Get out.

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Quando John Lennon scriveva di un mondo senza guerra e fatto di pace, forse non aveva calcolato l'arrivo di un apocalisse zombie.

È quasi buffo pensare che non c'è speranza per nessuno, che prima o poi la Terra sarà abitata soltanto da corpi putrefatti in cerca di cibo per l'eternità.

Mi fa male sapere di non poter più salvare la gente con la mia voce.

Ma sapete cosa fa ancora più male?

La sopravvivenza senza una persona da proteggere, senza una persona da amare.

Il mondo ha perso troppe cose che non riavrò mai.

Che nessuno riavrà mai.

Forse la solitudine è rimasta, per alcuni si è fortificata.

Io non sento cambiamenti.

Ora mi ricordo tutto.

Se non fosse successo tutto questo avrei odiato a morte quel Michael, ma se non mi avesse sparato, penso che ora starei vagando per le strade, uccidendo persone.

-Quanto tempo ci sta mettendo Liam?- mi chiese ansioso Niall.

-Arriverà, non ti preoccupare.- Lo tranquillizzai

Non ne ero davvero sicuro, era uscito due ore prima, di solito Liam faceva in fretta.

Ero lì già da tre settimane, e i due fratelli mi avevano istruito bene sugli zombie.

Sono stupidi, hanno una vista molto bassa ma sentono i rumori e gli odori benissimo.

Sono facili da uccidere, hanno la pelle e le ossa molto più morbide delle nostre, penso sia a causa della decomposizione.

Una volta avevo provato a pugnalare il corpo di uno zombie, lo accoltellavo ovunque, cuore, fegato, polmoni.

Niente, non moriva.

Sembra che l'unico organo attivo sia il cervello.

-Ragazzi!- Liam entrò in cucina e portò in aria dei fagioli in sottovuoto come se fosse un premio importante - andiamo a mangiare!-

-Non mangiavamo ormai da giorni.-

-Già-

-Strano vero?-

-uhm?-

-I fagioli prima erano lo scarto, adesso vita.-

Dei rumori provenienti dalla sala interruppero il pranzo.

Mi alzai per vedere.

Merda.

Merda.

Merda.

- Stanno buttando giù le travi di legno delle finestre! -

I vaganti stavano per entrare nella nostra abitazione.

-Niall, Styles, le cartelle e i pugnali, subito!-

-Da dove cazzo usciamo, Liam?-

Liam, studiava tutte le possibili uscite ma erano state tutte, precedentemente, bloccate da loro.

-Bisogna uscire dalla finestra.-

-E' invasa, Liam, porca puttana.-

-SONO ENTRATI- urlai, mentre una massa di zombie colonizzavano casa nostra.

-Su, su, andiamo di sopra!- Salimmo le scale e ci chiudemmo nel bagno.

-Ne son saliti solo due. Iniziamo ad ucciderli.-

Io e Liam, uscimmo dalla porta, ci avvicinammo piano a loro.

Non ci avevano notato, per fortuna.

Conficcammo i coltelli nei loro crani e guardammo giù dalle scale.

Erano una decina, potevamo farcela.

Scendemmo le scale con lo stesso schema:

Liam davanti, io in mezzo, Niall per ultimo.

Ci facemmo strada uccidendo tutti gli zombie che ci passavano davanti.

-Ce l'abbiamo fatta!- Abbracciai Niall.

-Ottimo lavoro ragazzi, adesso sbarazziamoci dei vaganti, non voglio avere la casa piena di morti.-

***

-Ne mancano solo due, forza- stavo per entrare in casa quando:

-Harry dietro di te!- Mi gridò Niall.

Due zombie erano a nemmeno un metro di me ed io non avevo armi.

Niall mi spostò, buttandomi a terra.

Ora l'attenzione dei due vaganti era passata a lui.

Riuscì ad ucciderne uno ma l'altro, mentre stava per togliere il pugnale dal capo dello zombie, gli morse il braccio.

Merda.

Caricai lo zombie con più forza possibile, lo scaraventai a terra, mi misi sopra di lui ed iniziai a colpirlo in faccia con le mie mani.

Ridussi la sua testa in frantumi.

-Niall, Niall, NIALL!- Gridai.

-Cosa è successo?- uscì Liam. -Cosa è successo?- vedendo Niall a terra si precipitò subito da lui.

-Avevo due zombie dietro. Mi ha salvato.-

-Aiutami. Subito.-

Portammo Niall sul divano.

-Liam – borbottò morente – Ti voglio bene.- Spostò lo sguardo su di me – Harry, Harry. Ce la farai.-

Niall chiuse gli occhi.

Passammo la notte a piangere su di lui, fino a quando non aprì gli occhi.

-Niall.- La speranza alleggiava su di noi ma, Niall, si alzò e incominciò a borbottare cose senza senso, a muovere la mandibola in modo irregolare.

Era uno di loro.

Liam in lacrime, si precipitò su di lui ed iniziò a colpirlo svariate volte alla testa con un coltello.

La visione era orribile, non ce la facevo, scoppiai ancora in lacrime.

-Vattene, vattene, VATTENE!- mi urlava Liam in lacrime, con il volto pieno di sangue.

Welcome to the new ageDove le storie prendono vita. Scoprilo ora