"OBBLIGO O VERITA'?"

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Sarebbe a breve finito il mio periodo di spensieratezza, e sarei dovuta tornare ad Hogwarts. Per la prima volta nella mia vita sarei stata felice di rimanere segregata in casa. Ma non dovevo pensare a quello che era successo e andare avanti, rifarmi una vita. E il primo passo per farlo sarebbe stato fare il viaggio di ritorno nello scompartimento con Herm e con i suoi nuovi amici Serpeverde, così da far capire a Draco che l'avevo superata, anche se non era così.

"Herm ti dispiace se stiamo insieme per il ritorno?" dissi rompendo il silenzio che si era creato nella stanza mentre studiavamo "Certo che non mi dispiace! La vera domanda è non ti dispiace se stiamo con Blaise e i suoi amici?" mi rispose lei con tono indignato "Non state in scompartimento con Harry e Ron?" la voce di Ginny si intromise nella nostra conversazione. Io e Herm ci guardammo negli occhi per qualche secondo per poi girarci verso la ragazza rossa "Tranquilla puoi sederti tu con i ragazzi-" iniziai a dire io "-magari puoi sfruttare l'occasione per dire a Harry cosa provi per lui" aggiunse la ragazza riccia ammiccando verso Ginny. La piccola Weasley ci fulminò con lo sguardo, ma non riuscì a trattenere le risate per molto e in ancora meno ci aggiungemmo anche io ed Hermione. Ma le nostre risate si interruppero quando Molly irruppe nella stanza con una lettera in mano. Era per Hermione. Dalla faccia preoccupata della mia amica, sbiancai anche io. Avevo paura che fosse successo qualcosa di così grave da non farla più tornare a scuola con me. E non potevo sopportare di perdere anche lei. Per il bene che volessi a Ginny, Neville, Ron e Harry, lei era pur sempre la mia fottutissima migliore amica. Senza dire una parola la ragazza riccia si alzò ed iniziò a fare i suoi bagagli. "Herm che è successo?" chiesi io quasi con le lacrime agli occhi. Lei si girò verso di me e mi passò il foglio che aveva appena letto.

Cara Herm,

Ieri Draco ha avuto una specie crisi, non so precisamente cosa sia, ma ho pensato che forse l'aria di Hogwarts gli avrebbe dato un po' di sollievo. Noi due partiremo domani mattina, se vuoi raggiungerci sei beneaccetta.

Spero di vederti lì, un abbraccio

Tuo Blaise

Cazzo. Era tutta colpa mia se Draco era stato male. Perché gli avevo scritto quella fottuta lettera? "Vengo con te Herm" dissi io mentre iniziavo a mettere i libri nella mia borsa. Lei mi sorrise e mi strinse a se. "Ginny tu assicurati che quei due cretini di tuo fratello e il suo migliore amico arrivino ad Hogwarts" disse Hermione quando si staccò dall'abbraccio. La ragazza dai capelli rossi sorrise ed iniziò ad aiutarci a rifare i nostri bagagli. Non ero pronta a passare ore chiusa nello stesso scompartimento, grande pochi metri, col ragazzo che mi aveva fatta soffrire, ma volevo farlo per lui. Per quanto lo odiassi in quel momento, lo avevo pur sempre amato per mesi, ed un sentimento così forte non sparisce in un giorno.

Quella mattina mi svegliai prestissimo, il sole non era neanche sorto. Dopo essermi preparata uscì dalla casa, per godermi ancora un po' l'aria leggera della campagna. Ma lì, nello stesso posto della prima sera, vidi George giocherellare con una spiga di grano. Lui si alzò e mi raggiunse sulla soglia della porta "Tu ed Hermione dovevate essere smistate in Corvonero" lo guardai interdetta "solo delle Corvonero potrebbero tornare prima a scuola" aggiunse ridendo il ragazzo. Sorrisi lievemente senza dare una vera e propria risposta alla provocazione. George si avvicinò a me così da lasciare solo pochi centimetri tra di noi. "Buon viaggio Jones" mi sussurrò lui porgendomi un margherita "Grazie Weasley" sussurrai io in risposta prendendo il fiore. In quel momento sentì dei passi pesanti per le scale così entrai in casa, seguita dal ragazzo. Mi sarebbe mancato tutto questo.

Io ed Hermione ci smaterializzammo alla stazione, la quale era quasi vuota visto che eravamo nel bel mezzo della seconda settimana di vacanze. Dopo qualche minuto apparvero davanti a noi i due ragazzi Serpeverde che aspettavamo. Quando gli occhi di Draco e i miei si incontrarono la sua carnagione diventò più chiara di quanto già non fosse e i suoi bellissimi occhi grigi diventarono lucidi. Non si aspettava affatto la mia presenza. Blaise ed Herm si abbracciarono, ed io sorrisi malinconica guardando il ragazzo biondo, il quale cercava di guardarmi il meno possibile. Era senso di colpa quello che vedevo dei suoi movimenti? "Hey Jones" la voce di Zabini mi riportò sulla terra "Saliamo?" chiese lui quando vide che ero scesa dalle nuvole, io annuì e di sfuggita vidi che sul volto di Draco si era disegnato un lieve sorriso. Entrammo nel treno e ci sistemammo in uno scompartimento. Quando mi sedetti difronte al ragazzo dai capelli biondi, iniziò a mancarmi il respiro. Sentì come se i miei polmoni si stessero riempiendo d'acqua e riuscissi ad estrarvi quel poco ossigeno che ha al suo interno. Poi sentì una voce, voce che fu come una mano che mi aiutava ad uscire dall'acqua. "JD tu vuoi qualcosa da carrello?" fu quella la mia mano, la rauca, elegante e sexy voce di Draco Lucius Malfoy. "Em no" sussurrai io riprendendo fiato come se avessi fatto una maratona. Nessuno si accorse del cambiamento del mio respiro, tranne, forse, lui.

