The Game

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-Che diamine significa tutto questo?- chiesi a Liam.

-Beh, ecco... io.. non lo so.-

-È un gioco? Ha scritto proprio così?- dicevano varie voci dentro la prigione.

-La scritta- disse Zayn continuando a fissarla, -non ha senso.-

-LA SMETTETE?- gridò Connor -Ha ucciso Tristan! Dobbiamo uscire fuori di qua, cercarlo e ucciderlo nello stesso modo! Muovetevi.-

Nessuno si mosse, nessuno spostò lo sguardo su di lui.

-Vorrà dire- riprese a parlare –che andrò solo io.-

-Non fare lo stupido- lo bloccò Louis –può essere un gruppo più grande e forte del nostro. Io non lo farei se fossi in te.-

-Zayn, che ne dici?- chiesero tutti a quello che doveva essere il più intelligente del gruppo ma: –non ha senso, ragazzi, non ha senso- continuava a ripetere.

-Non ha senso, dici?- chiese Luke con un sussurro che feci fatica a sentire. Si avvicinò strappando il foglio a Zayn.

-Non possono essere solo lettere messe a caso- guardò tutti –e, sopratutto, non possono essere senza senso- il suo sguardo passò su Zayn che lo guardava con aria interrogativa.

-Una matita?-

-Sì.- andai nella mia cella a prendere la mia, anche se era un po' stemperata.-Ecco.-

Luke cominciò a scrivere sulla'altro lato del foglio muovendo le labbra silenziosamente, come se stesse parlando con il pezzo di carta.

Quando ebbe finito, girò la lettera, e fece segno di avvicinarci.

“MDKKZ RZKZ QHBQDZSHUZ CDK AKNBBN Z FHZBD HK OQHLN HMCHYHN, RNSSN HK UDBBGHN FQZLLNENMN LH SQNUDQDSD”

-Gli spazi non sono per niente messi in modo casuale e c'è anche una virgola, sembra proprio una frase a tutti gli effetti!- continuammo a guardarlo, senza capire –È un fottuto messaggio criptato! Ogni lettera è stata sostituita con un'altra. Gli è stata data un'altra identità. Guardate: questa frase è stata criptata sostituendo la lettera del vero testo con la successiva.-

Ed ecco che tutti lavorarono di logica. Luke aveva ragione.

“MDKKZ” Sostituì le lettere con la successiva dell'alfabeto:

M diventò una N

D una E

le due K due L

la Z una A.

“Nella”

Mentre Luke finiva, girando di tanto in tanto il foglio, dove precedentemente aveva scritto l'alfabeto, Harry osservò tutti i presenti nella stanza. Avevano una faccia sconvolta.

Luke mise giù la matita e, soddisfatto, iniziò a leggere il messaggio criptato. - Nella sala ricreativa del blocco A giace il primo indizio, sotto il vecchio grammofono mi troverete.-

-Il blocco A?- Louis domandò guardando Liam

-È la parte peggiore dell'edificio.- cominciò a spiegare Liam –Era l'ospedale psichiatrico giudiziario. Ci finivano gli assassini che, poi, venivano classificate come “pazzi”, gente che aveva ucciso perché il diavolo in persona gliel'aveva chiesto, persone che vedevano nella moglie la figura di alieni e cose del genere. Molti assassini si fecero mandare in questi ospedali psichiatrici, sapete è dove trattano meglio le persone, le guardie sono di meno e le possibilità di scappare sono alte. Ma mai nessuno è riuscito a scapparne, diventavano subito pazzi nel giro di una settimana. Orrendo quel posto, già. Comunque,- guardò Luke –Ho una mappa dell'intero edificio nel mio ufficio (la sua stanza, dove un tempo, alloggiava qualche dipendente). Ashton, puoi andarla a prendere, per cortesia?-

Quando Ashton ritornò io, Louis, Connor, James e Luke eravamo già pronti per andare nel blocco A.

Liam prima di entrare ci disse che aveva ripulito solo il blocco C perciò per entrare utilizzammo delle attrezzature antisommossa trovate in quel blocco.

Liam ci accompagnò all'entrata del blocco A con la mappa in mano – Entrate, fatevi strada fino alla fine del corridoio che si dividerà in due, andate a sinistra– controllò la mappa -e lì ci dovrebbe essere una grande porta, apritela e sarete nella sala ricreativa. Buona fortuna.- e aprì la porta –Vi aspetterò qui.-

Mentre Liam chiudeva le porte alle nostre spalle un odore di marcio ci colpì all'improvviso, abbassammo tutti i caschetti per cercar di non sentire quella puzza di morti.

Andai avanti e feci segno agli altri di seguirmi.

A terra c'erano degli zombie, erano stati uccisi da un colpo di pistola in mezzo alla testa. Qualcuno aveva già fatto piazza pulita. Alla fine del corridoio girammo a sinistra e davanti a noi si presentò un grande portone verde, sporco di sangue.

Quando aprimmo la porta la visione fu ancora più forte del nauseante odore che si sentiva ancor più di prima.

Una trentina di zombie erano stati tagliati a metà.

In questo modo, colui che aveva fatto una simile cosa, era riuscito a formare un grande quadrato con circa 60 metà zombie. Al centro della figura, un comodino con sopra un grammofono.

-Vado io.- dissi agli altri dietro di me –Guardatemi le spalle-

Respirai profondamente e feci i primi passi. Sotto i miei piedi si sentiva un forte “squash, squash” provocato dal sangue di tutti quegli zombie. Un conato di vomito mi prese all'improvviso quando vidi che in alcuni zombie mosche e vermi davano il via alla putrefazione dell'essere.

Quando arrivai al comodino notai subito il grammofono a molla, con un disco nero appoggiato sopra.

Sotto questo si intravedeva una lettera, la presi e la infilai sotto l'attrezzatura antisommossa.

Da quanto tempo non sentivo la musica. Il suono della chitarra, i violini, la batteria e i vari strumenti di fiato.

Girai la manovella e sentì i vecchi e sporchi ingranaggi lavorare – Harry!- gli altri- Andiamo, non abbiamo tempo da perdere.- feci finta di non sentirli.

Il disco partì e un inquietante motivetto partì che rimbombò in tutto il blocco A.
♫ Dominique, nique, nique ♫

Dalle celle, uno strano rumore attirò l'attenzione di tutti.
♫ S'en allait tout simplement ♫

-Harry- mi avvertì Louis –Corri!- degli zombie erano già fuori e altri si stavano facendo ancora vivi.
♫ Routier pauvre et chantant ♫

Gli spari, sopra alla musica, mi preserò d'assalto, iniziai a sparare anch'io.
♫ En tous chemins, en tous lieux,♫

Fuori dal portone verde altri zombie ci aspettavano. Tutti e quattro continuammo a sparare interrottamente.
♫ Il ne parle que du bon Dieu,♫

Finalmente eravamo alla fine del corridoio – Liam, Liam! Aprici! Svelto!- gridammo, mentre altri zombie ci venivano addosso.
♫ Il ne parle que du bon Dieu.♫

La porta si aprì e uscimmo da quel blocco una volta per sempre, la musica terminò lì.

Welcome to the new ageDove le storie prendono vita. Scoprilo ora