"PER TE SONO MALFOY"

110 3 1
                                    

Era la mattina di Natale e quella sera ci sarebbe stato il Party. Ma l'unica cosa che risuonava nella mia testa era la conversazione avvenuta tra i coniugi Malfoy la sera prima. Non dovevo pensarci. Dovevo cancellare ciò che avevo sentito. Ma non ci riuscivo. Quelle parole mi stavano perseguitando. Che cosa avrebbe dovuto fare Draco? Ora basta dovevo provare a concentrarmi su qualcos'altro... del tipo... cazzo... dovevo addobbare tutto il salone di Malfoy Manor per il Party. Allora mi misi a lavoro, cosa che non mi aiutò a lasciare da parte il mio tormento anzi, lavorare lasciò i miei pensieri più liberi di prima. Mentre ero impegnata a addobbare il grande pino finto, sistemato perfettamente al centro della stanza, con la coda dell'occhio, vidi Narcissa e Lucius uscire. "Torniamo subito" disse la signora Malfoy guardando nella mia direzione, e senza aggiungere altro chiuse la porta dietro di se. Io non mi feci domande mi rigirai e continuai con il mio lavoro. Ci misi una o due ore per finire di decorare il salone. Era ormai ora di pranzo ma i signori Malfoy non erano ancora a casa, nell'immensa villa c'era solo Draco. Il cibo era a tavola allora mi recai al piano superiore, e mi fermai davanti alla porta del figlio dei Malfoy. Ammetto di aver esitato un po', ma alla fine bussai "Signorino Malfoy, il pranzo è in tavola". Silenzio. Non ricevetti alcuna risposta. Ribussai. "Draco?". Attraverso la spessa porta sentì che si stava alzando dal letto e che si stava dirigendo verso la porta. L'aprì. Davanti a me ritrovai lo stesso ragazzo della sera prima, ma con i capelli arruffati, un pantalone di tuta, e senza maglietta. Cercai di rimanere impassibile davanti alla sua vista. "Il pranzo" sussurrai, feci per girarmi e scendere le scale ma la mano di Draco si posò sulla mia spalla e mi girò con forza. Eravamo ad una distanza quasi inesistente, la stretta della sua mano sulla mia spalla aumentò e io cercai di trattenere le lacrime. "Per te sono Malfoy" sibilò con un ghigno disegnato sulle labbra. Deglutì continuando a guardarlo negli occhi. Tolse la mano e mi passò affianco sfiorandomi. Rimasi ferma per qualche istante. Quando mi ripresi, scesi al piano terra con un passo sostenuto. Draco non si era degnato neanche di darsi una sistemata. Si accomodò a tavola e fece il suo pranzo in silenzio come se nulla fosse successo. I comportamenti di quel ragazzo iniziavano a darmi sui nervi.

I signori Malfoy tornarono alla villa quel pomeriggio, con un tempismo perfetto da avere giusto il tempo di sistemarsi per la festa che ci aspettava quella sera. Il salone si riempì in circa una mezz'ora. Molti dei presenti erano presunti Mangiamorte, ma io non credevo ad una parola di quello che si diceva su questo argomento, visto che c'erano voci simili che giravano sia sui Malfoy che su mio padre, quindi non mi convincevano più di tanto. Gli invitati sembravano miliardi dall'esterno ma dopo aver fatto un paio di giri tra la folla con in mano un vassoio che ospitava bicchieri con champagne o stuzzichini avevo incrociato il volto di tutte le streghe e i maghi che erano in quella stanza. Tranne uno, il mago che stavo realmente cercando scrutando i visi di tutti, ma no lui non era lì. Mio padre non si era presentato all'annuale Party dei Malfoy. Tutti gli anni passavo la serata di Natale a casa mia con Minerva Mcgranitt a mangiare gli avanzi del pranzo perché mio padre era a quel fottutissimo Party, tutti gli anni speravo che non ci andasse e l'unico anno in cui sarebbe dovuto esserci non c'era? Ero infuriata con lui. Che cosa gli avevo fatto per meritarmi ciò? Ma cercai di pensare il meno possibile a lui. Mentre facevo per l'ennesima volta il mio giro tra gli invitati vidi per la prima volta Draco e Lucius vicini, sembrerà strano visto che vivevano nella stessa casa ma è così. Il ragazzo vicino al padre aveva uno sguardo che in due giorni non avevo mai visto alloggiare sul viso del figlio dei Malfoy. SOTTOMISSIONE. Draco mi beccò a guardarlo e lui come risposta mi guardò dall'alto al basso con un sorrisetto sulle labbra. Cazzo se lo odiavo. Forse non aveva ancora capito che non tutte le ragazze del mondo erano interessate al lui. La festa sembrò durare anni ma arrivò anche il momento della sua conclusione. E mio padre non si era presentato.

Visti tutti i pensieri che mi frullavano nella testa quel giorno riuscii a dormire. "Dormire" dopo circa un'ora o forse poco più, infatti, sentì un rumore provenire dal salone. Mi alzai dal letto e mi ci recai. Avevo gli occhi un po' chiusi e stavo tremando vista la temperatura glaciale che c'era di notte in quella casa. Arrivata nel salone scorsi una figura lievemente illuminata da una candela, la quale si era piazzata in posizione semi seduta su uno dei divani verde sottobosco con un libro in mano. Era lui ovviamente, chi altri sarebbe potuto essere? Draco. Grandissimo. Stronzo. Malfoy. Mi avvicinai a lui "Tutto bene signorino Malfoy?" gli dissi con gentilezza nella voce anche se dentro di me sapevo che era più falsa delle accuse su mio padre. Ovviamente non ricevetti un'immediata risposta, ma me lo aspettavo del resto. Poi lui si alzò lasciando il libro aperto a faccia in giù sul divano. "Beh potresti aiutarmi tu" mi disse con un ghigno sul volto mentre mi metteva una mano attorno al collo e mi spingeva verso in muro. Appena toccai la superficie solida della parete Draco alzò la mano libera e la appoggiò delicatamente sulla mia mascella così a arrivare tranquillamente con il pollice a toccare il mio labbro inferiore. Stavo tremando. In quel momento mi aspettavo solo il peggio. L'unica cosa che riuscii a fare fu far uscire un lieve sussurro dalle mie labbra "Ti prego". Non ci fu nessuna reazione da parte sua, continuava a giocare col mio labbro mentre sul viso ospitava un sorrisetto. Allora ripetei la mia supplica alzando leggermente il volume della voce. A quel punto mi tolse la mano dal collo lasciandomi cadere sulla moquette. "Mi supplicherai di farti altro Piton" mi disse guardandomi dall'alto con sempre la stessa espressione divertita sul volto. Si voltò e si avviò verso le scale. Rimasi lì, per terra, finché non sentii che Draco era entrato nella sua camera. Come sentì li rumore del piumone muoversi nel silenzio della notte mi alzai di scatto e corsi nella mia stanza. La notte che pensavo non sarebbe stata insonne lo era diventata improvvisamente. 

NONOSTANTE TUTTO//Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora