"SCUSAMI"

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Era arrivato il giorno della partita. Beh alla fine mi era andata bene, non sarebbe stato molto divertente se al posto dei Tassorosso ci fossero stati i Serpeverde. Hermione era al settimo cielo per via dell'invito di Oliver, come se avesse invitato lei al posto mio. "Non riesco a capire perché non ti piace Oliver, è un bel ragazzo e soprattutto gli interessi anche tu!" "Non è il mio tipo Herm" "Capito Herm non è il suo tipo" disse Ginny entrando nella stanza con in mano il suo borsone da quidditch "Zitta Ginny Potter" dicemmo io e la ragazza riccia in coro. Scoppiammo tutte e tre a ridere, la piccola Weasley non aveva mai detto nulla riguardo alla sua cotta per Harry, ma era così evidente che non c'era bisogno di una singola parola e la prendevamo in giro per questo. Mi avviai per raggiungere il campo anche se era presto. La partita sarebbe iniziata dopo 40 minuti, ma avevo bisogno di stare un po' sola. Arrivata lì mi sedetti sugli spalti, che erano completamente vuoti, come tutto il campo del resto. Ormai era autunno ma quel giorno era particolarmente soleggiato. Sentivo il calore del sole baciarmi la pelle pallida. Rimasi lì, con gli occhi chiusi con il viso rivolto verso l'alto fino a che non iniziò ad arrivare la folla. Hermione e Neville si sedettero affianco a me, avevo legato molto anche con quel ragazzo da quando ero qui. Mi sembrava così strano avere così tante persone a cui volere bene. Fino a quel momento eravamo sempre stati, mio padre ed io.

Un grido collettivo accolse le squadre che stavano entrando in campo. Oliver fece un giro del campo per cercarmi, quando incrociò il mio sguardo sorrise e mi fece l'occhiolino. "Ahhhhh Didy ha fatto colpo – Didy ha fatto colpo" iniziò a canticchiare Hermione. Neville scoppiò a ridere e io schiantai una mano sulla bocca della mia amica, la quale continuò comunque a canticchiare.

Non seguì la partita, infondo non mi importava del quidditch, mi guardai intorno per tutto il tempo ma non trovai Draco, non era là, non si era presentato alla partita. Probabilmente non voleva vedere Wood flirtare con me.

L'incontro giunse al termine. Avevano vinto i Grifondoro. Ciò significava che quella sera il nostro dormitorio avrebbe dato una festa, festa a cui il ragazzo biondo non avrebbe mai partecipato. "Aspetti il tuo fidanzato?" mi girai verso Neville mentre ci alzavamo dagli spalti "Signor Paciock, mi dica, vuole essere cruciato in questo bel giorno d'autunno?" Hermione scoppiò a ridere "Nah vorrei arrivare almeno a sta sera grazie" io e il ragazzo ci aggregammo alla risata della mia amica.

Mentre camminavamo verso la sala comune si avvicinò a noi Lavanda "Voi e i vostri amici ci sarete questa sera alla festa?" disse lei con la sua solita vocina stridula "Se intendi se potrai fare la puttana con Ron anche sta sera Brown, la risposta è sì" disse la ragazza riccia con voce scostante, per poi allungare il passo e continuare senza di noi fino in camera. Io e Neville rimanemmo pietrificati in mezzo al corridoio per così tanto tempo, che raggiungemmo il dormitorio in compagnia della squadra di quidditch. Oliver provò a parlarmi durante il tragitto, ma io cercai di ignorarlo il più possibile parlando con Harry, Ron, Neville e Ginny. Quando io e la mia amica dai capelli rossi entrammo in camera non trovammo Hermione. Io e la Weasley ci guardammo, non avevamo idea di dove potesse essere. Qualcuno bussò alla porta, era Harry che mi chiedeva di seguirlo in camera sua. Quando entrai mi indicò il suo letto, sopra il quale era stesa la ragazza dai capelli ricci che singhiozzava. "Potete uscire un secondo" dissi sorridendo a Harry, Ron e Seamus. Così fecero e io mi sedetti sul letto vicino alla mia amica. "Senti Herm adesso andiamo in camera ti metti un bel vestito, ti trucchi, ti faccio una bella piega e sta sera fai pentire quel ragazzo per non averti mai vista come qualcosa di più di una migliore amica ok?" lei alzò lo sguardo, il suo viso sempre sorridente era bagnato dalle lacrime "Non verrò sta sera" disse con voce rotta "Invece sì, alza il culo e andiamo a prepararci!" urlai e lei ributtò il viso sul letto. Allora mi alzai e la tirai dalle gambe per buttarla giù dal letto ma cedemmo entrambe per poi scoppiare a ridere. Hermione mi guardò con un leggero sorriso "Grazie JD" mi misi in piedi e le tesi la mano "Andiamo".

La festa iniziò ed Herm iniziò a scatenarsi fin dal primo secondo, ballava, beveva, cantava, come se non ci fosse stato un domani. Io invece mi sedetti in un angolo appartato sperando con tutto il cuore di vedere degli occhi grigi tra la folla. L'unico che mi notò fu Neville che venne verso di me con due bicchieri in mano. Si accomodò al mio fianco e mi porse un drink. "Cerchi Wood?" "Mi nascondo da Wood" scoppiammo a ridere "Proprio non ti va a genio eh" guardai il mio bicchiere "E' simpatico, per carità, ma non mi interessa" il ragazzo appoggiò la sua mano sul mio braccio. Riportai su il mio sguardo "Hai visto Hermione?" gli dissi per cambiare discorso "Non la vedo da un po'-" Neville disse qualcos'altro ma non lo sentì, mi aveva distratto un'entrata nella sala comune. Erano quegli occhi. Bevvi ciò che avevo nel bicchiere tutto in un sorso e mi alzai "Scusami Nev" dissi e mi addentrai nella festa cercando Hermione e una scusa per avvicinarmi a Draco. "Herm!" iniziai a gridare, anche sapevo che la mia lieve voce non avrebbe mai superato il rumore assordante che emetteva la musica. Finalmente la trovai, era ubriaca e stava ballando in piedi su un divano tra Zabini e Draco, che erano seduti agli estremi. Dall'altra parte c'erano Pansy e altre ragazze Serpeverde che ridevano e in lontananza vidi Ron che la guardava preoccupato con un bicchiere in mano. "Herm adesso andiamo" le dissi cercando di tirarla giù dal divano "Sei una guasta feste divertirti un po'!" urlò lei cercando invece di tirarmi su. Feci qualche passo indietro e guardai i due ragazzi Serpeverde "Finite di sfotterla e mi date una mano che dite?" i due si scambiano uno sguardo e si alzarono in contemporanea. Misero le braccia della mia amica sulle loro spalle e io gli faci strada verso la nostra stanza. La lasciarono sul letto e io mi avvicinai a lei per toglierle almeno le scarpe, ma lei mi precedette sfilandosi il vestito. "Merda Herm!" dissi io mentre le infilavo una maglietta che Ginny aveva rubato a qualcuno dei suoi fratelli, nel mentre Zabini e Draco si erano messi a ridere. "Se non si dà una mossa la prossima volta mi limono Zabini!" urlò Hermione prima di addormentarsi di colpo. "Con chi ce l'ha?" chiese Draco mentre Blaise disegnava un sorriso malizioso sul viso "Weasley" dissi io raccogliendo la scia di cose che la mia amica aveva lasciato nella stanza. "Ma non sono migliori amici?" aggiunse Blaise, io feci spallucce. "Tornate pure alla festa io resto qui... grazie" dissi sorridendo ai ragazzi. Il Serpeverde biondino non disse nulla e si precipitò verso la porta, al contrario dell'amico che mi sorrise per poi uscire anche lui.

DRACO'S POV

Uscimmo dalla stanza di JD e tornammo alla festa. Pansy si avvicinò subito a noi "Non ci credo che avete aiutato quelle due babbane" "Quelle due 'babbane' sono simpatiche Parkinson" disse Blaise prima che io potessi fare qualcosa. Pansy lo guardò schifata e tornò tra la folla, Blaise la seguì ed io tornai indietro nella camera della ragazza dal bel sorriso. Quando entrai aveva ancora addosso il vestito che aveva alla festa ed era seduta davanti alla finestra a guardare il suo braccialetto di corda. Tirai leggermente su la manica per mostrare il poso dove avevo il mio braccialetto e mi sedetti davanti a lei. "Che ci fai qui?" mi sussurrò lei preoccupata "Tranquilla" le dissi io prendendo le sue mani tra le mie. La ragazza si limitò a sorridermi. Il silenzio che si era creato tra noi era mascherato dalla musica, ma era comunque percepibile. "Perché sei venuto alla festa?" sorrisi, lei sapeva perfettamente quale era la risposta, ma voleva comunque sentirselo dire, sentirsi dire che per me era così difficile stare lontano da lei che ero persino andato ad una festa dai Grifondoro per vederla. "Per sfottere la Granger ubriaca mi sembra ovvio" lei rise timidamente e si avvicinò a me. Eravamo a pochi centimetri di distanza, i nostri nasi si sfioravano appena. Vedevo i suoi occhi, i suoi bellissimi occhi che erano fissi sui miei. "Le farai del male", "Non ti merita", "Si farà uccidere per colpa tua", questi furono i pensieri che iniziarono a vagarmi per la mente. Avevo ragione lei era perfetta ed io ero solo un vigliacco, e presto sarei diventato un assassino. Mi alzai e uscì dalla stanza sussurrando uno "Scusami" quasi impercettibile, lasciandola lì senza una spiegazione. Quei maledetti pensieri non se ne andarono, anche se ormai ero arrivato nel mio dormitorio. Non mi abbandonarono neanche per un secondo per tutta quella fottutissima notte.


NONOSTANTE TUTTO//Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora