Capitolo 3

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Duncun corse subito a casa, spalancò la porta e trovò suo figlio sdraiato a terra con una pozza di sangue attorno. In un balzo fu subito vicino al suo corpo; aveva paura di toccarlo, aveva paura di farlo male, aveva paura che morisse.

Louis sussurrò -Padre, sono entrati delle persone....con forconi.. C'era anche un..prete, hanno preso la mamma.. Ho provato a fermarlo, ma..-

Non riuscí a finire la frase. Dopo un po', esaló l'ultimo respiro.

Duncun rimase inginocchiato per ore, in quel momento sembrava che una mandria di bisonti avesse calpestato il suo cuore. Piú volte si era ripromesso di non piangere, perchè era un uomo virile, ma in quella circostanza la virilità non aveva importanza...nulla aveva importanza. Voleva annullare il tempo, rimanere a piangere e restare da solo nel dolore per sempre. Si ricordò le parole del figlio "tu sei il miglior padre del mondo". All'improvviso capí che era inutile disperarsi, quindi si alzò. Nei suoi occhi non c'era piú dolore, ma una luce sinistra faceva capire che era infuriato. Era infuriato perchè non era riuscito a proteggere la sua famiglia. Ora voleva vendetta, voleva che suo figlio fosse vendicato. Prese la ricetrasmittente e ordinò al suo vice-sceriffo di organizzare il funerale a suo figlio. Il vice-sceriffo non riusciva a capire, voleva sapere come era morto, cosa fosse successo, ma Duncun già era uscito.

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