"INSICUREZZE"

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Le vacanze stavano andando per il meglio. Forse perché sapevo che finalmente sarei andata ad Hogwarts o forse perché, anche se indirettamente, le stavo passando con lui. Dal giorno in cui mio padre aveva accettato la mia richiesta di andare a scuola, l'avevo visto anche altre volte e ne avevamo parlato più approfonditamente. Avevamo definito la mia "copertura" ed i corsi che avrei seguito e avevamo parlato con Narcissa della mia scelta. Lei era felice per me, ma mi disse che le sarei mancata. Anche lei mi sarebbe mancata, anche se lavoravo semplicemente per lei mi ha sempre trattata come una figlia, ed io ho imparato molto da lei.

Quel giorno alcuni amici di Draco sarebbero venuti alla villa. Loro non potevano vedermi altrimenti tutto quello che avevamo programmato per farmi andare ad Hogwarts sarebbe andato in fumo. Nel pomeriggio prima che arrivassero i ragazzi la signora Malfoy si presentò nella mia stanza con una fialetta in mano. "Bevi questa è Pozione Polisucco, così potrai girare tranquillamente per la villa ed eseguire le tue solite mansioni" mi disse ammiccando. Non avevo idea della forma che avrei preso, e la cosa mi divertiva e spaventava allo stesso tempo. Bevvi la pozione e mi guardai allo specchio. Presi le sembianze di una ragazza sui 25, alta, snella, capelli castani e occhi nocciola. Somigliavo vagamente ad Andromeda Black, una delle due sorelle maggiori di Narcissa. Bussarono alla porta ed andai ad aprire. Il primo che si presentò a Malfoy Manor fu il ragazzo che mi aveva portato da Draco ad Hogwarts, Blaise Zabini. Appena lo vidi mi venne da sorridere, non sapeva che tutto quello che mie era successo dal giorno del nostro primo incontro fino a quel momento, era in parte anche grazie a lui. Il ragazzo biondo scese la grande scalinata mentre accompagnavo Blaise al salotto. Draco mi guardò con sguardo contrariato, probabilmente non sapeva nulla della Pozione Polisucco. Ammiccai per fargli compire che ero io e lui in risposta fece un mezzo sorriso. Dopo qualche minuto qualcuno ribussò alla porta e mi recai ad aprirla. Davanti a me trovai una ragazza, poco più bassa di me, con i capelli neri legati in una coda alta e gli occhi marroni. Pansy Parkinson. Mi passò affianco, e andò diretta verso il salotto. La seguì, ma quando arrivai nella stanza lei si era già seduta vicino a Draco su un divano sottobosco. Non la conoscevo ma già non la sopportavo. Rimasi sulla soglia della porta per circa un minuto con lo sguardo fisso sulla ragazza Serpeverde, e poi me ne andai in giro per la villa a fare le mie faccende. Per tutto il pomeriggio ho pensato al fatto che quello che era successo quel giorno con Pansy sarebbe successo anche con altre ragazze ad Hogwarts ed io non avrei potuto fare nulla. Quando l'effetto della pozione finì mi chiusi in camera mia.

DRACO'S POV

Gli altri se ne erano andati, allora andai in cucina a prendere un bicchiere d'acqua. Mi chiedevo dove fosse finita JD, non la vedevo da quando aveva visto Pansy. Speravo solo che non si fosse fatta un'idea sbagliata. Entrai in cucina e sentì dei rumori venire da camera della ragazza col bel sorriso. Bussai alla porta "Hey JD tutto ok?" "Vattene Malfoy!" mi urlò da dentro la stanza con la voce rotta dal pianto. Mi sedetti appoggiando la schiena sulla porta.

"Ti sei fatta un'idea sbagliata su Parkinson"

"Non mi sono fatta nessun' idea su Pansy ti sbagli"

"Non sono stupido Piton, sarai anche stata sotto la Pozione Polisucco ma i tuoi occhi non mentono"

"Quanto ti mancherà chiamarmi 'Piton' da 1 a 10?"

Finalmente la sentì ridere. Quella risatina mi strappò un sorriso. Mi alzai in piedi e appoggiai la mia mano sulla maniglia della porta, e lei mi face finalmente entrare. Aveva gli occhi rossi come le guance e il naso e delle lacrime che ancora le bagnavano il viso. La abbracciai e la tirai leggermente su da terra. Lei sorrise. "Va tutto bene" mi sussurrò all'orecchio, anche se sapevamo entrambi che non era così. Dovevo dare il massimo per questa ragazza. Non potevo permettermi di deluderla. Non potevo permettermi di farla soffrire. Eravamo più simili di quanto lei pensasse, di quanto io pensassi. Avevamo entrambi milioni di problemi e di sentimenti che non condividevamo con nessuno, solo che lei li copriva con la gentilezza e io con la bastardaggine. Come io avevo bisogno che qualcuno tirasse fuori il meglio di me, lei avevo bisogno che qualcuno facesse lo stesso per lei così da farle capire che tutte le sue insicurezze e le sue paranoie erano inesistenti. Lei poteva darmi ciò di cui avevo bisogno, ma non sapevo se io avrei potuto fare lo stesso. Però ci avrei provato. Avrei dato tutto me stesso per farle capire di quanto lei fosse perfetta. 

NONOSTANTE TUTTO//Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora