Capitolo 12.

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Eren's pov.

Jean iniziò gradualmente a perdere le staffe dopo la risposta di Levi. Tutti i presenti invece si scambiarono sguardi interessati tentando di mascherare piccole risa dietro false gesta.
"Andate, vi aspetteremo"
Continuò il corvino non smettendo di osservare il castano che iniziò a colorarsi per la rabbia di un rosso intenso.

Sapevo Jean provasse qualcosa per Marco, ma mai riuscii a comprendere cosa fosse fino a quel momento, la mandibola tirata, i sospiri fatti pesanti e persistenti e lo sguardo infastidito di uno che avrebbe preso tranquillamente a botte Levi lo resero un libro aperto, al contrario dell'altro che paragonai ad una serpe, il suo modo tranquillo ed astuto di provocare irritazione era a dir poco geniale, non parlando dello sguardo controllato e fermo, sembrò essere fatto di porcellana da quanto ben impostato.

"Facciamo che nell'attesa tutti si scolano un bel bicchiere"
Annunciò Erwin tentando di sbollire quella situazione divenuta parecchio pesante.
"Ci sto!"
Affermò Hanji intenta a riafferrare il suo bicchiere che fino ad allora tenne stretto fra i denti.
"Allora vedete di metterci più tempo del previsto"
Ammiccò Ymir lanciando un occhiolino ai due che si stavano alzando.
"Sentito piccolo?"
Domandò Farlan al lentigginoso non nascondendo dell'evidente fatica nell'alzarsi. Si ritrovarono in piedi nel giro di poco, il moro ancora svestito della maglia mostrò una schiena possente riprendendo i tatuaggi posti davanti solo nella zona di destra.
Il biondo gli passò una mano sulla spalla sorridendogli.
"Andiamo a vedere quei tatuaggi"
Affermò lanciandogli un occhiolino. Non vi trovai nulla di malizioso, al contrario, Farlan sembrò volerlo rassicurare parlandogli in tono amichevole in modo da non farlo imbarazzare nel momento in cui si sarebbe dovuto svestire davanti a lui.

Portai lo sguardo su quello di Jean che sembrò ribollire dall'invidia, i suoi denti si conficcarono nelle labbra fino a farle sanguinare.
"Ehi... smettila, così ti farai male"
Pronunciai con un filo di voce, ma il ragazzo sembrò non ascoltarmi perché i suoi occhi rimasero fissi su quelli dei due in piedi intenti a parlare nel mentre tutti gli altri iniziarono a riempirsi i bicchieri.
"Sarei dovuto andare io con Marco"
Rispose sussurrando a sua volta portando i suoi occhi affusolati sui miei, di rimando sollevai un sopracciglio.
"E perché mai?"
Chiesi malizioso. Lo vidi incespicare nelle sue stesse parole.
"Perché sì, il discorso è chiuso"
Finì lui guardando altrove continuando però a crogiolarsi le labbra sotto gli incisivi.

"Tieni Eren, spero ti piaccia il Rum"
Mikasa mi porse il bicchiere colmo di alcool distraendomi dalla discussione col castano. Afferrai di buon grado il drink sorridendole.
"Andrà benissimo grazie"
Le risposi.

Nel frattempo i due scomparvero dentro una stanza da letto di qualche superiore con un suono sordo della porta che si chiuse alle loro spalle.
"Erwin, un bicchiere non sarà un po' troppo?"
Domandò Niccolò che fino ad allora rimase abbastanza tranquillo non esponendosi mai in maniera esagerata.
"Sì, probabilmente hai ragione, ma se andremo solo di shot per tutta la serata molti ragazzi non avranno il tempo per sbloccarsi"
Fece presente il biondo ammiccando verso di noi.

"Bhe non è necessario per tutti"
Esordì Sasha scolandosi l'intero bicchiere. L'espressione che fece subito dopo fu di totale disprezzo, scosse il capo con viso corrucciato per l'amarezza del drink.
"Hai dei modi davvero terribili..."
Le fece presente Niccolò, le gote arrossate però tradirono le sue parole, ero certo l'avesse trovata bellissima nonostante i suoi modi del tutto privi d'etichetta.

Iniziai a bere anche io nonostante il Rum non fosse stato un alcolico troppo gradito. 
"Guarda Armin"
Mi sussurrò la corvina tentando di nascondere una piccola risata che trovai dolcissima, non erano tante le volte in cui sorrideva, ma quando lo faceva il suo viso appariva tre volte più bello di quello che non fosse già stato.
Feci come mi disse notando Armin iniziare a barcollare con il bicchiere ormai terminato di Vodka. I suoi occhioni blu Prussia divennero pesanti e assenti, segno che l'alcool gli fosse ormai entrato in circolo.

𝐒𝐩𝐢𝐧 𝐭𝐡𝐞 𝐁𝐨𝐭𝐭𝐥𝐞 - 𝑨𝑶𝑻Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora