Revelations.

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-LO SO, LO SO CHE CI SEI! APRICI!-

-Harry, cosa cazzo stai dicendo? Prendi quella fottuta pistola e spara.-

-NO! APRICI, APRICI, STIAMO PER MORIRE, TI HO VISTO!-

-Harry! Harry!-

20 metri.

-HO VISTO LA TELECAMERA MUOVERSI, APRICI-

iniziai a buttarmi addosso al garage, in lacrime mentre Louis continuava a sparare ad essi.

10 metri.

Un rumore metallico dietro di noi ci fece girare: il garage si stava aprendo.

-Veloce, veloce.- gridava qualcuno dall'altra parte. Scivolammo sotto l'apertura.

-Grazie mille.-

-Aprire un po prima no eh- Sputò Louis al tizio.

-Venite.-

Seguimmo il tizio, doveva avere più o meno la nostra età.

Capelli neri, sopra i vestiti un camicie bianco e scarpe sportive.

Due piani più in alto

-Benvenuti nel mio laboratorio.-

-Con chi abbiamo il piacere di parlare?-

-Dottor Zayn Malik.-

-Io sono Harry, lui è Louis.-

-Dove sono tutti gli altri dottori? - Domandò Louis.

-Quando le cose si son messe male, tutti sono andati via per restare con le loro famiglie e, quando la situazione è peggiorata e il cordone militare è stato sopraffatto sono andati via anche gli altri.-

-Perciò se ne sono andati via tutti?-

-No, molti non se la son sentita di andarsene, hanno preferito- fece una breve pausa - togliersi la vita. C'è stata un'ondata di suicidi. E' stato un brutto momento.-

-Ma lei non se ne è andato. Perchè? -

Quella che era una presentazione si era trasformata in un'interrogazione.

-Ho continuato a lavorare, sperando di fare del bene.- Con gli occhi bagnati dalle lacrime si voltò e proseguì il cammino-Molte zone sono senza corrente, ma le camere che ho a disposizione no. I letti sono molto comodi. -

-Mi sta dicendo che c'è elettricità?-

-Andateci piano, non durerà per sempre. Stessa cosa per l'acqua calda.-

-A domani.- Zayn si allontanò.

-Ehy, Harry, che ne dici di una doccia bella calda, io e te?-

***

-Buongiorno ragazzi-

-Dottore- si alzò Louis dal tavolo dove si erano seduti per fare colazione -non voglio scocciarla di prima mattina ma-

-Lo farai comunque.- Disse versandosi della spremuta di arance.

-Vogliamo delle spiegazioni.-

-Seguitemi.- Andammo in una stanza più grande, poco lontano da lì, dove c'erano una decina di computer collegati e uno schermo grande al muro davanti a noi.

"TS 19"

Si leggeva nello schermo grande.

-Poche persone hanno avuto la possibilità di vederlo, pochissime. Questo è l'interno di un cervello normale.-

Welcome to the new ageDove le storie prendono vita. Scoprilo ora