemelle.
Il cuore accelera, mentre la mente vola.
-Perché ridi?-
<<Perché sono felice.>>
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NOTA
Sono totalmente incapace di scrivere gesti d'amore o frasi sdolcinate...perdonatemi.
Spero che questo capitolo vi soddisfi sufficientemente, giuro, mi sono impegnata come non mai per scriverlo.
Pultroppo manca sempre meno alla fine di questa complicata storia d'amore e, "abbandonarla", si prospetta una sofferenza enorme. Affezionarsi troppo ai personaggi non è mai un bene...
Con questo, non ho più nulla da dire, quindi...al prossimo aggiornamento, Dopo!
(ps. scusate per eventuali errori)
~la vostra Giuli xx







𝐼 𝐿𝑂𝑉𝐸 𝐶𝑂𝑀𝑃𝐿𝐼𝐶𝐴𝑇𝐸𝐷. ~𝐷𝑟𝑎𝑟𝑟𝑦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora