5 mesi dopo
Oggi è il giorno migliore della mia vita. Mi infilo delle scarpette ed inizio ad uscire dal mio piccolo appartamento. Inizio ad incamminarmi verso il luogo tanto speciale per la giornata di oggi.
Molte persone passeggiano in tutta la città. Mi sento toccare la spalla, sobbalzo e mi volto.
"Principessa!" esclama Carter, aspetta C-Carter?
"C-cosa ci fai qui?" lui sorride e mi porta in un luogo più tranquillo.
"Sono qui per fare visita ai miei parenti, voi?" chiede incuriosito, sono molto di fretta quindi cerco di sviare.
"Pure io! Ho dei nonni qui." lui mi accarezza il braccio e io lo scuoto, non mi fa più nessun effetto, devo parlargli.
"Senti, um, Carter- um, quel giorno, hai capito, no? Be', quel giorno non è significato nulla per me, stavo male." gli comunico un po' preoccupata per la sua reazione. Fa cenno di sì con la testa.
"Quindi io non ti piaccio veramente?" chiede, scuoto la testa e lui abbassa lo sguardo, andandosene. Continuo per la mia strada. Ora capisco come delle vite possano incrociarsi casualmente.
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Sono pronta, non sono perfetta come la scorsa volta, ma quasi. Io amo Dylan e voglio stare con lui per il resto della mia vita.
Esco dall'edificio e cammino galantemente. Non c'è quasi nessuno, apparte una mia amica francese e giusto altri tre conoscenti. Diciamo che in questi mesi ci siamo dedicati alla nostra relazione.
L'uomo di fronte a me si volta. Alla mia vista scoppia in lacrime. Wow. E' perfetto: ha uno smoking nero e per la prima volta è pettinato elegantemente.
"Siamo qui per celebrare il matrimonio tra Lady Meredith e il signor. O'Brien." annuncia il prete. Subito mi stranisco, ha una voce molto famigliare. Cerco di non pensarci. Dylan mi prende le mani e subito un brivido percorre il mio corpo: mi fa sempre questo effetto.
"Bando alle ciance, vi dichiaro marito e moglie." sono sorpresa da questa rettezza del prete. Quest'ultimo si toglie il velo e rimango allibita, non so che cosa fare. Ecco perché ha una voce famigliare, perché è la sua! Prende un coltello e afferra Dylan.
"Ti ricorda qualcosa questa scena, figlia?" chiede mio padre puntando la lama sulla sua gola.
"Padre, per favore, state calmo. Non è una minaccia lui!" sbraito, il cuore mi batte senza frenare da quanta paura ho.
"No, questa volta non la scampa. E' lui la causa della morte di tua madre!" esclama.
"C-cosa stai d-dicendo?" chiedo stupefatta. Non capisco.
Senza fiatare gli fa un grosso taglio sulla gola.
Sono paralizzata, con le lacrime che straripano dagli occhi. Non so cosa pensare o dire. L'amore della mia vita se n'è appena andato. Urlo, urlo e ancora urlo.
"Ti odio!" sbraito colpendo mio padre allo stomaco. Non posso spiegare il dolore che provo. Mi accascio davanti a Dylan, gli piango addosso.
"D-Dylan io- io ti a-amo," esito. "E- e sei il m-mio un-unico s-sorriso." termino singhiozzando. Mio padre mi prende in braccio e mi trasporta via. Non so cosa fare. Ho un vuoto incolmabile nel mio cuore.
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"P-perché lo hai f-fatto!" urlo ancora.
"Vuoi davvero saperlo?" faccio cenno di si con la testa.
"Bene, tua madre- tua madre- e il-il padre di D-Dylan, be', um hanno passato la notte i-insieme. Dylan è il t-tuo f-fratellastro." le lacrime gli rigano le guance. Rimango paralizzata. Quindi io ho quasi sposato il mio fratellastro?
"Ed- ed è morta perché l'ho uccisa i-io." appena termina la frase se ne va dalla stanza. Rimango sola. Non so cosa pensare. Mio padre è ancora peggio di quanto già sapessi. Lo odio. H-ha ucciso mia m-madre? Non ci posso credere. E-e ha ucciso Dylan! Voglio tornare in Inghilterra.
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Sono fuori dalla villa reale a Londra. Non riesco a reggermi in piedi per poco. Non ce la faccio ad uscirne. La mia vita è finita sapendo queste orribili cose e senza Dylan. Salgo in camera mia, abbraccio Kira e mi dirigo verso la mia grande vetrata. Il tempo è uggioso, il paesaggio è spoglio, ma in un attimo tutto cambia:
Sorge una chioma mora in cima alla collina posta proprio davanti la villa reale. Questo è decisamente un sollievo. Ogni volta che lo vedo mi sento più leggera. Ho potuto notare solo poche cose di lui perché è sempre un po' lontano: ha i capelli mori, gli occhi color nocciola ed ha una lieve barba che gli sta da dio, inoltre ha un fisico stupendo. Mi domando se lui mi ha mai notata. Credo di no.
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My only sunrise || Dylan O'Brien
ФанфикLondra, 1902. Lady Meredith, figlia del re Albert Edward, oltre alle sue passioni per il pianoforte e la lettura, ha un hobby particolare: osservare dalla grande vetrata della sua camera un giovane pastore. La Belle Epoque dovrebbe essere un period...