Nick nella sua stanza d'albergo dalle pareti azzurre, legge imperterrito il suo libro preferito, consapevole che si stia perdendo uno degli ultimi giorni di vacanza con Blue, ma comunque convinto della sua scelta di non andare in spiaggia questa mattina.
Proprio nel bel mezzo della lettura, scoppia in un pianto liberatorio, di quelli che fa in camera sua, tra le pareti confortevoli di una casa che la conosce lunga sulla sua sofferenza.
"Non ne posso più!" urla, con le mani sul viso e gli occhi stretti.
Ed è vero, non ne può più di una vita di paura e di dolore, un macigno costante che grava nel suo stomaco e che non si alleggerisce mai, se non quando è con lei.Per questo, ora non si da pace, si pente delle sue parole, della sua spontaneità nel definire Blue la sua nuova esperienza amorosa.
Ha paura di perderla come ogni cosa di bello che ha perso nella sua vita.
Piange ininterrottamente, come quando da ragazzo scoprii che il padre si era rifatto una famiglia e lui, a sedici anni, ha deciso di trasferirsi da sua nonna Luisa, l'unica persona in grado di tenerlo ancorato a terra dopo la morte di Marie, sua madre.
A volte piange perché si pente del peso che ha affidato a sua nonna, quando ha deciso di lasciarsi morire nella vasca, ma lei l'ha scoperto, per via del suo sesto senso materno.
Si chiede spesso cosa sarebbe successo se non fosse stato scoperto; se avrebbe mai chiesto aiuto quando la vista si sarebbe offuscata per via della perdita di sangue.
Probabilmente no, ciò che l'ha tenuto in vita è stato semplicemente il suo dosaggio giornaliero di psicofarmaci, con l'aggiunta dell'attenzione di sua nonna.
Questo nessuno lo sa, non lo sa neanche Blue, e non vorrebbe mai affidarle un peso del genere, non potrebbe mai veder spegnersi, di fronte a lui, una luce così bella e luminosa.
Così, solo per lei e per la sua felicità, trova la forza di alzarsi dal letto e raggiunge il bagno, guardandosi allo specchio schizzato di sapone e schiuma da barba.
Le sue occhiaie profonde sono un segno che l'hanno sempre contraddistinto e sono state per anni oggetto di continue prese in giro; ma a lui piacciono, perché su ogni piccola venuzza, c'è scritta una storia inenarrabile.
I suoi occhi neri sono arrossati e leggermente gonfi, così si sciacqua il viso con l'acqua fredda e lascia che essa scivoli sul suo collo e sulla sua maglia blu.
"Forza, tu sei forte cazzo" dice puntando il dito verso il suo riflesso e lasciando che un piccolo sorriso pieno di fossette gli dipinga il volto.
Proprio preso dal momento di forza, al rientro dei ragazzi in camera, dopo aver discusso del caldo della spiaggia e della stanchezza generale del gruppo, li lascia riposare e raggiunge la hall.
Esce dall'hotel e cammina, fa sì che le sue gambe lo portino in giro per Miami, per le sue calde e romantiche strade.
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Dove solo noi sappiamo
Novela JuvenilDalla storia: Seduti su una panchina, con la testa rivolta verso il cielo si gustano gli ultimi assaggi di gelato "Tu che ci vedi?" chiede Blue, rimanendo con gli occhi incollati al manto nero ed estremamente sgombero dalle nubi. Nick si lascia sfug...