Capitolo 11

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Elena andò al saloon. Quando arrivò mise la divisa e incominciò a pulire i tavoli. All'improvviso sbucò il proprietario Jim. Subito distolse lo sguardo e andò in bagno a riempire un secchio.
Quandò uscí si trovò di fronte Jim.
Cercò di aggirarlo, ma la bloccò.
Elena iniziò a spaventarsi, rimase immobile.
L'uomo la guardò con avidità e disse
-dove vai? Non si saluta piú il proprietario?-

Non riuscí a dire una parola, deglutí, pensò che se avesse tentato di fare qualcosa aveva il secchio colmo d'acqua.
Jim sorrise e gli poggiò una mano sul fianco. Gliela scostò e urlò
-Signor Corney! Stia lontano da me-
Ma l'uomo la prese e la scaraventò fuori dal bagno. Sbattè vicino al muro e il secchio si rovesciò a terra.
Corney avanzò e cercò di bloccarla al muro, ma lei si dimenava, finchè per fermarla le diede un pugno in piena faccia.
Elena rimase immobile, stordita.
Con le sue dita sottili si toccò il labbro spaccato e il sangue iniziò a scenderle lungo il collo.
-preoccuparti- sussurrò - ci penso io a pulirti!-
E avvicinò le sua labbra al collo, sentí la sua lingua muoversi sulla sua pelle.
Ma con le ultime forze rimaste lo spinse via.
Allora l'uomo la prese per la vita e la gettò sul pavimento bagnato.
La ragazza rimase distesa a terra, ma vide il secchio..
Lo prese per il manico e glielo scaraventò addosso, ma riuscí a scansare l'attacco e si avvicinava sempre di piú.
Jim era divertito da questa situazione, pensava che ormai poteva farle quello che voleva lui.

Gioiva quando bloccava i suoi attacchi e riusciva a romperle una speranza di salvezza. Poi decise di portarla giú nel magazzino. Prese un bavaglio, glielo mise fra lelabbra e la portò sulle spalle.

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