Capitolo 4

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Elena preparò la cena. Stava ancora pensando chi poteva essere la persone che stava soffrendo e che legame ci poteva essere fra ella e sua madre. Mentre stava portando il brodo a tavola, bussarono alla porta. Era una giovane donna indubbiamente fantastica,era la piú bella che Elena avesse mai visto. Carnagione scura, occhi color nocciola screziati di oro, indagatori e profondi; capelli ricci rossi con striature bionde, un nasino all'insú e le labbra definite e carnose. Alta e magra, indossava un corpetto blu, scuro come la notte, incastonato di brillanti. Dal corpetto usciva una lunga gonna nera che luccicava di oro.

Di fronte a quella meravigliosa vista, Elena non riuscí a pronunciare nessuna parola, soltanto la guardava ammirata e il suo cuore gioiva quando osservava i suoi occhi. Allorchè la donna si presentò come un'amica di Sibilla. La voce era calda e suadente. La donna entrò in casa, chiamò a voce alta il nome di Sibilla, ma non ricevette risposta. Allora Elena si fece coraggio e parlò -Mia madre sta a dormire, ha avuto una lunga giornata, posso chiederle il nome?-

La donna la guardò con aria sospetta, poi si avvicinò e disse -Mi chiamo Fatua, e tu sei la figlia di Sibilla? Tua madre non mi ha mai parlato di te-

Elena si stupí di sua madre, poi riprese il fiato e disse -Piacere Fatua, mi chiamo Elena. Sí, sono la figliadi Sibilla. Dice che siete amiche? Non vi ho mai viste insieme-

Fatua la guardò intensamente, pensò che assomigliasse tanto a Sibilla. -bhe, noi ci incontriamo solo di notte quando..-

Non riuscí a proseguire perchè Sibilla gettò un urlo.

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