Capitolo 9

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-Poi il cerchio andò demolendosi perchè non c'era un capo, allora io presi le redini del comando e sono diventata rappresentante dell'occulto. Ma Fatua, detta anche Strega Nera, vuole prendere il mio posto solo per scopi suoi personali.
Vuole diffondere la malvagità nel mondo, lei è il Demonio sottoforma di donna.
Usando la sua bellezza riesce ad avere tutti dalla sua parte e poi li divora.
Per questo non le ho mai parlato di te, perchè sapevo che avrebbe fatto di tutto per averti dalla sua parte.
Noi la temiamo molto, ma c'è un rimedio per ucciderlaa, basta soffiarle le ceneri della Strega Suprema negl'occhi. Ma io non ho ancora trovato l'occasione.
Ah! Io non ti ho mai detto niente perchè non volevo che tu fossi coinvolta, non sopporto l'idea di vederti nelle grinfie di Fatua!-
Sibilla si fermò e iniziò a piangere.
Elena rimase impassibile di fronte al racconto, non ci poteva credere ed era arrabbiata con la madre, ma quando vide che scoppiò a piangere si alzò e l'abbracciò.
Rimasero cosí per mezz'ora, abbracciate una nell'altra. Poi Elena si staccò e disse
-Madre, ti capisco e ti perdono, ma chi è questa persona che sta soffrendo?-
Sibilla alzò gli occhi umidi e disse
-Io e le altre siamo unite da una magia, se soffre una, soffre anche la rappresentante...e quella persona che ora sta soffrendo è Jane, la moglie dello sceriffo.

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