Capitolo 18

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Le faceva male la gamba e ogni balzo era come una pugnalata.
Quando incominció a sentire i morsi della fame capì che era ora di pranzo e lei non aveva niente da mangiare.
Si fermó ad un'osteria e posó il cavallo nella scuderia.
"É il cavallo di un principe, ci devono essere delle monete".
Infatti, frugando nella sacca legata alla sella, le trovó.
Entró nella baracca e vide alcuni tavoli sporchi con attorno gente intenta a bere. Si sentiva puzza di grasso nell'aria e delle travi mezze sconquassate non prometteve nulla di buono.
Cameriere che flertavano con anziani per pochi spiccioli, donns di una certa età che si alzavano le gonne e permettevano a bruti di toccare le loro cosce e anche qualcosa di più. Gente che salivano nelle camere, ubriachi fradici.
Una giovane donna dai lunghi capelli biondi che andava da un tavolo all'altro.
L'ambiente non era affatto accigliente se non fosse per l'oste.
Un simpatico omaccione con dei bei baffi bianchi.
Si sedette a un tavolo un po'traballante e ordinó un pollo e un boccale di birra.
Mentre aspettava notó un luccichio in fondo alla baracca.
Forse erano delle monete, pensó.
Si alzó piano piano e lentamente camminó fra i tavoli dove alcuni si limitavano a guardarla, altri le facevano apprezzamenti volgari.
La ragazza bionda, che si riveló essere una prostituta, le si paró dinanzi e disse
"Hey, non hai un bell'aspetto"
"Il viaggio é stato piuttosto lungo" rispose un po'infastidita
"Ma una ragazza come te non puó viaggiare con questi abiti trasandati"
"Non ho di meglio"
"Oh, ti posso vendere qualcuno dei miei"
Indugió un poco, ma alla fine accettó.
Un uomo stava per allungare una mano verso la bionda.
Elena si intromise e con una rapida mossa la bloccó.
Il signore la guardó di traverso e sputó
"Impicciati degli affari tuoi. Anzi fatti imparare il mestiere da Lane, così mi faccio un giro."
Tutti risero.
Stava per sferrargli un pugno ma Lane la fermó
"Non li pensare, come ti chiami?"
"Elena, meglio che vado a sedere. Penso che il pranzo sia quasi pronto"
"Comunque dopo mangiato vieni alla Roven, un casolare in fondo alla strada. Là ti daró degl'abiti"
Elena si giró e proseguì verso quel bagliore.
La luce inizió a prendere forma.
Era un medaglione d'oro.
Soffió per togliere la polvere e lo aprì.
C'era una foto di una bambina dai corti capelli neri come la pece.
All'improvviso si sentì toccare le spalle.
Si giró di scatto e vide l'oste che la informó del pranzo pronto.

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