Dopo che il treno lasciò la stazione, Blaise ci resepartecipi di ciò che gli ronzava in testa "Allora" iniziò a dire il ragazzo conun sorrisetto malizioso in volto "dato che siamo tra amici e abbiamo tempo daperdere, che ne dite di fare un gioco?" io guardai Herm la quale non distolse mailo sguardo dalla sua cotta "Obbligo o verità?" concluse. Draco disegnò sul visol'espressione che aveva sempre a Hogwarts, la sua solita espressione da stronzoDon Giovanni. "Io ci sto. Signorine?" disse il biondo ammiccando verso me e lamia amica. Lei finalmente mi guardò e fece un piccolo sorrisino come per dirmi"Che male c'è?". Annuì e lei si fece scappare un urletto isterico. "Inizio io"disse Blaise "Allora Hermione obbligo o verità?" lei fece una faccia pensierosaper qualche secondo e poi sorrise e soddisfatta sussurrò "Obbligo" sul viso diZabini tornò l'espressione maliziosa di prima, e io mi portai le mani sugliocchi avendo già capito il tema della richiesta. "Devi sederti a cavalcioni sudi me" disse lui, potevo sentire le farfalle nello stomaco della mia amica dadove ero seduta. Cazzo ero davvero felice per lei. La ragazza senza obbiezionio senza chiedere per quanto tempo, si alzò dal sedile e si sedette sensualmentesulle gambe di Blaise. Poi fu il turno di Hermione "Dyyyy obbligo o verità?""Verità" dissi io quasi sussurrando. Quella situazione mi metteva a disagio,avevo paura che dovessi interagire con Draco in qualche modo. "Perché Piton tiscrive?" chiese lei con voce confusa "In che senso?" risposi io come se nonsapessi di cosa stesse parlando "Dopo sei anni riconosco la sua scrittura, hovisto delle lettere sulla tua scrivania" ero nel panico non sapevo che dire"Ecco... io... è che..." "C'è stato un problemino ad inizio anno" disse il ragazzobiondo interrompendo il mio tentativo di parlare "Praticamente la nostrasignorina Jones qui ha copiato completamente da me un compito e... nulla Piton siè accorto e le ha chiesto dei colloqui privati" quando finì ammicco verso di mecon un mezzo sorriso sulle labbra. Lo odiavo ma gliene ero grata allo stessotempo. "Mm-mmh" si limitò a dire la ragazza. Sapevo che non se l'era bevuta, maprovavo a sperarci almeno un po'. "Ok è il mio turno" dissi io "Zabini?""Obbligo" disse lui spostando leggermente il corpo della mia amica, che eraancora su di lui. Allora mi alzai e mi avvicinai ai due ragazzi posti difrontea me. Prima mi chinai sull'orecchio di Herm per chiederle il consenso permettere in atto la mia idea, lei annuì allora continuai "Baciami". Blaisesgranò gli occhi e in quelli di Draco vidi divampare la rabbia. Zabini fecealzare la mia amica, la quale si risedette subito sul sedile, e si avvicinò ame. Posò con delicatezza le sue labbra sulle mie e alla mente mi tornaronotutti i baci del ragazzo biondo, e una lacrima mi rigò il viso. Per un attimomi sentì come se lì al posto di Blaise ci fosse lui, ma sapevo che non eracosì. Quando mi staccai dal ragazzo dagli occhi neri, vidi che le mani di Dracoerano chiuse a pugno e le sue nocche erano bianche. Perché l'avevo fatto? Pervendetta forse? Probabile ma sapevo benissimo che Malfoy era una bomba adorologeria che sarebbe potuta esplodere da un momento all'altro. "Dai Malfoycosì concludiamo il giro" disse Blaise ancora stordito da ciò che era appenasuccesso "Obbligo" disse il ragazzo biondo con gli occhi fissi su di me "Unasettimana con JD" un ' COSA? ' collettivo si librò nell'aria"Devi-stare-per-una-settimana-con-JD-Jones" ripeté il ragazzo con faresoddisfatto. Io sgranai gli occhi, non potevo credere a ciò che avevo appenasentito. La rabbia negli occhi del ragazzo biondo scese e si andò ad insinuaresulle labbra del ragazzo sotto forma di sorrisetto. Draco si alzò dal suo postoe si sedette affianco a me, appoggiando la sua mano grande e fredda, sulla miacoscia. Io mi tirai leggermente indietro ma lui non si mosse di un centimetro.Sarebbe stata una lunghissima settimana, ma potevo sfruttarla per capire checosa frullava nella testa del ragazzo dai bei occhi grigi.     

NONOSTANTE TUTTO//Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora